Una serata di celebrazioni, ricordi e gratitudine si è svolta lo scorso 30 ottobre, in occasione del Giubileo per i cinque anni di sostegno ai familiari curanti, a cura dell’Associazione “Al Punt”. Doris Godenzi, presidente dell’associazione, ha dato il benvenuto ai partecipanti ricordando che il 30 ottobre è anche la Giornata Svizzera dedicata ai familiari curanti. L’evento è stato impreziosito dalle note del corno suonato da Astrid Schumacher, che ha aperto la serata.
Nel suo discorso, Doris ha ripercorso le tappe salienti che hanno portato alla fondazione dell’associazione. Ha ricordato con affetto gli anni trascorsi insieme a Franco Crameri-Droux e l’impegno nella Casa Anziani insieme alle suore, i quali hanno gettato le basi per il progetto di sostegno ai familiari curanti nella Casa Conviva. Il pranzo in compagnia, preparato dall’Albergo Albrici, è stato uno dei momenti simbolo, rafforzando i legami tra i volontari e le famiglie coinvolte.
Dall’inizio alla fondazione ufficiale: i primi passi di “Al Punt”
Il 20 aprile 2019, presso l’Albergo Albrici, veniva formalmente fondata l’Associazione Sostegno Familiari Curanti. Da quel momento, il comitato – composto da Gianmarco Tuena, Marcella Raselli, Doris Godenzi, Agnese Iseppi e Viviana Zala , il nuovo comitato è composto da Doris Godenzi, Kathja Lardi e Giannina Gurini e come revisori: Iris Tuena e Dino Godenzi. Importante anche il contributo dei trasporti e del servizio di accompagnamento per incontri e attività di sostegno, che hanno facilitato il compito di molti familiari.
Ringraziamenti e riconoscimenti ai volontari e alle fondazioni
Con grande emozione, Doris ha ringraziato tutti coloro che hanno creduto fin dall’inizio nel progetto, compresi i 24 volontari dell’associazione, e i partner istituzionali, come l’Associazione ATE e i comuni della Valposchiavo. Un ringraziamento speciale è andato alla Fondazione GABU, che ha fornito un prezioso supporto finanziario per la realizzazione delle attività. Tra i primi volontari, Doris ha ricordato Maria e Kathja Lardi, che per un anno hanno lavorato senza compenso e che in seguito sono diventati collaboratrici con Monica Marchioni. . Attualmente, l’associazione può contare su cinque collaboratori ufficiali, Kathja Lardi, Barbara Zanetti, Vittorio Crapella, Letizia Crameri e Doris Godenzi, un traguardo significativo che dimostra la crescita e l’impatto positivo dell’iniziativa.
Sfide e cambiamenti: un percorso in continua evoluzione
Con il passare del tempo e l’incremento dei partecipanti, è stato necessario trasferire le attività in spazi più ampi. A causa delle limitazioni alla Casa Conviva, l’associazione ha spostato le sue attività a Spineo, dove è stato possibile usufruire di un appartamento con giardino, grazie anche alla disponibilità di Nadia e Marco Lardelli. Qui il progetto ha continuato a crescere per tre anni, fino al trasferimento alla sede attuale, Al Crott Balzarolo SA, un luogo più spazioso e dotato di un grande orto, che permette all’associazione di essere aperta cinque giorni alla settimana.
Durante la serata, è stata ricordata l’importanza delle attività organizzate per i partecipanti, dalle sessioni di lavoro in cucina e giardinaggio, fino alla lettura, i giochi e il coinvolgimento di animali domestici, creando così uno spazio di condivisione e svago.
Collaborazione e sostegno reciproco: una comunità unita
Il supporto della comunità è stato fondamentale per il successo di “Al Punt”. Con la collaborazione del CSVP, Spitex e la Casa Anziani, hanno contribuito ad arricchire le attività, come la gita a Selva, che ha regalato un momento di gioia e condivisione a tutti i presenti. e il sostegno reciproco sono stati evidenziati anche in vista dell’incontro al bocciodromo di Prada,di domenica 3 novembre, un evento all’insegna del divertimento con giochi di bocce, scala 40 e la musica della fisarmonica suonata da Elisabet.
Gratitudine e riconoscimento per il futuro dell’Associazione
Doris ha concluso il suo discorso con un sentito ringraziamento alle rev. Suore per la sala e per tutti coloro che hanno contribuito, e ha rivolto un pensiero speciale a Franco, suo marito, e a Roberta Zanolari, che le sono stati vicini fin dall’inizio, sostenendola con consigli preziosi e infondendole il coraggio necessario per proseguire nel cammino.
Dopo il brindisi e il rinfresco gentilmente preparato da Claudio Zanolari del Croce Bianca, la serata è stata accompagnata da ulteriori momenti musicali, in un clima di festa e riconoscenza che ha reso omaggio al valore del volontariato e alla forza della solidarietà nella comunità della Valposchiavo.