I tacchini allevati in Valposchiavo di Daniele e Tim

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Alcuni tacchini dell'allevamento di Tim Marchesi

Oggi, ospiti de Il Bernina sono due giovani allevatori di tacchini della Valposchiavo. Tim Marchesi e Daniele Isepponi gestiscono già da diversi anni un’attività di compravendita di questi grossi uccelli domestici, che ospitano nelle rispettive stalle da maggio a ottobre e poi vendono ai propri clienti. Le attività sono separate, ma i due ragazzi collaborano nell’acquisto del foraggiamento e non facendosi concorrenza a livello di prezzi.  

Daniele e Tim, da dove nasce l’idea di allevare tacchini in Valposchiavo? Siete i primi a farlo?
L’allevamento dei tacchini non è una novità, da sempre diverse famiglie valposchiavine li allevano – in  piccoli numeri – per uso personale. Se parliamo di grandi numeri forse sì, siamo i primi a tenerne così tanti. Avendo delle stalle che a fine aprile o inizio maggio rimangono vuote, avendo gli animali in alpeggio, l’idea è nata spontanea per sfruttare al meglio gli spazi a nostra disposizione. Lo scorso anno, per esempio, in Valle sono arrivati un totale di 280 tacchini di cui 200 erano per noi. Sembra un numero alto, ma se calcoliamo che in Svizzera se ne vendono 20 milioni all’anno ci rendiamo conto che non lo è.

Di quanti tacchini stiamo parlando?
Tim: Per esempio, lo scorso anno, il 7 maggio mi sono arrivati quasi 100 tacchini (98), due anni fa erano quasi 90 e l’anno prima 50. Per maggio 2025 credo che ne ordinerò circa 120, ma sto ancora raccogliendo gli ordini. 

Daniele: Lo scorso anno, anche da me, ne sono arrivati poco più di 100 (107), due anni fa erano anche da me quasi 90 e l’anno prima 60. Per maggio 2025 credo che ne ordinerò circa 150, ma pure io sto ancora raccogliendo gli ordini.

Che tipo di tacchini sono? Potete dirci qualcosa in più?
Si tratta della razza dei tacchini bianchi da ingrasso, più carnosi e delicati rispetto alle altre specie (il maschio con il piumaggio raggiunge i 30 kg, la femmina 15 kg). Da pulcini, per il primo periodo, finché il piumaggio non è ancora formato, non devono prendere acqua piovana, altrimenti si ammalano di polmonite e non sopravvivono. Una cosa che forse non tutti sanno è che i tacchini hanno sia carne bianca (nel petto) che carne rossa (nella coscia), un’altra è che sono animali molto goffi, appena fa buio, ovunque siano, si sdraiano a terra e non si muovono più. Quindi, se restano all’esterno della stalla di sera, bisogna andare a recuperarli di peso e riportarli dentro prima che arrivino i predatori.

Di cosa si nutrono?
Hanno il loro specifico mangime composto da una miscela di cereali già pronta che ogni anno compriamo insieme. Nel 2024 abbiamo acquistato circa 15 tonnellate di mangime, una media di 75 kg a tacchino.

In che mese inizia l’allevamento in Valposchiavo? E quando sono pronti per la vendita?
Solitamente, nel mese di maggio ci portano i pulcini di tacchino di sei settimane che pesano circa 1,5 kg. Noi ne ordiniamo un quantitativo e non sappiamo se saranno maschi o femmine, dipende proprio dal caso cosa portano. Sono pronti per la vendita verso la fine di agosto, quando i maschi sono sui 23/25 kg (le femmine la metà), ma gli ultimi vengono venduti anche a ottobre o novembre quando i maschi pesano sui 30 kg.

Dovete avere degli accorgimenti particolari nelle stalle per ospitare i tacchini?
Tim: No, diciamo che una volta uscite le pecore io pulisco, lavo, preparo delle transenne e diciamo che due terzi della stalla poi è per i tacchini. Hanno i loro dispencer da cui possono nutrirsi quando vogliono (in questo modo anche i più deboli riescono a farlo) e una fontana di acqua corrente sempre a disposizione. Hanno l’opportunità di stare nel prato esterno recintato. L’anno scorso me ne sono morti solo due, che è un numero veramente basso, probabilmente solo fortuna. Per legge io potrei tenere un numero di tacchini di 3 volte superiore all’attuale (3 tacchini adulti al metro quadro), ma occupare gli altri 2/3 di stalla e crescere degli animali come in un allevamento intensivo non è nelle mie intenzioni. Tengo anche una decina di maiali, ma sono divisi dai tacchini.

