Sagra della castagna 2011
La Sagra della Castagna non è solo una festa popolare, bensì un’occasione per valorizzare il patrimonio naturale e culturale della Valposchiavo.
Partendo da questa idea, il programma dell’edizione 2011 è iniziato con un tema di grande attualità. In Casa Besta giovedì 6 ottobre si è discusso con il giornalista di Falò (RSI) Antonio Ferretti e con gli esperti locali, del cinipide galligeno; un insetto proveniente dall’Asia che colpisce fatalmente i castagni ticinesi e bergamaschi, ma che per ora non si trova nel comune di Brusio.
In seguito a questa serata informativa e di scambio, a cui hanno preso parte molti castanicoltori, sono cominciate le proposte gastronomiche; dal 7 al 9 ottobre alcuni bar e ristoranti hanno preparato specialità di selvaggina e castagne abbinate alla sagra. Contemporaneamente, grazie alla collaborazione con l’Ente Turistico e la casa vinicola Eredi Misani, un gruppo di ospiti provenienti dal nord delle Alpi ha trascorso tre giorni alla scoperta dei sapori e della tradizione della nostra regione. Gli ospiti hanno potuto per esempio vedere da vicino come si produce il vino, sono stati guidati in alcuni luoghi d’interesse di Brusio e hanno gustato un aperitivo nel nucleo di crot a nord del Viadotto.
Il 9 ottobre si è poi tenuto l’evento principale a Campascio, dove i partecipanti potevano visitare le selve castanili con una guida, conoscere i prodotti artigianali al mercatino ma anche gustare cibi e bevande del territorio in buona compagnia.
Una dozzina di marunatt ha provveduto alla preparazione di diversi quintali di caldarroste e centinaia di persone hanno approfittato del servizio cucina che ha proposto spiedini, selvaggina, crostate alla frutta e altre specialità autunnali.
A far da cornice alla festa, c’erano i Sonpalaria, un affermato gruppo ticinese, più volte ospite di trasmissioni radiofoniche e televisive, che sa interpretare con freschezza il repertorio popolare nostro e delle regioni confinanti.
Conclusa la sagra, i castanicoltori continuano la raccolta. Le castagne indigene, che secondo intenditori hanno un sapore senza pari, sono in vendita presso la ditta Paganini a Campascio e in altri negozi della ragione.
La Pgi Valposchiavo è grata a tutti i collaboratori dell’evento e ringrazia per il sostegno finanziario e logistico il Comune di Brusio, la Promozione della Cultura del Canton Grigioni, l’Ente Turistico Valposchiavo, la Banca Raiffeisen e l’impresa Pasquale Pianta.
Arianna Nussio
Operatrice culturale Pgi Valposchiavo