Cambiano i tempi, si affinano strumenti e strategie e si modifica l’azione degli enti pubblici nel prevedere, prevenire e affrontare tutto ciò che può essere ricompreso fra i pericoli legati agli eventi naturali; fra gli altri, spicca il rischio idrogeologico che nelle aree alpine torna puntualmente in primo piano con l’osservazione e gli interventi imposti da diversi processi naturali come frane, cadute di massi, valanghe e altri fenomeni.
Il tema è sempre all’attenzione degli uffici comunali ed in particolare dell’Ufficio Forestale di cui è responsabile Franco Crameri.

Franco Crameri, quali sono le aree del comune di Brusio maggiormente interessate dai rischi connessi agli eventi naturali in genere ed in particolare dal rischio idrogeologico?
Le aree del comune a maggior rischio da eventi naturali sono rappresentate nella carta dei pericoli (consultabile al link: Geoportal Kanton Graubünden).
La mappa, disponibile solo in tedesco, mostra i diversi processi naturali, come valanghe, acqua, frane o crolli, attivabili singolarmente per visualizzare i singoli pericoli.
Le zone di rischio sono suddivise in tre categorie: rosse (pericolo elevato), blu (pericolo medio) e gialle (pericolo basso).
Quali e quante misure di prevenzione sono state adottate dal comune per mitigare in particolare il rischio idrogeologico?
La prevenzione dei pericoli naturali è un compito cantonale, mentre il comune è obbligato a prendere le rispettive misure di protezione, supportate tecnicamente e finanziariamente dal cantone e dalla Confederazione.
Le misure adottate includono:
- Carta dei pericoli: identifica le aree a rischio.
- Opere di protezione: il comune è incaricato di controllare e mantenere complessivamente circa venti opere di protezione come reti paramassi, ripari antivalanghe, sistemazioni idrauliche dei torrenti, bacini di ritenzione, consolidamenti di pendii e drenaggi. A queste, si aggiungono naturalmente tutte quelle opere di protezione che sono di proprietà della Ferrovia Retica e dell’Ufficio Tecnico Cantonale.
- Carte di intervento: definiscono le misure di intervento da intraprendere in caso di pericolo.
- Consulente locale dei pericoli naturali (CLPN): figura formata dal cantone per ogni comune per proporre misure in caso di pericolo.
Andando più nello specifico, il comune di Brusio o il Cantone hanno implementato qualche sistema di monitoraggio per prevedere o rilevare tempestivamente il verificarsi e l’evolversi degli eventi naturali?
Si, il Cantone ha attivato un sistema di monitoraggio elettronico nella zona sopra l’Ida di Li Geri.
Grazie a questo dispositivo, ogni movimento viene rilevato in tempo reale e segnalato tramite un allarme direttamente sul cellulare, permettendo un intervento tempestivo in caso di necessità.
La zona del Sass del Gal, invece, viene monitorata attraverso sopralluoghi periodici effettuati direttamente sul posto, garantendo un controllo diretto e accurato dell’area.
Nello stesso modo e con gli stessi criteri, anche altre aree notoriamente da tenere sotto controllo, vengono sottoposte a monitoraggio periodico, con sopralluoghi regolari in loco, mirati a garantire una sorveglianza costante e puntuale.
Quali risorse, sia finanziarie che tecnologiche e umane sono attualmente a disposizione del comune per gestire e mitigare il rischio idrogeologico?
Il Comune, sotto la supervisione del Cantone, effettua controlli periodici su tutte le infrastrutture di protezione.
A seguito di queste verifiche, vengono svolte le necessarie operazioni di manutenzione; alcuni interventi, come la pulizia del vallo a Li Geri e ai Casai, per fare due esempi, sono eseguiti regolarmente.
Inoltre, dopo eventi meteorologici significativi, vengono effettuate delle verifiche visive per valutare eventuali danni; naturalmente ogni anno le esigenze finanziarie per la gestione e gli investimenti variano in base alle necessità rilevate.

Facciamo qualche esempio: quali sono stati gli interventi specifici realizzati in passato per ridurre il rischio idrogeologico di eventi naturali e quali risultati sono maturati dopo la loro realizzazione?
Gli interventi più significativi comprendono la costruzione dei valli: vallo Solcun da San Romerio, Brusio e Campascio; il rifacimento di alcune briglie nel torrente Solcun da Golbia e in Val Mulina; ancora, la realizzazione di cassoni in legno per contenere le frane in diverse zone del comune.
Inoltre, in collaborazione con l’Ufficio tecnico cantonale e la Ferrovia Retica, sono state installate reti paramassi per proteggere le vie di comunicazione e garantire la sicurezza del traffico.
Oltre a questi interventi, il Comune ha effettuato e continuerà a eseguire la rimozione delle piante pericolanti lungo i torrenti, per evitare che possano cadere e causare ostruzione d’alveo.
Stiamo parlando di pianificazioni e realizzazioni che si sono rivelate essenziali per una gestione efficace del territorio e per migliorare la sicurezza complessiva e la cui efficacia è evidente sia nella vita quotidiana che nei momenti di emergenza.
Nella stessa ottica, prossimamente si provvederà anche ad ampliare e potenziare il vallo dei Casai.
Quali sono state le lezioni apprese in occasione di eventi calamitosi e come sono state modificate le strategie di prevenzione e gestione del rischio sulla scorta delle esperienze vissute in passato?
Le lezioni apprese dagli eventi calamitosi verificatisi negli anni, certamente hanno influenzato le strategie di prevenzione e gestione del rischio.
Come noto, e come viene puntualmente ricordato, la Confederazione ha definito strategie basate sulla “gestione integrale dei rischi” mentre il Cantone ha definito dal canto suo l’ordinanza per la gestione integrale dei rischi per i pericoli naturali.
Infine, ma non da ultimo, il nostro comune ha ben chiaro e il proprio ruolo di controllo e manutenzione regolare delle opere di protezione; parliamo di passaggi e procedure fondamentali per il loro buon funzionamento e per poter intervenire tempestivamente ed in modo efficace in caso di eventi naturali.