Alla conquista del cielo sopra i Grigioni
Fadrì Ratti, attualmente pastore a Felsberg, nei pressi di Coira, non è stato l’unico a inseguire l’obiettivo di salire sulla cima di tutti i 3000 grigionesi, ma è stato l’unico a raggiungerlo.
Concorrenza agguerrita
Ruedi Fischer, di Domat/Ems, che aveva compilato un elenco dei 460 punti dei Grigioni oltre i tremila metri, si è fermato a causa dell’età dopo la 466.esima ascensione. Nel 2002 Emil Inauen, con Walter von Ballmoos, ha lanciato il progetto “Grigioni 3000 – 460 cime in sei mesi”. L’ambizioso programma, molto pubblicizzato, è stato annullato nel settembre 2002, dopo 230 cime, a causa di una caduta di massi durante la discesa dal Piz Linard.
Obiettivo raggiunto
Lo scorso 17 aprile Fadrì Ratti, pastore riformato e scalatore, ha conquistato il suo ultimo tremila grigionese. Quel giorno, alle 10.30, ha raggiunto la cima del Torrone Orientale, imponente montagna di granito della Bregaglia, alle spalle della Valle del Forno. Si è concluso così un progetto che lo ha accompagnato da decenni: la scalata di tutti i 460 tremila dei Grigioni.
Un progetto durato 25 anni
Fadrì Ratti è cresciuto tra le montagne e con le montagne. Il suo primo tremila, il Piz La Margna, lo ha raggiunto nel 1982. Pochi anni dopo, con la guida alpina Arturo Giovanoli, ha scalato il Badile. Poi è nata l’idea di scalare tutti i tremila dei Grigioni.
Oggi Fadrì Ratti è la prima persona ad aver toccato il cielo dei Grigioni 460 volte.
Preparazione meticolosa
In estate e in inverno, studiando la situazione nei dettagli, le condizioni meteo, la forma fisica e l’attrezzatura, ha continuato a collezionare cime. Non ha mai avuto incidenti e ha sempre registrato la data e il compagno di viaggio. Due terzi delle cime le ha raggiunte da solo, le altre in compagnia della moglie Ursina, o di Norbert Joos, o della guida alpina Rolf Trachsel, di Saas-Fee, conosciuta durante una spedizione su un gigante in Pakistan.
Fadrì Ratti a Poschiavo
Venerdì 18 ottobre, il pastore protestante e scalatore sarà a Poschiavo, dove presenterà, nell’Aula riformata, alle ore 20.00, il suo progetto alpinistico e, in particolare, le motivazioni alla radice di un’avventura durata quasi tre decenni.