Il futuro delle Alpi: il progetto Yoalin ha fatto tappa in Valposchiavo

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La Valposchiavo ha aperto le sue porte a un evento che ha acceso i riflettori sul futuro sostenibile delle Alpi. Sabato 14 giugno, cinquantadue giovani, provenienti da tutti i Paesi dell’arco alpino, si sono ritrovati a Casa Torre, a Poschiavo, per l’incontro inaugurale del progetto “Yoalin” (Youth Alpine Interrail, www.yoalin.org). Un’iniziativa decennale, lanciata dall’allora consigliera federale Doris Leuthard e promossa nell’ambito della Convenzione delle Alpi, che mira a far scoprire ai giovani il territorio, la gente, le idee e la cultura alpina, promuovendo al contempo un viaggio consapevole e sostenibile.

Sotto il motto “si vede solo ciò che si conosce”, i partecipanti, selezionati tra oltre 4000 candidati, hanno avuto l’opportunità di immergersi nella realtà valposchiavina. Il progetto Yoalin, che per l’edizione 2025 ha messo a disposizione 150 biglietti per viaggiare in modo sostenibile attraverso le Alpi, ha come obiettivo primario quello di abbattere le barriere culturali e linguistiche tra i giovani europei, incentivando la scoperta della realtà alpina attraverso i mezzi pubblici.

Un viaggio tra sostenibilità, cultura e innovazione locale

La Valposchiavo si è rivelata un punto di partenza ideale per questo percorso. Guidati da Cassiano Luminati, con il supporto del Polo Poschiavo, i giovani “Yoalinners” hanno esplorato iniziative volte alla preservazione e valorizzazione del territorio e dei suoi prodotti tipici: dai piccoli frutti al nuovo olio d’oliva, fino alla produzione di formaggio. Un focus particolare è stato dedicato all’importanza della cultura per la coesione sociale e al ruolo fondamentale dell’artigianato nell’economia alpina.

I temi centrali discussi durante l’incontro includevano la sostenibilità, la rete ferroviaria, il turismo, l’importanza dei servizi e l’agricoltura biologica, fiore all’occhiello del progetto “100% Valposchiavo”. La discussione ha visto la partecipazione di quattro ospiti d’eccezione: Alenka Smerkolj, segretaria generale della Convenzione delle Alpi; Thomas Compagnoni, agricoltore di Poschiavo; Fabiola Monigatti, rappresentante della Commissione culturale di Poschiavo; e Renato Fasciati, direttore della Ferrovia Retica (RhB). La moderazione è stata affidata a Paolo Tognina.

Voci dal cuore delle Alpi: “Una bella scoperta”

L’entusiasmo dei giovani partecipanti era palpabile. Agnese da Bormio ha definito l’esperienza “una bella scoperta”, mentre Nicolas, alla sua seconda partecipazione, ha sottolineato come Yoalin offra “una grande opportunità” e valorizzi le persone. La selezione dei ragazzi ha tenuto conto anche del loro profilo di viaggiatori sostenibili, un aspetto cruciale dato il costo elevato dei viaggi nelle Alpi, che spesso spinge verso l’uso di auto o aerei.

Fabiola Monigatti ha ribadito l’importanza della cultura per la Valposchiavo, una zona di confine tra le aree italofone e tedesco-fone. “La cultura non è un lusso, ma una necessità, come l’educazione o la sanità”, ha affermato, sottolineando come la memoria storica abbia permesso a Poschiavo di svilupparsi, coinvolgendo tutte le fasce d’età e attraendo visitatori e persino nuovi residenti. “Capire il valore del territorio, la sua cura e gestione, e proporre una cultura ad esso legata ma aperta ad altre realtà, è la ricetta vincente”, ha aggiunto.

Thomas Compagnoni ha evidenziato il ruolo cruciale dell’agricoltura, in particolare quella biologica, per la Svizzera. Ha ricordato il decennale progetto “100% Valposchiavo” come la strada da percorrere. Alessandra, una giovane partecipante, ha espresso il suo apprezzamento per il lavoro agricolo, considerando che “Lavorare nei campi non è facile. Alcune persone della mia famiglia che fanno questo lavoro le vedo raramente poiché sono occupate tutto l’anno e per tutto il giorno. Non è un lavoro flessibile e il mio desiderio per il futuro è che i prodotti, dal terreno al piatto, siano apprezzati per il lavoro che c’è dietro”.

Renato Fasciati, direttore della Ferrovia Retica (RhB), ha sottolineato l’impegno dell’azienda per la sostenibilità dei treni, evidenziando che lo scorso anno oltre un milione di persone hanno viaggiato sul famoso Trenino Rosso. Nonostante il successo, Fasciati ha riconosciuto le critiche relative all’affollamento dei treni, specialmente nel periodo estivo, un aspetto su cui si sta lavorando per migliorare l’esperienza dei passeggeri. Ha inoltre enfatizzato come i collegamenti ferroviari svizzeri rappresentino una grande opportunità per la Valposchiavo, grazie alla presenza di una fermata che ne facilita l’accessibilità e lo sviluppo turistico.

Infine, Alenka Smerkolj, Segretaria generale della Convenzione delle Alpi, ha posto l’accento sul coinvolgimento dei giovani e sulla promozione della mobilità sostenibile. Ha sottolineato la necessità di cooperazione transfrontaliera per raggiungere i due obiettivi della Convenzione: proteggere le Alpi e promuovere la sostenibilità, riducendo i gas serra. “La “speranza” è stata una parola molto utilizzata in questo dibattito perché ci si augura che le Alpi siano il futuro, più sostenibile”, ha concluso, ribadendo l’importanza delle azioni concrete e del coinvolgimento di tutti, dalle comunità ai ricercatori, per affrontare le sfide e costruire un futuro migliore per le Alpi.

L’incontro in Valposchiavo non è stato solo un’occasione di scambio e apprendimento per i giovani Yoalinners, ma anche un momento di riflessione collettiva. Le voci di Poschiavo, unite a quelle dei giovani viaggiatori, hanno dipinto un quadro di speranza e concretezza.

La sfida è quella di trasformare le Alpi in un modello di sviluppo sostenibile, dove la cultura, l’agricoltura e la mobilità si fondono per creare un territorio resiliente e accogliente. Il progetto Yoalin dimostra che questo futuro non è solo un sogno, ma un obiettivo raggiungibile, attraverso la collaborazione, l’innovazione e il coinvolgimento attivo delle nuove generazioni.