Maltempo in Svizzera: frane, ma meno danni del previsto

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L’ondata di maltempo che ha colpito la Svizzera nelle scorse ore ha provocato smottamenti e disagi, in particolare in Vallese, dove si è staccata parte del ghiacciaio del Trift, e nei Grigioni, dove dei massi sono caduti sulla strada tra Andeer e Sufers. Nonostante le abbondanti precipitazioni, nessuna nuova frana ha invece raggiunto Bondo, in Val Bregaglia.

Le forze d’intervento stazionate nei pressi del villaggio – in stato d’allerta dal 23 agosto a causa della colata detritica staccatasi dal Pizzo Cengalo – “hanno trascorso una notte tranquilla”: non sono state registrate nuove frane, hanno indicato oggi le autorità comunali in una nota.

La strada del Maloja, riaperta alle ore 6.30, verrà chiusa durante la notte in località Spino per ragioni di sicurezza. Gli abitanti della zone evacuate hanno avuto temporaneo accesso alle loro case da mezzogiorno fino a sera.

Sempre nei Grigioni, la strada cantonale è bloccata da stamane tra Andeer e Sufers a causa di una frana staccatasi nella notte poco a monte di Andeer. Nessuno è rimasto ferito, ha reso noto la polizia cantonale, precisando che ci vorrà del tempo per liberare la carreggiata dai cinquanta metri cubi di materiale caduto. Domani pomeriggio le autorità competenti forniranno maggiori informazioni.

Crolla parte del ghiacciaio del Trift

Disagi anche in Vallese, dove nelle prime ore di stamane circa due terzi della lingua del ghiacciaio del Trift, sopra Saas-Grund (VS), sono crollati, senza però raggiungere, come si temeva, l’abitato. Le 220 persone sfollate da ieri hanno potuto tornare a casa. La strada cantonale è stata riaperta al traffico.

Bisognerà comunque attendere i prossimi giorni per levare completamente l’allerta, ha riferito Simon Bumann, portavoce dello stato maggiore regionale. Si è verificato lo scenario ideale, ha aggiunto: la massa di ghiaccio non è caduta di colpo ma con piccole frane successive.

Il ghiacciaio è sotto osservazione dall’ottobre del 2014, quando la stessa area era stata chiusa per tre settimane. Dall’inizio di questa settimana i movimenti si sono moltiplicati nella parte inferiore. Giovedì sera è stata attivata una sorveglianza radar.

Salvati alpinisti bloccati

Il maltempo ha sorpreso anche diversi alpinisti. Sette polacchi, bloccati sul Cervino, sono stati salvati nel corso della mattinata dal Soccorso alpino valdostano in collaborazione con Air Zermatt. Il miglioramento delle condizioni meteo ha permesso agli elicotteri di raggiungerli e di portarli in ospedale ad Aosta.

Cinque erano sulla Cresta del Leone: due di loro hanno subito problemi di ipotermia. Altri due scalatori, feriti dopo una caduta, si trovavano nelle vicinanze della capanna Cheminée e sono in serio stato di ipotermia.

Bloccato da due giorni sulla Dent d’Herens, vetta di 4171 metri al confine fra Svizzera e Italia, il noto alpinista e guida alpina francese Patrick Gabarrou è stato tratto in salvo stamane. Il Soccorso alpino valdostano è salito con l’elicottero verso le 7.30 sfruttando una schiarita e ha recuperato sia il 66enne che una sua cliente.


Ats