Remo Tosio: “Non ho alcun dubbio. Sulla scheda di voto metterò due volte il suo nome!”
Riceviamo e pubblichiamo l’opinione di Remo Tosio.
Abbiamo avuto modo di conoscerlo a fondo durante i suoi laboriosi otto anni nel ruolo di podestà di Poschiavo e di deputato al Granconsiglio. Abbiamo apprezzato la sua conoscenza nel campo economico, il suo pragmatismo, la sua apertura verso gli altri, la sua umanità e giovialità. Nella professione e nel contatto umano è stimato e apprezzato anche oltre Bernina.
Tino Zanetti ha lasciato il segno a Poschiavo. Un podestà che durante la sua operatività non ha suonato tante campane; ha fatto quello che doveva fare con molta umiltà e altrettanta sicurezza. Il suo unico traguardo era il bene del Comune. Un uomo alla mano, uno del popolo. Uno che parla con tutti, senza pregiudizi. I suoi interventi, nell’amministrazione e nella politica, sono sempre stati chiari, consapevoli, sicuri, trasparenti e concisi.
Ho avuto modo di assistere a varie sedute di Giunta (il parlamento poschiavino). Lui era sempre la persona di riferimento; rispondeva a qualsiasi argomento con afferrata competenza. Anche quando gli venivano rivolte delle critiche provocatorie, specialmente dall’opposizione, non l’ho mai visto arrabbiarsi o rispondere male. Ha un carattere conciliatore e pacificatore. Non ha mai perso la calma, anche allorquando ne avrebbe avuto la motivazione. È uomo del colloquio, ma è anche determinato nella decisione.

Non voglio qui elencare la frenetica attività di Tino Zanetti nel ruolo di podestà e di granconsigliere di Poschiavo, perché non è nel carattere della sua personalità; più che al passato è uno che guarda sempre al futuro.
Un evento straordinario della sua carriera politica poschiavina è stato l’organizzazione della seduta fuori sede (extra muros) del Gran Consiglio, che ha avuto un successo strepitoso. Un’organizzazione perfetta in tutti i sensi. Oltre alle prestazioni personali, Tino Zanetti ha saputo motivare e inculcare gli operatori e tutto il popolo ad impegnarsi a fondo, alfine di preparare una indimenticabile fuori sede del Parlamento grigionese.
Governanti e deputati grigioni parlano ancora oggi, con entusiasmo, di quella piacevole sessione. In quell’occasione, nel discorso di benvenuto, Tino Zanetti ha detto: «Se in questi giorni vi sentirete a vostro agio, ciò che speriamo vivamente, è anche grazie all’impegno di tutta la nostra popolazione». Poi ha aggiunto: «I colleghi della Deputazione grigionitaliana, oggi qui presenti, sono con me testimoni di un atto di riconoscenza senza precedenti per le nostre quattro vallate: Bregaglia, Calanca, Mesolcina e Poschiavo. Noi siamo fieri della nostra lingua e cultura italiana, ma siamo oltremodo legati al nostro meraviglioso Cantone dei Grigioni!». Terminava il suo discorso con la mente e il cuore di valposchiavino: «Vi invito dunque, cari ospiti, a scoprire con gioia e curiosità il nostro piccolo mondo, un mondo di radici per Poschiavini in e fuori Valle, un mondo che vive e a cui speriamo rivolgiate anche in futuro un occhio di riguardo. Abbiamo bisogno di tutti i cittadini del Cantone per sentirci grigionesi uniti e forti, perché, come dice un vecchio proverbio poschiavino: “A viva e laurà insema al giüta a fà dal ben”, che tradotto significa “Vivere e lavorare insieme aiuta a fare del bene».
Per le sue doti che ho elencato sopra, spero proprio che Tino Zanetti venga eletto al Consiglio nazionale. Oltre all’italianità porterà a Berna la sua professionalità e la sua umanità.