La nuova stagione è già nel pieno delle attività e anche quest’anno tra i discorsi sulle tribune ed i discorsi nei bar non mancano le analisi ed i commenti dei nostri affezionati tifosi, sostenitori e di tutti coloro che si interessano al mondo del calcio ed al nostro piccolo mondo in Valposchiavo. Giusto così, la VPC fa parlare e questo dimostra che si tratta di una realtà importante e seguita.
Da diversi anni il fatto di avere degli italiani in rosa diventa regolarmente oggetto di discussione e anche quest’anno, visto un numero importante di elementi della vicina Valtellina, ben spesso gli animi si scaldano. La Valposchiavo Calcio ha quindi deciso di esprimere in questo comunicato la propria posizione a riguardo e tutte le considerazioni, che hanno portato a determinate scelte tecniche.
Come in altre associazioni ed in diversi ambienti lavorativi la Valposchiavo si ritrova spesso a fare i conti con un rischio di spopolamento e con la crescente difficoltà a mantenere i giovani in Valle e quindi poter contare su un numero solido e garantito di persone disposte ad investire energie e tempo per un obbiettivo comune. Naturalmente non possiamo paragonarci all’ambiente lavorativo, dove in buona parte delle attività si conta quasi una maggioranza di impiegati provenienti da oltre confine, ma nella situazione attuale, per mantenere un buon livello e permettere una crescita ed un futuro ai giocatori valposchiavini si è deciso fosse necessario l’innesto di alcuni elementi dalla vicina Valtellina.
Attenzione, questa non è stata una scelta facile e l’inserimento di numerosi giocatori dalla Valtellina, non rappresenta la strategia a lungo termine della società. Comunque anche in passato numerosi giocatori italiani hanno vestito con orgoglio la maglia giallonera e a dipendenza del bacino locale rappresentavano un numero più o meno consistente. Alcuni di questi si sono poi integrati in Valle, lavorando e diventando parte della comunità, perché in fondo lo sport ed il calcio sono anche questo, inclusione ed accrescimento culturale.
Non bisogna dimenticare inoltre che gli eccellenti risultati sportivi degli ultimi anni, aggiunti al fatto che siamo gli unici nel panorama calcistico della Svizzera sud-orientale a dover fare i conti con lunghe trasferte, permettono alla nostra cara Valposchiavo ed a tutti coloro che ci sostengono di mantenere un alto livello di visibilità, in Valle ma anche e soprattutto fuori Valle. Regolarmente riceviamo i complimenti delle società che ci fanno visita e che si rendono conto di quanta passione sia necessaria per sopravvivere in questo contesto e di quanti sacrifici facciano tutti gli attori della Valle per permetterlo. A volte, le squadre che ne hanno la possibilità, decidono di fermarsi per una cena o per qualche ora, in diversi addirittura promettono di volerci fare ritorno, affascinati dai nostri paesaggi e dalla nostra cultura.
Ma torniamo concretamente alla situazione VPC, dove l’impegno odierno e le scelte attuali hanno come unico scopo quello di garantire un futuro ai nostri giovani e mantenere un’offerta ed un interesse vivo per il gioco del calcio. Negli anni scorsi, infatti, diversi giocatori validi si sono spostati oltre Bernina, non avendo qui la possibilità di giocare a buoni livelli. Senza gli amici italiani ad oggi sarebbe impossibile avere una squadra in 2a lega ed una in 4a lega. Addirittura la permanenza in 3a lega potrebbe essere in dubbio per questioni numeriche e di qualità e si correrebbe quindi il rischio, come successo in alcune Valli italofone, di ritrovarsi con una sola squadra, dove la differenza di livello tra i giocatori è molto grande e dove di conseguenza c’è chi smette per mancanza di stimoli e c’è chi in campo non riesce mai a mettere piede. A tal proposito anche il progetto “Calcio Grigioni Sud” nato proprio quest’anno, è incentrato sulla volontà di sviluppare e potenziare ulteriormente la Scuola Calcio VPC e puntare a formare dei giovani sempre più validi, pronti per giocare nelle squadre maggiori oltre a migliorare l’offerta per tutto il settore giovanile.
