Negli ultimi anni, complice anche l’innalzamento delle temperature di aria e acqua, c’è stato un boom nella balneazione del Lago di Poschiavo. Lo scorso Ferragosto, per esempio, tanti i turisti e gli escursionisti che hanno approfittato di un rinfrescante bagno nelle acque a Le Prese. Alcuni, poi, vengono per uno scatto sull’altalena in riva al lago, che sui social è diventato di tendenza. L’afflusso, a seconda di come lo si guardi, può essere definito un’opportunità o un problema: abbiamo sentito Flavio Lardi, presidente degli albergatori e abitante di Le Prese, Marcello Raselli, rappresentante politico della frazione, albergatore e membro della Giunta, Davide Vassella, capodipartimento per il turismo nel Comune di Poschiavo e Thomas Fries, direttore di Valposchiavo turismo, che nel rispondere si è coordinato con il cancelliere Nicola Passini per le parti di competenza.
Come vedete questo aumento del flusso di “bagnanti”?
LARDI: È sicuramente positivo vedere il Lago di Le Prese così frequentato. Anche se il tutto avviene in un breve periodo dell’anno, è bello constatare quanto sia apprezzato; certo forse dal lato sicurezza un qualche accorgimento sarebbe ben visto.
RASELLI: Lo vedo assolutamente in modo positivo. Vedere gente che si diverte in riva al lago è un piacere. Le uniche due considerazioni che mi sento di fare sono: che sia nel rispetto delle regole (spazzatura, ordine). Lo stesso vale per la questione parcheggi. Anche qui è importane che le regole vengano rispettate o fatte rispettare.
VASSELLA: L’aumento del flusso di “bagnanti” durante alcune settimane estive è da percepire in modo positivo. Il Lago di Poschiavo è una bellezza e va vissuto. In ogni caso non parlerei di boom nella balneazione; da anni la stagione estiva porta con sé un incremento di visite al lago.
FRIES: Positivo. Ricordo però che il bagno nel Lago di Poschiavo avviene a proprio rischio e pericolo, perché in zona non c’è un bagnino.
C’è chi sostiene che si tratti più di persone in gita o in escursione che di turisti: che ne pensate?
LARDI: Non condivido l’idea che si tratti solo di persone in gita o escursione. Ogni persona che visita Le Prese è benvenuta, purché rispetti le regole, e finora non ho sentito grosse lamentele. I visitatori aiutano a far conoscere la nostra zona con foto e ricordi che oggigiorno vengono condivisi sui social media. Forse una spinta dal lato marketing visivo in riva al lago, se ben fatta, sarebbe un’ottima mossa di marketing. Poi magari mi immagino chi reclama: a Pentecoste si reca a Tirano e all’apertura della Forcola di Livigno si mette in colonna per fare il pieno a metà prezzo…
RASELLI: Ci sono sia persone di passaggio che turisti che soggiornano in valle. E non credo debba essere un problema in entrambi i casi. Anche molti residenti valposchiavini frequentano il lago da sempre, il numero di persone è aumentato in relazione alle alte temperature estive di questi ultimi anni. Non bisogna inoltre dimenticare che stiamo parlando di alcune settimane all’anno.
VASSELLA: Penso che le persone che frequentano il nostro lago siano diverse. Ci sono le persone di passaggio, i turisti, ma anche svariati valposchiavini che giustamente decidono di passare una parte del loro tempo libero in riva al lago. Sicuramente non bisogna percepirlo come un problema.
FRIES: Ogni turista è il benvenuto: naturalmente si mira a farli pernottare.
Quali sfide si pongono a livello di offerta turistica e di sostenibilità di accesso?
LARDI: Non vedo grandi sfide, se non l’opportunità di ampliare l’offerta turistica. Tuttavia, va considerato che il tutto si concentra in circa 30 giorni all’anno e solo in caso di bel tempo. Dopodiché ben vengano ottime idee.
RASELLI: In futuro sicuramente si potrà investire parecchio a livello turistico in riva al lago. Credo però che sia importante fare solo dei piccoli interventi sostenibili che non vadano a rovinare la bellezza naturale che abbiamo la fortuna di avere.
VASSELLA: Una maggiore frequenza di persone al “Botul”, evidentemente, comporta anche una gestione più impegnativa. In questo senso è fondamentale che chi frequenta la zona si comporti in modo corretto, rispettando le regole e mantenendo il sito in modo ordinato e pulito.
Ritengo che lo sviluppo futuro di tutta la zona “Botul-Li Geri” sia una sfida interessante per poter aumentare l’offerta turistica ma soprattutto l’offerta alle nostre famiglie. Sicuramente un’opportunità per il nostro Comune.
Quali iniziative potrebbero a vostro parere essere prese per migliorare l’accesso al parcheggio di Botul / Li Geri?
LARDI:È vero che manca una segnaletica adeguata che indirizzi direttamente i visitatori al lido (per rimanere in tema bagnanti). Nei giorni di maggiore afflusso forse si potrebbe potenziare il già eccellente servizio comunale, ma come detto non ho visto problemi significativi. La nostra gente che lavora in Comune lavora bene, anzi dagli ospiti sento solo complimenti sia sull’ospitalità dei locali che dai sentieri e dalle zone turistiche quasi sempre impeccabili.
