Domenica 6 aprile, la zona della Capanna APE si è animata grazie alla prima edizione del “Bicithlon”, una gara originale che ha saputo coniugare mountain bike e tiro di precisione. L’evento, organizzato dal Veloclub Valposchiavo, ha attirato ben 62 scolari, pronti a mettersi alla prova in questa combinazione inedita di velocità e concentrazione.
“È stata un vero successo!”, ha commentato soddisfatto Andreas Murbach, presidente del Velo Club. “La partecipazione è stata ottima, con ragazzi e ragazze ben distribuiti in tutte le categorie. Il meteo ci ha graziati, e questo ha contribuito alla splendida atmosfera che si è respirata per tutta la giornata”.
Il format della gara, ispirato al biathlon ma con le due ruote al posto degli sci, è nato da un’idea del cassiere del club, Christian. “Unire due discipline diverse crea sempre dinamiche interessanti – spiegano gli organizzatori – e in questo caso l’obiettivo era spingere forte in bici per arrivare rapidamente al poligono, mantenendo però la calma necessaria per colpire con precisione tutti e cinque i bersagli”.
Il percorso, che si snodava nei pressi della Capanna APE, si è rivelato perfetto per questo tipo di gara. Numerosi spettatori si sono radunati lungo il tracciato e, in particolare, attorno all’impianto di tiro, creando un clima di entusiasmo e tifo che ha coinvolto grandi e piccoli.
“La Capanna APE si è dimostrata una location ideale, sia per il tiro che per i percorsi MTB – ha aggiunto Murbach – e l’impianto di tiro è stato sfruttato anche prima e dopo la gara da chi, pur non partecipando ufficialmente, ha voluto provare l’esperienza”.
Per il Velo Club Valposchiavo, che da tempo non organizzava gare, il “Bicithlon” è stato una ripartenza entusiasmante. “L’organizzazione ha funzionato bene. Naturalmente c’è sempre qualcosa da migliorare, ma il bilancio è decisamente positivo. L’interesse dimostrato dal pubblico – ha concluso Andreas – è tale che già in molti ci stanno chiedendo una seconda edizione”.
Le classifiche complete della gara sono disponibili in allegato: clicca qui.
Foto di Maria Svitlychna