Una strada più sicura per Viano? Mozione inoltrata al Governo

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Il pericolo di caduta massi è segnalato all'inizio della strada che collega Brusio con il paese di Viano in Valposchiavo.

Da anni la strada che collega Brusio con Viano in Valposchiavo (GR) è interessata da franamenti. Finora senza causare danni a persone. Il granconsigliere UDC, Pietro Della Cà, ha inoltrato una mozione al Governo per realizzare un nuovo collegamento più sicuro.

La strada che si inerpica lungo la montagna è stata inserita nella rete stradale del Canton Grigioni esattamente un secolo fa. “La sicurezza non era al centro delle considerazioni durante la costruzione 100 anni fa”, scrive Pietro Della Cà, nella sua mozione inoltrata ieri al Governo. Negli anni il collegamento stradale lungo tre chilometri e con otto tornanti è stato più volte interessato da cadute massi e conseguenti chiusure. Per aumentare la sicurezza del tracciato che collega il paese di una sessantina di abitanti, il Cantone ha installato reti di protezione.

Ma per il graconsigliere e sindaco di Brusio (GR) non basta. Da quando è stato eletto nel Parlamento cantonale nel 2018 ha affrontato più volte il tema. Dapprima con due interpellanze e poi nel 2022 ha inoltrato una mozione, che chiedeva al Governo la costruzione di un tunnel di collegamento. Nell’agosto dello stesso anno il Parlamento cantonale ha bocciato la richiesta con 58 voti contrari, 48 favorevoli e quattro astensioni a causa della mancanza di uno studio di fattibilità.

Un’analisi che, su incarico del Consiglio comunale di Brusio, è stata adesso svolta da uno studio di ingegneria di Thusis (GR). Due le varianti proposte fuori dalla zona rossa, dove si trova il tracciato attuale, che partirebbero dalla zona di Selvaplana. Si tratterebbe di una strada in parte aperta comprendente brevi gallerie, tunnel e ponti, ha spiegato il granconsigliere a Keystone-ATS.

Della Cà chiede al Governo di realizzare al più presto una delle due varianti per collegare in modo sicuro Brusio con la frazione di Viano. L’incarico, firmato da 51 deputati, verrà trattato in Gran Consiglio probabilmente nella sessione di giugno.

Mozioni per la Val Calanca e l’Engadina

Negli ultimi anni il tema della sicurezza delle strade è stato affrontato più volte in Gran Consiglio a Coira. Un anno fa il legislativo cantonale ha approvato all’unanimità una mozione della granconsigliera della Val Calanca, Rosanna Spagnolatti (Centro), che chiedeva la realizzazione di due gallerie artificiali nei due punti più critici dell’unica strada che collega i Comuni della parte interna della valle.

In agosto dell’anno scorso altri due incarichi (gli equivalenti grigionesi di una mozione) riguardanti la viabilità sono approdati sui banchi del Gran Consiglio. Il deputato engadinese, Stefan Metzger (UDC), chiedeva al Governo di mettere in atto degli interventi immediati per aumentare la sicurezza del tratto fra Sils e Plaun da Lej (GR). Il parlamentare bregagliotto Maurizio Michael (PLR) chiedeva invece di modificare l’attuale prassi, che impedisce di realizzare contemporaneamente grandi progetti stradali. Una proposta che il Gran Consiglio ha accolto senza esitazioni.

Nel preventivo cantonale 2025 sono stati previsti quasi 140 milioni di franchi per investimenti stradali.