Tra i temi che vengono toccati spesso c’è naturalmente anche l’aspetto finanziario e qui ci sono numeri concreti che confermano le ottime intenzioni della società. Chi è stato attento durante le assemblee ordinarie (aperte al pubblico) degli ultimi 3 anni avrà potuto notare che l’importo investito nel settore Scuola Calcio, è cresciuto in modo considerevole, mentre le cifre relative alle squadre maggiori sono rimaste stabili. Concretamente nella stagione 2021-2022 la voce retribuzioni, spese e corsi allenatori Scuola Calcio era circa del 45% inferiore a quella dei costi legati alle squadre maggiori. Il settore giovanile costava quindi poco più della metà rispetto alle squadre maggiori. Nell’anno successivo l’investimento nel settore giovanile è aumentato del 26%, e nella stagione appena trascorsa addirittura del 75% rispetto alla stagione 2021-2022, diventando così attualmente solo del 14% inferiore ai costi legati alle squadre maggiori. Per quanto riguarda le squadre maggiori invece i costi dal 2021-2022 sono dapprima diminuiti dell’11% e poi aumentati del 10% ed hanno ad oggi quasi lo stesso peso della Scuola Calcio, mentre solo 3 anni fa si parlava di quasi il doppio rispetto al settore giovanile. Naturalmente anche per la stagione appena iniziata si è deciso di mantenere queste cifre invariate rispetto all’anno scorso e nel concreto, nonostante un numero maggiore di innesti dalla Valtellina, il rimborso spese totale a loro destinato è addirittura diminuito.
Agli innesti provenienti da oltre confine viene si riconosciuto un piccolo rimborso spese quale incentivo per difendere i nostri colori, ma siamo ben lunghi da quanto si vocifera e da quanto si può considerare un “pagare i giocatori”. Come ribadito inoltre, negli ultimi 3 anni le spese in questo senso sono rimaste stabili e anche per la stagione appena iniziata, nonostante il numero maggiore di elementi i costi saranno addirittura inferiori all’anno scorso. A tal proposito è necessario specificare inoltre che tutti i tesserati nelle squadre maggiori pagano la tassa d’iscrizione, indipendentemente dalla loro provenienza o da altri fattori. Per i giocatori residenti settimanalmente in Engadina, che si spostano a Poschiavo per gli allenamenti, e per chi porta il proprio veicolo durante le trasferte viene inoltre garantito e riconosciuto un rimborso spese. Si può stare dunque tranquilli, non stiamo parlando di una società che, come ahimè fanno tutte le nostre dirette concorrenti in 2a lega, paga degli stipendi ai giocatori e li recluta, acquistandoli da altre squadre e convincendoli finanziariamente a vestire la propria maglia. Con i nostri valori vogliamo avere persone che sposino il nostro concetto di calcio, vissuto in una zona remota come la Valposchiavo, con le sue interminabili trasferte e con i sacrifici che nessun altro giocatore del nostro livello deve compiere.
Quella attuale, come ci auspichiamo, non rappresenta la soluzione ideale e voluta a lungo termine, ma come nell’ambito lavorativo, è un’evoluzione temporanea, nell’attesa che gli investimenti nella Scuola Calcio diano i frutti sperati e ci permettano sempre più di crescere il livello dei calciatori nostrani e di inserirli stabilmente nelle squadre maggiori.
Nella speranza di aver trasmesso il messaggio giusto e con l’auspicio che sia a tutti chiara l’intenzione di continuare a lavorare sodo per garantire un futuro solido al calcio vallerano vi salutiamo cordialmente e speriamo di vedervi presto a bordo campo ad incitare i nostri ragazzi!