Ponte di Cimavilla, Milani: Interventi possibili dopo un approfondimento istituzionale

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Franco Milani

La controversia sul bando di concorso per il progetto di riqualificazione del Ponte di Cimavilla, redatto esclusivamente in lingua tedesca, continua a far discutere. Franco Milani, presidente della Pro Grigioni Italiano (PGI), ha condiviso alcune riflessioni e aggiornamenti sul caso, lasciando intravedere ulteriori sviluppi.

Interpellato sul consenso dato dal Comune di Poschiavo alla pubblicazione del bando solo in tedesco, Milani ha sottolineato: “Sono convinto che il Comune abbia agito in buona fede. Ma non conosco i dettagli di ciò che hanno discusso le parti per potere dire di più”. Questa posizione evidenzia una prudenza nel giudicare il ruolo delle istituzioni locali, ma lascia aperte questioni cruciali sulla trasparenza e sulle motivazioni dietro la scelta linguistica.

Matthias Wielatt, capo progetto cantonale, ha annunciato che la relazione della giuria sarà pubblicata in due lingue. Tuttavia, Milani rimane cauto sulla sufficienza di questa misura: “Capiremo in che misura sia necessario intervenire dopo gli approfondimenti e le valutazioni previste con il Delegato per il plurilinguismo.” Questo suggerisce che la pubblicazione bilingue potrebbe essere solo un passo iniziale, senza escludere interventi più incisivi per garantire il rispetto del plurilinguismo.

La PGI ha già preso contatti con il Delegato per il plurilinguismo cantonale, come confermato dallo stesso Milani: “La nostra Segretaria generale lo ha già interpellato e dopo un primo scambio di idee è previsto un incontro per discutere approfonditamente la questione”.

Alla domanda sulla possibilità di intraprendere ulteriori iniziative, Milani ha spiegato: “Il primo passo sarà proprio un approfondimento con il Delegato per il plurilinguismo cantonale, che è l’interlocutore preposto per questo tipo di problemi”.

L’approccio della PGI sembra quindi puntare su un confronto istituzionale, volto a trovare soluzioni che possano tutelare i diritti linguistici e preservare il carattere plurilingue del Cantone. Con il confronto con il Delegato per il plurilinguismo all’orizzonte, resta da vedere se il caso produrrà risultati concreti o se si limiterà a evidenziare le criticità di un sistema ancora perfettibile.

Marco Travaglia
Caporedattore e membro della Direzione