RASELLI: Il tema parcheggi è stato preso alla mano nell’ultimo anno. Credo che con il parcheggio comunale “Via dal Bagn”, abbiamo già un ottimo servizio. Il nuovo regolamento dei parcheggi ha sicuramente avuto un impatto importante, ma proprio in questi momenti ci si accorge che era inevitabile. Sicuramente ci saranno ancora delle migliorie da fare in futuro. Sono inoltre convinto che con le buone entrate che i parcheggi frutteranno al Comune, si debba anche pensare ad una pavimentazione adeguata per i parcheggi a pagamento in zona Botul/Li Geri. Per quanto riguarda la zona Botul/Li Geri, vedrei inoltre di buon occhio una segnaletica più chiara. Durante queste settimane si vede parecchia confusione tra gli automobilisti d’oltre confine.
VASSELLA: Con il parcheggio “Via dal Bagn” godiamo già di un’ottima infrastruttura che collega direttamente Le Prese dalla zona Botul-Li Geri. Per quel che riguarda il parcheggio Botul-Li Geri, prima di pensare a delle migliorie specifiche, va aspettata la nuova pianificazione ed eventualmente inserire il tutto in un concetto ben definito per la zona in questione. Come misura veloce e concreta penso si possa migliorare la segnaletica esistente
FRIES: Una volta che la revisione della pianificazione locale sarà approvata, si potranno allestire dei posteggi e delle infrastrutture consone.
Quali interventi (pensiamo alle aree per bambini, alle panchine, alle zone ombreggiate e altro) sostenibili finanziariamente e ambientalmente pensate potrebbero migliorare la fruizione del lago?
LARDI: Si potrebbero considerare interventi come aree per bambini, panchine o zone d’ombra, sempre nel rispetto della sostenibilità ambientale e finanziaria. Aggiungo anche l’idea di creare un ostello per giovani famiglie o gruppi, che potrebbe potenziare l’offerta turistica al Botul, magari associato a servizi come il noleggio di tavole da surf, barche e pedalò. Ma per questo dobbiamo prevedere la zona turistica al Botul nella pianificazione comunale. Per finire cari lettori, dove è il Beach volley in Valposchiavo? Sembra questa un impresa irrealizzabile, e sì che sono decenni che se ne parla!
RASELLI: Ripeto quanto detto in precedenza; non ci vogliono interventi troppo invasivi. Con alcuni accorgimenti mirati si potrebbe avere una zona ideale sia per i turisti che per gli abitanti del posto che si vogliono godere una giornata al lago. Sono dei temi che sicuramente verranno presi in considerazione con la pianificazione regionale. Al momento suggerisco di illuminare nuovamente il lungolago. C’è la strada pedonale, lato est del lago, che necessita di una messa in sicurezza. Anche sul lato ovest ci sono varie staccionate e muri che vanno riparati. A medio termine mi piacerebbe vedere un concetto concreto che comprenda una zona balneabile e un parco adatto ai bambini e le famiglie. Mi ripeto un’altra volta; concetti semplici, ben fatti, che non vadano a rovinare le rive del nostro lago.
VASSELLA: Sempre per quel che riguarda la zona Botul-Li Geri, ripeto, bisogna sviluppare un concetto chiaro che includa sia la zona più balneabile che una zona svago per le famiglie.
Il tutto deve essere pensato a misura di Poschiavo, evitando progetti troppo grandi, ma previlegiando quelli che si integrano al meglio con la natura e lo spazio esistente.
FRIES: Come detto, in primo luogo si deve pensare alla pianificazione prima di qualsiasi iniziativa.
Ritenete che l’idea di creare un molo da parte di Sassalbo anche a Miralago potrebbe essere positiva?
LARDI:Riguardo al molo a Miralago, immagino sapessi già che dal 2026 si partirà al Meschino! Questa iniziativa potrebbe certamente portare a ulteriori sviluppi nella navigazione e sicurezza di collegamento di nord-sud della Valle.
RASELLI: Credo che se “Gli amici del Lago” l’hanno proposta, sicuramente ci sarà un perché. Da parte mia la vedo come un’ottima idea. C’è grande impegno da parte dei promotori della barca Sassalbo. Sono convinto che anche a livello di promozione turistica sia importante investire anche in questo senso.
VASSELLA: Un porto per la Sassalbo a Miralago è sicuramente un’ottima idea. Migliorerebbe l’offerta turistica e darebbe una maggiore visibilità e importanza anche a Miralago.
FRIES: Sicuramente perché aumenta l’attrattività della navigazione sul lago di Poschiavo. Potrebbe anche diventare un mezzo di trasporto in caso di chiusura della strada del lago o della ferrovia.
A proposito di parcheggi, il nuovo regolamento comunale ha comunque una lacuna: vengono distinte tariffe diverse per autovetture o autobus o camper ma non si dice nulla di
Moto motorini e scooter ( targhe bianche e targhe gialle) Questi non occupano lo spazio di un’autovettura non è quindi corretto che paghino la stessa tariffa e men che meno è corretto multarli se non hanno pagato un posteggio che non occupano. Una lacuna piuttosto importante calcolando che il regolamento ( già riveduto e rifatto) è appena entrato in vigore.