Nelle ultime settimane, la Commissione per l’ambiente, i trasporti e l’energia (CATE) del Gran Consiglio ha discusso in via preliminare la seconda tappa del Green Deal del Cantone dei Grigioni. Si tratta di un progetto di legge ambizioso, che punta a raggiungere le zero emissioni nette di CO₂ entro il 2050, tramite un finanziamento speciale di circa un miliardo di franchi spalmati su 25 anni.
Giovanni Jochum, vicepresidente della Commissione e podestà di Poschiavo, ha seguito da vicino il dibattito. Gli abbiamo rivolto alcune domande per capire cosa potrebbe significare concretamente il Green Deal per la Valposchiavo.
In che modo la seconda tappa del piano d’azione Green Deal avrà un impatto concreto sulla Valposchiavo? Sono previste misure specifiche per le regioni periferiche come la nostra?
Non sono previste misure specifiche per le zone periferiche. L’obiettivo è quello di diminuire l’emissione di CO2 a livello cantonale per arrivare a emissioni zero entro il 2050. In generale è prevista la continuazione di quanto già fatto negli ultimi anno con il credito d’impegno di 67 milioni di CHF e il credito addizionale di 20 milioni di CHF approvati dal Granconsiglio. Le misure sostenute sono principalmente atte a diminuire il consumo di energia; in primis l’energia proveniente da fonti fossili. Per questo uno dei settori che ha maggiormente approfittato degli incentivi è l’edilizia con il risanamento termico degli edifici.
Considerata l’importanza dell’agricoltura sostenibile in Valposchiavo, ci sono misure nel piano che mirano a sostenere pratiche agricole ecologiche o a ridurre le emissioni nel settore primario?
Per il settore primario fa stato la legge sull’agricoltura e misure pilota che possono usufruire di contributi anche dalla nuova legge.
La Valposchiavo ha già fatto investimenti importanti in energia idroelettrica e sostenibilità energetica. Il nuovo piano prevede incentivi o riconoscimenti per queste realtà virtuose?
La legge prevede contributi a teleriscaldamenti. Il Comune di Poschiavo ha potuto usufruire già negli ultimi anni di incentivi per il teleriscaldamento. Nella nuova legge sono previsti anche contributi, per esempio per piccoli impianti di produzione di energia legati all’acquedotto. Grandi impianti di produzione, invece, non vengono sostenuti da questa legge, perché regolati a livello federale.
Come podestà di Poschiavo, credi che i comuni avranno un ruolo attivo nell’attuazione del Green Deal? È previsto un supporto concreto per le amministrazioni locali che vogliono avviare progetti ambientali?
L’articolo 3 della legge prevede un ruolo esemplare del Cantone e dei comuni.
Art. 3 Ruolo esemplare e Collaborazione
1 Nel quadro delle loro competenze, il Cantone e i comuni assumono un ruolo esemplare in relazione al raggiungimento degli obiettivi della presente legge.
2 Entro il 2040 l’Amministrazione cantonale deve presentare un saldo netto delle emissioni pari a zero. Il Governo stabilisce le misure necessarie.
3 I comuni si adoperano affinché dal 2040 le loro amministrazioni centrali presentino un saldo netto delle emissioni pari a zero.
4 Il Cantone mette a disposizione dei comuni le basi per assumere il loro ruolo esemplare. Questo articolo non ha trovato l’unanimità dei membri della commissione.
Questo articolo, però, non ha trovato l’unanimità dei membri della commissione. Alcuni non vedono di buon occhio che il Cantone dica ai comuni che ruolo devono assumere.
Per quanto riguarda il comune di Poschiavo, va ricordato che esso è attento al tema energetico. In passato sono state sostituite le lampade per l’illuminazione delle strade con la tecnologia a led. Il già menzionato teleriscaldamento ha permesso di sostituire caldaie a olio combustibile (scuole, convento, centro sanitario, privati e con le prossime tappe anche Casa Torre). Vengono continuamente analizzate possibilità di diminuzione del consumo energetico per gli edifici del comune.
Come si può leggere nel capoverso 4, il Cantone mette a disposizione dei comuni le basi per assumere il loro ruolo esemplare.

Ci sono elementi del piano che potrebbero incentivare un turismo più sostenibile in regioni alpine come la Valposchiavo, magari migliorando la mobilità dolce o promuovendo offerte a basse emissioni?
Anche questo è un tema nella nuova legge che prevede incentivi a un miglioramento del traffico pubblico e per la mobilità lenta.
Il finanziamento speciale per la protezione del clima potrà essere utilizzato anche da piccole realtà locali per progetti innovativi? Se sì, saranno previste linee guida specifiche o bandi dedicati?
Sì, ogni singolo che ha progetti che danno un contributo alla diminuzione delle emissioni CO2 (per esempio per il risanamento termico della propria casa) può chiedere contributi. Come si può leggere negli art 11 e 12, c’è spazio anche per l’innovazione.
Art. 11 Impiego di materie prime rinnovabili e rafforzamento dell’economia circolare
1 Il Cantone può concedere sussidi per progetti con carattere esemplare, che privilegiano le materie prime rinnovabili rispetto a quelle non rinnovabili oppure che rafforzano l’economia circolare.
Art. 12 Studi
1 Il Cantone può concedere sussidi per studi, se da essi ci si possono attendere nuove cognizioni ai sensi degli obiettivi della presente legge.
Probabilmente ci saranno anche dei bandi di concorso dedicati all’innovazione.
Vi è il rischio che i fondi o le misure del Green Deal si concentrino nelle aree urbane? Come possiamo garantire che regioni di montagna come la Valposchiavo non vengano trascurate?
No, la nuova legge non si esprime in merito a aree urbane o regioni di montagna. Tutte le regioni vengono trattate in modo uguale. Chiaramente la regione che ha più possibilità in assoluto di ridurre le emissioni potrà ricevere più contributi. In proporzione, però, non dovrebbero esserci differenze di rilievo.
Il concetto di “promuovere anziché pretendere” è interessante. Sono previste iniziative per stimolare l’innovazione ambientale tra i giovani o nelle scuole della Valposchiavo?
in base a quanto definito all’art 4, cpv. 2, questo dovrebbe essere possibile
Art. 4 Collaborazione, informazione e consulenza
1 Il Cantone coopera con le regioni e i comuni e può collaborare con le organizzazioni dell’economia grigionese nonché con altre istituzioni e organizzazioni per raggiungere gli obiettivi della presente legge.
2 Esso garantisce che la popolazione riceva informazioni e consulenza opportune.