Nei Grigioni manca legno indigeno per l’energia

0
115

La sostituzione di vettori energetici fossili con vettori energetici rinnovabili è un presupposto importante per la decarbonizzazione. Il legno è uno di questi vettori energetici. Uno studio commissionato dal Cantone dei Grigioni giunge alla conclusione che i Grigioni non sono in grado di coprire l’attuale fabbisogno. Oggi deve essere importato il 40 per cento del legno da energia.

Finora nel Cantone dei Grigioni non erano disponibili informazioni e cifre affidabili in merito all’utilizzazione del legno quale vettore energetico. Uno studio del 2013 concentrava la propria attenzione sul bilancio tra utilizzo e crescita ipotizzata. Lo studio presentato, commissionato dall’Ufficio per la natura e l’ambiente (UNA), dall’Ufficio foreste e pericoli naturali (UFP) nonché dall’Ufficio dell’energia e dei trasporti (UEnTr), fa per la prima volta una stima del potenziale energetico del legno nel Cantone sulla base di reali processi di gestione e cifre d’affari delle singole aziende forestali. Inoltre lo studio procede a un bilancio dei flussi in entrata e in uscita del volume complessivo di legno e affronta la questione della disponibilità di legno.

Nel migliore dei casi è possibile coprire il 70 per cento del fabbisogno con legno da energia indigeno
Attualmente, nei Grigioni non è possibile coprire completamente il fabbisogno con legno da energia proveniente dal Cantone. Il Cantone dipende dall’importazione di legno proveniente da altri Cantoni e dall’estero per circa il 40 per cento del consumo complessivo, il quale è pari a 400 000 metri cubi all’anno. Se tutti gli impianti cantonali per la lavorazione del legno previsti venissero realizzati e se al contempo fosse disponibile più legno da energia a seguito di aumenti dei sussidi o del prezzo del legno, occorrerebbe comunque importare circa il 30 per cento del legno da energia da altri Cantoni o da Paesi confinanti. Ciò significa che nel migliore dei casi sarebbe possibile coprire il 70 per cento del fabbisogno con legno da energia indigeno.

L’introduzione dell’abbattimento di alberi al solo scopo di produrre legno da energia non rappresenta una soluzione sostenibile e stabile. La formazione dei prezzi nell’economia di mercato, l’allacciamento dei boschi nonché le prestazioni ecologiche del bosco rappresentano un limite in tal senso. Un’utilizzazione sostenibile del legno deve sempre essere considerata tenendo conto dell’aspetto di un’utilizzazione a cascata ottimale. Un’utilizzazione del legno a più livelli, partendo dall’abbattimento di alberi nel bosco, passando per la lavorazione e l’impiego nell’edilizia oppure nel settore dei beni di consumo fino all’incenerimento finale, deve essere preferita all’utilizzazione diretta quale vettore energetico.

Nell’attuale statistica forestale del Cantone dei Grigioni sono già state rilevate le cifre più importanti in materia di economia forestale e del legno. È quindi possibile offrire una riproduzione attuale e reale dei flussi di legname.

Importanti evidenze per la creazione della catena del legno
Tutte le misure nel settore dell’economia energetica e in quello del clima devono essere coordinate le une con le altre, affinché sia possibile implementare soluzioni opportune, sostenibili ed economicamente sopportabili. I risultati e le evidenze che emergono dallo studio relativo al potenziale energetico del legno nei Grigioni sono pertanto importanti per la creazione della catena del legno, per l’ulteriore sviluppo della strategia climatica cantonale nonché per l’attuazione del «piano d’azione Green Deal».