Repower è alla ricerca di un nuovo presidente del Consiglio di amministrazione (Cda). L’incarico sarà assegnato seguendo le nuove direttive del processo di reclutamento del Canton Grigioni, con un occhio di riguardo ai legami con il territorio.
Repower è la più grande impresa energetica integrata verticalmente su suolo retico. L’intenzione è che il carattere grigionese ai suoi vertici sia rafforzato, scrive il cantone oggi in un comunicato.
Un passo strategico, secondo la Consigliera di Stato Carmelia Maissen. “Il Governo retico seguirà le direttive cantonali”, ha dichiarato la direttrice del Dipartimento infrastrutture, energia e mobilità a Keystone-ATS.
Dal primo gennaio del 2023, con l’entrata in vigore dell’ordinanza per l’attuazione dei principi di public governance, i mandati delle società del cantone o ad esso legate vengono messe a pubblico concorso. “L’esecutivo cantonale potrà presentare una proposta agli azionisti di Repower per la presidenza del Cda”, ha continuato Maissen.
I tre azionisti principali, ossia l’azienda elettrica del Canton Zurigo EKZ, il Cantone dei Grigioni nonché UBS-Clean Energy Infrastructure Switzerland KmGK, hanno deciso di comune accordo questo passo. “In vista della riversione delle centrali idroelettriche, il radicamento di Repower nel Canton Grigioni viene rafforzato”, ha spiegato la Consigliera di Stato.
Soddisfazione per il lavoro di Krüsi
Un aspetto che mancava all’attuale presidente del Cda, Monika Krüsi. A seguito del riorientamento, dopo sette anni non potrà più essere nominata durante l’assemblea generale. “Non è che non siamo contenti del suo operato”, ha sottolineato Maissen.
Da quando ha assunto il suo mandato nel 2018, Krüsi ha fatto un gran lavoro in un momento molto difficile per il settore energetico. Pure il portavoce di Repower, Thomas Grond, ha dichiarato che il fatto che Krüsi non si ricandidi non ha a che vedere con le sue prestazioni. Si tratta di una conseguenza del nuovo processo di reclutamento.
Tre criteri
Le candidature per il posto a capo del Cda possono essere presentate fino al 31 gennaio 2025. Secondo Maissen, chi si candiderà non dovrà essere per forza grigionese. “Per noi è importante che questa persona oltre all’esperienza nel settore energetico e a competenze direttive abbia un legame personale col cantone e conosca il contesto cantonale”, ha detto la responsabile dell’energia.
Janom Steiner e Jochum, tendenzialmente no
La nuova persona che guiderà il Cda potrebbe trovarsi fra gli attuali membri. I due mandati per il Canton Grigioni sono attualmente occupati dall’ex Consigliera di Stato e attuale presidente del Consiglio di banca della Banca nazionale svizzera, Barbara Janom Steiner, e dal podestà di Poschiavo, Giovanni Jochum.
Su richiesta di Keystone-ATS, Jochum ha detto che è piuttosto tendente a un no. “Potrebbe esserci un conflitto di interessi col mio ruolo di podestà. Ma farò ancora delle valutazioni e dei chiarimenti”, ha detto. Janom Steiner è sorpresa del prossimo cambio ai vertici. “Al momento non ho ancora riflettuto sulla possibilità di questo nuovo incarico. Devo ancora vedere quali sono i criteri richiesti dal cantone”, ha detto sempre a Keystone-ATS.