Una settimana diversa
Settimana di interscambio culturale tra gli allievi della 5a elementare sud di Poschiavo e i ragazzi provenienti dalla Macedonia nel villaggio Pestalozzi a Trogen.
Anche quest’anno il comune di Poschiavo ha dato la possibilità agli allievi delle scuole di Poschiavo di trascorrere una settimana all’insegna dell’interculturalità nel villaggio Pestalozzi a Trogen.
Ecco le loro impressioni sul villaggio, sulla vita in comune all’interno della casa, sul primo incontro con i ragazzi macedoni, sulle differenze e le cose in comune tra loro e i macedoni e sui ricordi più belli della settimana.
Il villaggio Pestalozzi è molto bello, grande e spazioso e ci sono molte case. Nel villaggio c’è un grande anfiteatro, dove si possono fare degli spettacoli e delle presentazioni e una scuola dove abbiamo svolto varie attività.
Nel villaggio Pestalozzi ci sono campi da calcio, da pallavolo e tavoli da ping – pong.
La nostra classe alloggiava in una casa molto grande, con una cucina, nove camere da letto e quattro bagni. Nella casa c’era anche una sala giochi e una sala pranzo.
Il villaggio Pestalozzi ci è piaciuto molto, perché il cibo era buono e le camere erano molto belle.
Alessio, Ileana, Mattia e Noè
Nella casa ci sono vari lavoretti da sbrigare, come ad esempio lavare le posate, i piatti e i bicchieri, pulire la cucina e scopare il pavimento. Dovevamo anche andare a prendere il cibo per il pranzo e per la cena.
Oltre a questo c’erano delle regole da rispettare: non correre, non urlare, usare con moderazione i giochi elettronici e andare a letto entro le 21.30.
Nella casa dovevamo rispettare le regole e aiutarci a vicenda, altrimenti non funzionava.
Alessandro, Davide, Stefano e Verena
Il 31 ottobre, appena arrivati a Trogen abbiamo incontrato una signora di nome Tamara, che ci ha accompagnato e spiegato le attività di tutta la settimana.
Prima di incontrare il gruppo dei ragazzi macedoni lei ci ha chiesto come potessero essere secondo noi. Noi eravamo convinti che loro fossero poveri, di pelle, occhi e capelli scuri. Pensavamo che avessero le treccine e che abitassero in capanne.
Prima di entrare nella stanza dove c’erano i ragazzi provenienti dalla Macedonia eravamo molto agitati. Quando poi siamo entrati ci siamo accorti che i macedoni non erano affatto come pensavamo noi. Loro sono come noi, con la pelle chiara, gli occhi scuri e chiari, ma soprattutto sono molto simpatici.
A noi è piaciuto molto l’incontro con i macedoni; è stata una giornata fantastica perché abbiamo conosciuto persone e culture diverse dalla nostra.
Jil, Michelle, Marta e Pamela
Noi e i ragazzi macedoni abbiamo varie differenze e cose in comune. All’inizio noi pensavamo che loro fossero diversi, invece abbiamo scoperto che sono come noi: non abitano in capanne ma in case come le nostre e non hanno gli occhi a mandorla ma occhi come i nostri.
Non abbiamo solo cose in comune, ci sono anche differenze: noi parliamo italiano, loro parlano macedone e albanese, noi siamo di religione prevalentemente cattolica e riformata, mentre loro sono ortodossi e musulmani.
Nonostante le differenze ci siamo trovati molto bene con i ragazzi macedoni.
Angelica, Arianna, Elisa e Giada
Ora vi raccontiamo i nostri ricordi sui momenti più belli della settimana trascorsa a Trogen.
È stato molto bello il primo incontro con i macedoni, perché sono simpatici e gentili. Abbiamo fatto dello sport assieme e ci hanno insegnato i numeri in macedone e in albanese.
Martedì pomeriggio abbiamo presentato la cultura poschiavina con un teatrino; è stato divertente interpretare i nostri ruoli e guardare la loro presentazione.
È stato molto bello anche mercoledì pomeriggio, quando siamo andati a San Gallo, perché abbiamo potuto fare shopping e abbiamo visto la città dall’alto.
Giovedì abbiamo creato una foto – story, una storia raccontata con delle fotografie; è stato divertente perché noi, con i nostri compagni macedoni, abbiamo inventato delle storie comiche.
Giovedì sera siamo andati a ballare nella discoteca del villaggio. Ci è piaciuto molto perché c’erano delle forti luci e molte nuove canzoni.
È stata una settimana fantastica!!!
Diogo, Enea, Fabrizio e Vera
Un grande insegnamento per la vita
Sicuramente una settimana diversa dalle altre, una settimana intensa che ha permesso sia a noi insegnanti che ai nostri allievi di vivere un’esperienza comunitaria.
Una settimana all’insegna del confronto continuo con l’altro attraverso la condivisione di momenti di vita extrascolastica con lo scopo di ampliare gli orizzonti culturali ed umani per cogliere nelle diversità i tratti di uguaglianza.
Un percorso ricco d’apprendimento, di relazioni affettive, di interscambi culturali e linguistici, di momenti di creatività, di socialità, di sport, di gioco… il tutto in un ambiente di eccezionale bellezza e avendo a disposizione personale e risorse per imparare insieme in un modo un po’ diverso. Una sfida che va vissuta per mettere in gioco i propri sentimenti, valorizzare le differenze per poi scoprire magari sogni e progetti comuni.
Le nostre giornate sono state scandite da appuntamenti ricchi di stimoli molto diversificati, preparati con professionalità, ai quali gli allievi e noi insegnanti abbiamo partecipato con molto interesse.
Abbiamo potuto osservare scolari pieni di motivazione, col sorriso sulle labbra, con voglia di fare, di intraprendere, di creare nuove amicizie e legami. Allievi con forza di vincere e superare quel pizzico di malinconia che magari essendo la prima volta lontano dalla famiglia può nascere, ma rafforzando lo spirito di gruppo si combatte. Si andava a letto stanchi ma contenti, volendo ancor fare la battaglia dei cuscini ma… non c’era più tempo.
Questa esperienza ci ha aiutato ad aprirci verso il nuovo, il diverso, a rispettare e apprezzare la cultura altrui e ad essere solidali. Dalla conoscenza e dal confronto nasce la consapevolezza.
Un semplice “GRAZIE” a tutti quelli che in questo progetto ci hanno sostenuto.