Benzinai svizzeri: l’illusione è durata poco

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Incremento del consumo di carburanti presso i distributori della Valposchiavo, ma non senza colpi di scena
Con il decreto legge “Salva Italia” del governo del Premier italiano Mario Monti si è verificato un aumento di auto con targa italiana ai distributori elvetici. Così anche nella Bassa Valposchiavo, ma è notizia di questi giorni che la situazione potrebbe di nuovo cambiare.

Da quanto si è appreso dalle interviste ai titolari, è proprio a partire dal 7 dicembre 2011, giorno dell’entrata in vigore della legge, che è aumentato il rifornimento alle pompe svizzere da parte dei consumatori provenienti dall’Italia. I benzinai più soddisfatti dicono che il consumo è accresciuto quasi del doppio rispetto al periodo precedente.

Oltre alla benzina verde, che è da parecchio tempo competitiva con il prezzo italiano, anche il gasolio contenuto nelle cisterne elvetiche ha iniziato a diminuire significativamente dato che, probabilmente, anche i possessori italiani di macchine con motore diesel hanno notato come questo tipo di carburante sia più conveniente in Svizzera.

Questa congiuntura dei prezzi favorevole ai distributori svizzeri è stata determinata dall’aumento in Italia della tassa sul carburante di 10 centesimi di Euro per la benzina e di 13 centesimi per il diesel, ma anche dalla fatidica decisione della Banca Nazionale Svizzera di tenere stabile il cambio tra Franco ed Euro (1 € = 1,20 CHF). Fattori concomitanti e vantaggiosi per i benzinai svizzeri di confine che hanno visto incrementare l’afflusso di utenti anche laddove una volta non c’era molta richiesta come nel settore del diesel.

Il giorno 20 gennaio 2012, da un confronto dei prezzi tra i distributori della Bassa Valposchiavo e della zona di Tirano è stata calcolata una differenza di prezzo che si aggira attorno ai 22-27 centesimi di Euro al litro per quanto riguarda la verde e 7-12 centesimi di Euro al litro per quanto concerne il gasolio.

Dei consumatori italiani da noi intervistati ci hanno confermato come sia più conveniente rifornirsi in Svizzera nonostante fossero in possesso della Carta sconto benzina da usufruire nel loro territorio.

Questa tessera, attualmente integrata nella Carta Servizi della Regione Lombardia, prevede delle diminuzioni sull’acquisto del carburante a seconda della fascia d’ammissione del Comune di residenza. Tirano, per esempio, rientra nella fascia A, poiché confinante con la Svizzera, e i suoi cittadini beneficiano di uno sconto di circa 18 centesimi al litro, mentre località che sono più distanti rientrano nella fascia B e possono approfittare di circa 10 centesimi al litro di sconto. Queste misure però non sono valse di fronte al sostanzioso divario con i prezzi elvetici.


“Azione = reazione”:  la regione Lombardia intende incrementare gli sconti

I gestori delle pompe svizzere sono ben felici di questa inaspettata evoluzione, al contrario dei distributori valtellinesi che hanno assistito ad un considerevole calo di vendita. Per ovviare a questo sviluppo dannoso per i benzinai lombardi, specie in questo periodo di crisi economica, la Regione Lombardia ha annunciato attraverso il suo presidente Roberto Formigoni di incrementare gli sconti poiché lo Stato italiano, continuando di questo passo, ci rimetterebbe ben 250 milioni di Euro. La legge, proposta dal consigliere regionale lombardo del Pd Alessandro Alfieri, prevede l’adattamento settimanale dello sconto in base al costo del carburante svizzero e questo si estende anche al gasolio.

Questa notizia, comparsa venerdì 20 gennaio, è accolta tristemente dai benzinai della Valposchiavo, in quanto vedono svanire un ottimo momento per le loro attività. Uno di loro ha dichiarato di essere felice dell’andamento positivo verificatosi nei mesi di dicembre-gennaio, ma non si è mai fatto grandi illusioni. E credo che queste parole rispecchino le sensazioni di ogni benzinaio che lavora in Valle.