Remo Fasani ci ha lasciati

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Remo Fasani 1922-2011
“E tutto è detto e piú non resta / che ritornare nel silenzio”



Nato a Mesocco nel 1922 in una famiglia di contadini, Remo Fasani è diventato la voce poetica del Grigionitaliano. Si è spento nella notte tra il 26 e il 27 settembre 2011 e come cita il verso, tratto dall’ultima poesia della raccolta Il puro sguardo delle cose del 2006: “E tutto è detto e piú non resta / che ritornare nel silenzio”.

Cominciò a scrivere quando a Coira alle Magistrali incontrò Zendralli, il fondatore della Pro Grigioni Italiano, che cercò di dare coscienza alle quattro valli grigionitaliane; capace insegnante, “sentiva la poesia e la faceva sentire” – come ebbe modo di affermare Fasani in un’intervista radiofonica di alcuni anni fa. Allora conobbe Dante, dopo averne letto a scuola tutta la Divina Commedia. Felice Menghini, sacerdote, editore e uomo di cultura gli pubblicò nella collana L’ora d’oro il suo primo volume Senso dell’esilio, nel 1945 a soli 23 anni. Zendralli lo avrebbe proiettato volentieri come proprio successore alla presidenza della Pgi, compito che Fasani declinò, dato che lo avrebbe impegnato eccessivamente.

Dopo aver insegnato nelle scuole secondarie di Poschiavo e Roveredo, fu docente a Coira e quindi dal 1962 al 1985, professore alla cattedra di italiano dell’università di Neuchâtel.

Passando da Coira prima e poi a Neuchâtel, entrò in contatto con la cultura tedesca e romanda della Svizzera. Trascorse un anno a Firenze nel 1950-51, grazie ad uno stipendio della città di Zurigo e vi conobbe tra gli altri Leone Traverso, Cristina Campo con la quale ebbe una fitta corrispondenza (uscita nel 2010 con il titolo Un ramo già fiorito. Lettere a Remo Fasani, a cura di Maria Pertile, Venezia, Marsilio) e Mario Luzi, il piú grande poeta della letteratura italiana del Novecento a detta di Fasani.

La critica, come possiamo leggere nel saggio di Giovanni Bonalumi, apparso nel volume Cento anni di poesia nella Svizzera italiana del 1997, suddivide l’opera di Fasani in due stagioni separata dalla chiave di volta del 1968. Nella prima è presente maggiormente “una poesia meditativa, con frequenti slarghi descrittivi del proprio piccolo mondo alpestre” (p. 213); nella seconda invece “decrescono i temi aperti all’idillio, all’elegia e, in primo piano, decisamente si affacciano motivi che si rifanno al sociale, al politico, al costume” (p. 215).

Continuò a scrivere fino alla fine. L’ultimo suo libro, apparso nel 2010, s’intitola Colloqui / Gesprache / Colloques, poesie tradotte dal tedesco e dal francese, con una prefazione del compianto Antonio Stäuble, pubblicato nella rinata edizione L’ora d’oro, a Poschiavo.

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Luigi Menghini


Remo Fasani (1922–2011)

La Pro Grigioni Italiano (Pgi) ha il mesto compito d’informare della scomparsa del suo socio onorario Remo Fasani. Nato a Mesocco nel 1922 Fasani studiò alla scuola magistrale di Coira e alle università di Zurigo e Firenze laureandosi con una tesi su Alessandro Manzoni. Fasani è stato un amato insegnante alle scuole secondarie di Poschiavo e Roveredo e poi alla scuola cantonale di Coira. Nel 1962 fu nominato professore di lingua e letteratura italiana all’università di Neuchâtel.

Oltre all’attività di docente e di traduttore Fasani sviluppò una vigorosa opera poetica che è certamente da annoverare tra le più significative della Svizzera italiana. Nelle sue liriche Fasani non temeva toccare anche temi difficili come l’esilio, la solitudine, l’inquinamento e, non da ultimo, le sorti – spesso avverse – della lingua italiana in Svizzera. Fu insignito di numerosi premi accademici e letterari come il premio Schiller e il premio grigione per la cultura. Per la Pgi Fasani aveva curato, tra l’altro, anche l’antologia delle poesie di Felice Menghini. In riconoscenza della sua opera accademica e letteraria e per il suo impegno civile in favore della lingua italiana in Svizzera, la Pro Grigioni Italiano lo nominò socio onorario. Con Remo Fasani il mondo della cultura svizzero-italiana perde uno dei suoi figli più importanti.

Sacha Zala, Presidente Pgi


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