Domani sera l’assemblea comunale di Sils in Engadina (GR) voterà sull’iniziativa che chiede di approvare un progetto pilota per pescare a bordo di barche a motore elettrico sul lago di Sils. Sia il municipio che l’associazione Pro Lej da Segl sono contrarie.
L’iniziativa è stata promossa dalla società dei pescatori locale, che ha raccolto 45 firme. Il loro obiettivo è quello di lanciare un progetto pilota per un periodo massimo di tre anni, che prevede la possibilità di andare a pesca a bordo di barche a motore elettrico. Secondo l’ordinanza attuale, solo il battello di linea e barche di salvataggio o di scorta in possesso di un permesso possono solcare le acque del bacino più grande del Canton Grigioni.
“Vogliamo incentivare la pesca e il turismo”, ha detto il presidente della società dei pescatori, Antonio Walther, ieri ai microfoni di Grigioni sera sulla RSI. Come secondo obiettivo, i promotori vogliono difendere la biodiversità che si trova nel lago, messa sempre più a rischio dalla presenza di specie provenienti da altri bacini. Tramite l’utilizzo delle imbarcazioni con motore elettrico, l’attività dei pescatori potrebbe essere più efficace.
Municipi contrari
Il municipio di Sils è contrario alla proposta dei pescatori. Nel suo messaggio scrive che assieme all’associazione Pro Lej da Segl è stata stipulata una convenzione a tutela del lago di Sils e delle sue sponde. Violare consapevolmente e intenzionalmente il contratto non è lecito. Inoltre, limitare questa regolazione solo alla parte di lago sul territorio comunale di Sils non ha molto senso.
Una parte del bacino si trova infatti sul Comune di Bregaglia. Anche qui la maggioranza del municipio si è detta contraria all’iniziativa. Ai microfoni della RSI, il sindaco Fernando Giovanoli ha detto che nel regolamento, in vigore da decenni, è proibita la circolazione di barche a motore, eccezion fatta per il vaporetto. Un’inversione di rotta potrebbe essere fatta solo se venisse lanciato un progetto promosso dall’Ufficio della caccia e della pesca grigionese.