Il vallo rimarrà la principale misura di sicurezza

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Frane a Brusio: oltre al vallo un sistema di monitoraggio
Come sarà garantita la sicurezza degli abitanti di Brusio in futuro? E quanto sono costati i lavori di svuotamento del vallo? IL BERNINA ha sentito la Ferrovia retica.

Il vallo di protezione è stato svuotato, i binari sistemati, e il Trenino Rosso del Bernina da domenica scorsa è tornato a fischiare fra le case e i prati della Valposchiavo. La frana dello scorso 8 gennaio si fa sempre più ricordo. Ma quanto sono costati i lavori di ripristino? E come sarà garantita la sicurezza in futuro?

I lavori di svuotamento del vallo sono durati dal 22 gennaio al 15 febbraio.

 

“Il totale dei costi causati dalla frana ammonta a circa 1.5 milioni di franchi e verranno coperti dalla Ferrovia Retica”, ci dice Simon Rageth della stessa Ferrovia retica, che precisa: “Questi comprendono pure i costi per il bus sostitutivo”. Già, perché dallo scorso 8 gennaio fino a sabato 16 febbraio, dunque per più di un mese, la tratta ferroviaria fra Poschiavo e Tirano è rimasta interrotta.

Da domenica scorsa il treno ha ripreso a percorrere la tratta fra Poschiavo e Tirano.

 

Se da una parte il tempo mitiga il ricordo, dall’altra è bene gettare uno sguardo verso il futuro. Come sarà garantita la sicurezza dei brusiesi residenti nei pressi del viadotto? Ancora Rageth“Durante i lavori di svuotamento sono stati installati 40 specchi per il monitoraggio della parete rocciosa. Questo tipo di rilevamento, che prevede delle valutazioni ogni 30 minuti, proseguirà fino a inizio estate.” A partire da allora, se la situazione geologica si sarà stabilizzata, la frequenza del monitoraggio verrà ridotta. Di quanto però ancora non si sa e dipende dal parere degli esperti. La stessa Ferrovia retica ci tiene tuttavia a chiarire che la principale misura di protezione viene rappresentata dal vallo: “In occasione della frana dell’8 gennaio l’argine di sicurezza si è dimostrato del tutto efficace.”

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