Il 9 maggio si è tenuta a Poschiavo, nella storica Sala Tor, l’Assemblea generale di Graubünden Wald, Bosco Grigioni, l’associazione professionale nata nel 2004 per promuovere la silvicoltura nei Grigioni attraverso formazione, eventi e iniziative per la gestione sostenibile del patrimonio forestale. Anche questa volta, Poschiavo si conferma un luogo di dibattito centrale nel panorama grigionese. L’incontro ha offerto un’occasione concreta per fare il punto sulla gestione forestale cantonale, condividere buone pratiche e rilanciare il ruolo del bosco come bene pubblico da curare, proteggere e valorizzare.
Il presidente di Graubünden Wald, Walter Krättli, ha aperto ufficialmente l’assemblea con i saluti di rito, ringraziando il Comune di Poschiavo per l’ospitalità e accogliendo i numerosi ospiti presenti. Ha guidato i lavori secondo le procedure statutarie: protocolli, prventivi e bilanci sono stati approvati all’unanimità.
Jochum: “Qualitativ wird an erster Stelle gesetzt, bevor über Quantität gesprochen wird”
Giovanni Jochum, il podestà di Poschiavo, ha colto l’occasione nel suo discorso per presentare al pubblico alcune peculiarità storiche, geografiche ed economiche della Valle. “È per me un grande onore accogliervi in questa sala risalente al XVI secolo, proprio qui dove un tempo si tenevano processi alla streghe”, esordisce. Poi va dritto al sodo: Poschiavo è un comune di 3.200 abitanti, 190 km² di territorio che vanno dai 960 metri del lago ai 3.900 del Piz Palü. E qui, il bosco è il territorio: “Una gran parte del nostro territorio comunale è coperta da bosco. Il bosco ci protegge, ci dà legna e calore, ma è anche un’area di svago per i cittadini e per i turisti, nonché habitat per le nostre piante, insetti e animali.”
Jochum ricorda come Poschiavo abbia saputo integrare sviluppo (Ferrovia del Bernina, Repower) e welfare: la sanità a Poschiavo è nata in risposta agli incidenti sui cantieri delle grandi opere, “un segno concreto dell’eredità industriale lasciata alla comunità”.
Ma il vero tesoro è la comunità: “Ciò che è particolare a Poschiavo è davvero la collaborazione che nasce dalle iniziative private. Esse svolgono un ruolo centrale per la vita del Comune” e che “è un luogo dove si può vivere, dove la qualità della vita è molto alta… qui si dà priorità alla qualità rispetto alla quantità”, ha concluso.
Maissen: “Was wir brauchen, ist ein gemeinsamer Blick in die Zukunft”
Urban Maissen, dell’Ufficio cantonale per le foreste e i pericoli naturali, fa il punto sullo stato di salute dei nostri boschi. “Il cambiamento climatico è reale, anche da noi nei Grigioni. Caldo, siccità, tempeste e forse nuovi parassiti mettono sotto pressione i popolamenti forestali.” A ciò si aggiunge un’eccessiva pressione da parte della fauna selvatica: “In molte regioni la brucatura di caprioli, cervi e camosci è così forte che i giovani alberi hanno scarsissime possibilità.”
Il Cantone risponde con misure mirate: contenimento della fauna e monitoraggio della rigenerazione. “Nel 2026 eseguiremo nuovi rilievi per osservare lo sviluppo delle specie più adatte al futuro climatico. Se noteremo sviluppi positivi, li comunicheremo.”
“Il nostro compito è chiaro: dobbiamo gestire il bosco grigionese in modo sostenibile, nel senso più nobile del termine. Né troppo, né troppo poco. Non pensando al breve periodo, ma al lungo termine.”
Il saluto a Cristina Fisler
L’assemblea è anche il momento per salutare la poschiavina Cristina Fisler, che lascia il comitato direttivo dopo undici anni. C’è commozione nel ripercorrere il suo impegno: gli studi all’ETH di Zurigo, l’esperienza nella CIPRA, il ruolo di prima donna ingegnere forestale regionale nei Grigioni. E poi, c’è il ‘Bündner Wald’, la rivista dell’associazione, che ha guidato con passione. “Cristina riportava alla luce per tempo tutte le piccole cose che non dovevano essere dimenticate, e spesso le svolgeva direttamente lei stessa” ha dichiarato Walter Krättli. Anita Zuidema raccoglie il suo testimone, laureata in Scienze ambientali all’ETH di Zurigo e attiva professionalmente presso Gadola AG a Rabius. La sua nomina è stata approvata all’unanimità dall’assemblea.
Rapporto annuale e numeri 2025
Durante l’assemblea sono stati presentati i dati ufficiali: 554 soci, 48 nuovi iscritti, 37 uscite e 3 decessi per i quali è stato fatto un minuto di silenzio. Il bilancio 2024 è stato approvato e le quote associative restano invariate per il 2026. Il programma 2025 prevede numerosi eventi: dalla partecipazione a fiere forestali, alla giornata VSF-Aktiv, ai corsi formativi e ai progetti di cooperazione interregionale.
Anche Markus Amhof, co-presidente del Verband Schweizer Forstpersonal (VSF), ha aggiornato i presenti sulle attività del sindacato forestale nazionale, che sostiene eventi, formazione e rappresentanza del settore. Tra gli appuntamenti annunciati: la fiera forestale di Lucerna in agosto, la riunione dei delegati a settembre e la partecipazione alla fiera ZEBI. Amhof ha infine invitato a candidarsi per il comitato nazionale, auspicando una rappresentanza più ampia anche dalle regioni italofone e francofone.
A completamento dell’assemblea, Diego Battilana ha organizzato per i partecipanti una serie di attività sul territorio: nel pomeriggio la visita all’impianto idroelettrico Robbia di Repower e un passaggio alla birreria Pacific, seguiti da una cena al Ristorante Albrici e una presentazione dedicata a “100% Valposchiavo”. Il giorno successivo, gli ospiti hanno potuto esplorare il Giardino dei Ghiacciai di Cavaglia e le celebri marmitte glaciali.