Poschiavo rinnova il sostegno all’Appoggio familiare fino al 2029

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Franco Albertini e Francesca Rampa in Giunta

Durante la seduta di Giunta comunale tenutasi lunedì 16 giugno, un tema in discussione è stato la richiesta di prolungamento dell’offerta di accudimento extrascolastico per il periodo 2025-2029, inoltrata il 28 aprile 2025 dal Consiglio scolastico e dall’Associazione Appoggio familiare Valposchiavo (AFVP). Il progetto è stato presentato da Franco Albertini, presidente dell’Appoggio familiare, e da Francesca Rampa, responsabile del servizio, introdotti da Cristina Gerber-Giuliani, Capodipartimento ECUS.

Modalità di funzionamento del servizio e dati attuali

L’iniziativa nasce dalla collaborazione tra il Consiglio scolastico e l’AFVP, ed è attiva dal novembre 2022. Si rivolge agli allievi della scuola dell’infanzia, delle elementari e del grado secondario I, con l’obiettivo di supportare concretamente le famiglie nella conciliazione tra vita lavorativa e familiare, favorendo al contempo il benessere scolastico e sociale dei minori. Il servizio funziona sulla base di un sondaggio annuale condotto nelle scuole per rilevare il fabbisogno, ed è attivato a partire da un minimo di quattro allievi. Gli orari di apertura vanno dalle 7:30 alle 18:00 e comprendono anche la mensa. Le attività si svolgono negli spazi affittati in Via dal Pozz 23 e viene garantita la copertura anche durante le vacanze scolastiche.

Attualmente 27 allievi frequentano regolarmente il servizio, mentre circa una decina vi accede in modo saltuario. Il finanziamento dell’offerta si basa sui contributi delle famiglie, calcolati in base al reddito e compresi tra 5 e 8 franchi all’ora; la mensa ha un costo fisso di 14 franchi per tutti. A questi si aggiungono sussidi cantonali e comunali e, ove necessario, coperture per i disavanzi nel caso in cui i costi superino le entrate. Nel 2024, il contributo complessivo tra Cantone e Comune è stato di 16’700 franchi, corrispondente a 300 ore riconosciute.

Dalla prima fase di sperimentazione – ha affermato Albertini – emergono valutazioni molto positive da parte delle famiglie, che apprezzano in particolare la qualità degli spazi, l’accesso flessibile garantito anche con un numero ridotto di iscritti e la professionalità delle educatrici. Secondo i promotori, nei prossimi anni si prevede una crescita progressiva delle iscrizioni.

La richiesta rivolta al Comune è stata quella di confermare il riconoscimento comunale del servizio per il periodo 2025-2029, come già avvenuto a livello cantonale, e di proporre l’attivazione a partire da quattro allievi (e non dagli otto inizialmente previsti). Si è chiesto inoltre al Comune di dividere l’importo finanziato annuale di 25’000 in due parti: una parte legate ai costi della struttura in Via dal Pozz 23, inclusi affitto, riscaldamento, luce, allacciamenti e pulizia, per un totale stimato di 15’000 franchi annui; l’altra parte riferita ad un contributo straordinario, fino a 10’000 franchi all’anno, per far fronte a eventuali disavanzi legati a una partenza con un numero limitato di utenti.

La discussione

Nel corso della seduta, diversi consiglieri comunali hanno preso la parola. Ruggero Tuena (PLD) ha chiesto come venga gestita la mensa: Franco Albertini ha risposto che il servizio si appoggia all’ospedale, risultando migliore sia in termini di qualità che di costi. Reto Capelli (PLD) ha domandato se il Comune di Brusio contribuisca al servizio, ricevendo risposta negativa. Carlo Vassella (Poschiavo Viva) ha espresso il proprio apprezzamento per lo sviluppo del progetto, considerandolo un servizio necessario per le famiglie. Anche Gianluca Balzarolo (AdC) ha elogiato l’offerta, sottolineando come iniziative simili rendano Poschiavo più attrattiva per le famiglie interessate a stabilirsi nella regione. Franco Isepponi (AdC) ha chiesto chiarimenti sui contributi cantonali: Albertini ha spiegato che il Cantone partecipa con un importo (stabilito sulle ore prestate in servizio), corrispondente a quello del Comune. Infine, Massimo Tuena (Poschiavo Viva) ha domandato se un prezzo minimo più basso potrebbe incentivare una maggiore adesione. Albertini ha risposto che la questione è anche politica, citando l’esempio della Bregaglia, dove una pausa pranzo più breve e una mensa più economica portano a una maggiore partecipazione.

A conclusione della discussione, il Consiglio comunale ha proposto e ottenuto all’unanimità di accogliere la richiesta, confermando il riconoscimento comunale di 25’000 CHF per il periodo 2025-2029 e mantenendo l’attivazione del servizio già con quattro allievi. Per il finanziamento, si è accettato quindi di erogare un contributo fisso di 15’000 franchi annui, vincolandolo alle spese strutturali, oltre a un massimo di 10’000 franchi annui come garanzia per eventuali disavanzi.

Marco Travaglia
Caporedattore e membro della Direzione