Si conclude con un arresto in territorio italiano l’episodio di criminalità che ha colpito Brusio nella notte tra il 28 e il 29 novembre. I tre uomini sospettati di aver compiuto quattro furti a Campascio, Zalende e Campocologno sono stati intercettati dai Carabinieri italiani, a seguito di un’indagine lampo condotta in stretta collaborazione con la Polizia Cantonale dei Grigioni.
I malviventi, cittadini di nazionalità est europea, sono stati fermati ieri mattina a Bianzone mentre si trovavano a bordo di un’auto con targhe straniere. All’interno del veicolo sono stati rinvenuti denaro contante, per un valore complessivo di circa 10.000 euro, e parte della refurtiva sottratta nella nostra valle, tra cui zainetti, attrezzature e due pregiate bottiglie di vino. I Carabinieri hanno anche sequestrato gli indumenti utilizzati durante i furti, elementi che potranno servire a consolidare il quadro probatorio.
Ricordiamo che i furti avevano interessato un bar, una falegnameria, un’enoteca e una stazione di servizio, causando preoccupazione tra gli abitanti del comune di Brusio. I malviventi avevano agito con rapidità, prediligendo contanti e beni di valore facilmente trasportabili.
Tra gli arrestati figura un uomo già noto alle forze dell’ordine europee, destinatario di due mandati di arresto per furto e rapina emessi dalle autorità di Germania e Francia. Al momento del controllo, l’uomo aveva tentato di ingannare i Carabinieri mostrando un documento di identità contraffatto.
Questo successo investigativo è frutto della stretta cooperazione tra le forze dell’ordine italiane e svizzere, resa possibile da anni di consolidata collaborazione transfrontaliera. Gli oggetti recuperati saranno restituiti ai legittimi proprietari nei prossimi giorni. Intanto, i tre arrestati restano a disposizione delle autorità italiane e svizzere per ulteriori accertamenti.
Se li mettono dentro, quanti giorni ci rimarranno? Poi possono continuare a fare il loro lavoro.