Il vero danno nel Grigioni Italiano

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Nicoletta Noi-Togni. Immagine da: www.suedostschweiz.ch

Dal 3 maggio 2017 sappiamo che il Tribunale Federale non ritiene irricevibile l’Iniziativa popolare che nei Grigioni porterà a quella modifica dell’insegnamento delle lingue nelle scuole primarie, che avrà quale conseguenza l’eliminazione di una delle due lingue insegnate attualmente (nel Grigioni Italiano tedesco e inglese) nella scuola Elementare.

La decisione del TF, che ha sconfessato il verdetto del Gran Consiglio che il 20 aprile del 2015 decideva, con 82 voti contro 34, di dichiarare non ricevibile in quanto lesiva dei diritti costituzionali questa Iniziativa, ricalca quella già presa dal Tribunale amministrativo dei Grigioni. Che – e la cosa è anche più grave – ha “dimenticato” di stare emettendo una sentenza in un cantone trilingue. Cantone che in virtù del suo trilinguismo appunto sottostà a leggi che proteggono le lingue e soprattutto ad una Costituzione che ne ribadisce l’equivalenza (art. 3, paragrafo 1).

A parte il fatto che avevo lottato, quale deputata in Gran Consiglio per il Circolo di Roveredo, per rendere sia la Costituzione cantonale che la Legge sulle lingue più incisive e categoriche nella difesa delle lingue di minoranza nel cantone, ritengo che il danno provocato dall’attuale decisione del TF poteva (doveva) essere evitato e che non abbia nessuna giustificazione oggettiva. Infatti a prevalere nel “ragionamento” dei giudici (anche di quelli grigionesi tra l’altro che non annoverano nella loro corte un rappresentante della minoranza grigion’italiana, mancanza che ho sempre combattuto) non doveva essere un diritto della maggioranza che invalida totalmente quello di una minoranza di individui che deve poter usufruire delle stesse opportunità e degli stessi diritti degli altri. E ciò – dopo la decisione del TF – non sarà più nel Grigioni italiano (e neppure in quello romancio anche se in esso il danno non sarà della stessa entità vista la maggior omologazione al mondo tedescofono) poiché si dovrà decidere tra l’eliminazione del tedesco (impensabile in quanto lingua cantonale di maggioranza) e l’inglese. Eliminando quest’ultimo al termine della scuola primaria ci ritroveremo in presenza di una disparità di conoscenza linguistica in quanto i giovani tedescofoni dei Grigioni avranno già goduto di quell’insegnamento nella lingua di Shakespeare che i nostri non avranno avuto. Un fatto che potrebbe chiudere loro le porte della Scuola cantonale dei Grigioni. Quindi del loro cantone! Questo, non considerando la votazione popolare che conseguirà il verdetto del TF che si ridurrà per noi ad un combattimento contro i mulini a vento. Ne abbiamo avuto un assaggio il 20 aprile 2015 quando, sulla piazza del Gran Consiglio a Coira, un grande cartello portato dai bambini recava la scritta “Italiano NO”. A riprova che il Grigioni tedesco vuole eliminare l’italiano e conservare l’inglese. E questo porterà alla disparità nell’insegnamento delle lingue nel nostro Cantone.


Nicoletta Noi-Togni, deputata in Gran Consiglio per il Circolo di Roveredo