Daniele: Pure per me non ci sono grossi cambiamenti in stalla, una volta che le pecore sono al pascolo pulisco la stalla, lavo e preparo il recinto per i tacchini e diciamo che poi circa metà stalla è a loro disposizione. Anche da me hanno i loro appositi contenitori per il mangime e una fontana con dell’acqua fresca dove possono sempre abbeverarsi. In caso di bel tempo possono uscire all’aperto nel prato a razzolare.

Come funziona la vendita?
Ogni cliente ha le sue esigenze, c’è chi li vuole vivi e chi li vuole già macellati. Diciamo che la maggior parte lo vogliono già pronto da mettere in freezer (arrosti, umido, macinato, trinciato, ecc.) e per questi ultimi ci affidiamo a un macellaio in Valle, diverso uno dall’altro.

Quindi dal macellaio come funziona?
Abbiamo concordato con i rispettivi macellai che il periodo migliore per portare i tacchini è fine agosto, quando la caccia non è ancora iniziata ed è un periodo tranquillo. Li portiamo comunque a scaglioni di 20/30 capi a settimana. In questo modo noi favoriamo il loro lavoro in Valle e loro il nostro non facendoci aspettare troppo per il prodotto.
Dobbiamo calcolare che su un tacchino maschio di 25 kg si ricava circa un 50% di polpa, quindi 12,5 kg circa di carne (le femmine la metà) da commercializzare.

Quanto si guadagna per un tacchino?
Senza entrare nel dettaglio, non sapendo il numero di maschi e femmine che ci portano, abbiamo fatto una media di 10 kg di polpa a tacchino e abbiamo calcolato che i costi d’acquisto, di mangime e macellazione incidono sul prezzo finale per 2/3 del costo. Quindi il nostro guadagno è di 1/3. Teniamo i prezzi uguali per non creare concorrenza.

Che tipo di pubblicità fate?
Utilizziamo solo il passaparola e se calcoliamo che in due anni abbiamo già raddoppiato il numero di tacchini che teniamo, dobbiamo dire che funziona benissimo. Anche perché non cerchiamo di fare allevamenti intensivi, ma di essere etici e biologici.

Tim: I numeri continuano a crescere, all’inizio commercializzavo solo in Valposchiavo la metà dei tacchini di oggi. Nel 2023 ne mandavo anche 1 in Mesolcina. Nel 2024 1 in Mesolcina, 1 in Engadina e 6 sparsi tra Engadina e addirittura Svizzera Francese.

Daniele: Pure da me i numeri sono sempre più grandi, all’inizio l’idea era tenerne alcuni solo per i parenti e amici, poi vista la grande richiesta mi sono ampliato. Nel 2024 ne ho mandato alcuni in Ticino, alcuni in Prettigovia e 1 a Basilea.

Per chi non è già vostro cliente e vuole acquistare un tacchino basta passare in stalla o chiamarvi? 
L’ideale sarebbe farci sapere se si è interessati entro i primi di aprile, quando noi facciamo le ordinazioni dei pulcini per maggio. E’ possibile che qualcosa si trovi anche passando nei mesi successivi, ma vista la forte richiesta degli ultimi anni si rischia poi di non trovare. 

Tim: L’anno appena passato avevo deciso di tenere un piccolo quantitativo di carne di tacchino per la mia famiglia, ma viste le tante richieste ho venduto anche una parte di quest’ultimo. Mi spiace dire di no ai clienti, ma è sicuramente meglio farmi sapere entro aprile. 

Daniele:  L’anno scorso ne avevo preso alcuni in più di quelli già riservati dai miei clienti e alla fine li ho venduti tutti pure io e ho pure venduto quasi tutti quelli riservati per la mia famiglia, quindi come già detto da Tim è sicuramente meglio far sapere entro aprile così che ci possiamo organizzare al meglio.

Ivan Falcinella
Membro della redazione

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