Miriam Camerini, eclettica artista milanese, nata a Gerusalemme, dove sta studiando per diventare rabbina, porta a Poschiavo un nuovo spettacolo. Si intitola Di tantse mishpokhe, un gioco di parole tra il termine che definisce la danza in yiddish (tants) e l’espressione «ironica, ma a tratti anche minacciosa» che nella stessa lingua indica «l’intera famiglia». Cioè, gantse mishpokhe.
Famiglie, clan e tribù
Partendo dal racconto delle famiglie nella Bibbia e nella letteratura ebraica del ‘900 – Miriam e la sua band interrogano, in musica, l’istituzione più antica, complessa, multiforme, flessibile e forse per questo longeva dell’umanità, per scoprire uno spirito universale di fratellanza e sorellanza che va ben oltre la famiglia “tradizionale”, il clan, la tribù e la comunità.
Un viaggio nella tradizione ebraica
Il pubblico è accompagnato in un originale e a tratti divertente concerto di musica ebraica delle molte diaspore dedicato alle canzoni sull’amore, il matrimonio, la maternità, la paternità, l’educazione dei figli e la ribellione, la nostalgia di casa, il sogno di crearne una e il desiderio di fuggirne.
Un messaggio universale
Quel che rimane alla fine del viaggio è la sensazione di aver visitato una storia e un’identità estremamente ricche e complesse nella loro specificità, ma che molto possono dirci anche sul noi e sull’oggi, sul qui e sull’ora. Miriam Camerini e la Cidnewski Kapelye, formazione musicale fondata da Angelo Baselli, saranno ospiti a Poschiavo, domenica 16 febbraio, alle ore 17.00, nella chiesa riformata. Entrata gratuita.
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