Dopo aver lanciato nel 2017 un ciclo di appuntamenti sull’avvenire del servizio pubblico generale Coscienza Svizzera invita a fermarsi un momento e riflettere sulla radicalità del testo costituzionale proposto e sulle sue conseguenze.
Richiama come l’oggetto del voto sia, senza equivoci, lo smantellamento del servizio pubblico, abolendo la possibilità di riscuotere un canone e di ricevere sovvenzioni, sia per la SSR sia per i privati. In alternativa la Confederazione metterebbe all’asta le concessioni a nuovi attori – anche esterni – per un’offerta su basi puramente di mercato.
Un modello estremo dagli effetti boomerang: per la sovranità degli utenti, per i costi d’accesso ai programmi, per l’educazione e capacità civica del cittadino e la cultura del Paese; infine per l’occupazione e gli equilibri regionali e le minoranze linguistiche.
Distruggendo il servizio pubblico dei media radiotelevisivi e senza vere alternative, saboteremo quegli elementi fondamentali di Nazione plurilingue, frutto della nostra volontà di essere Svizzera.
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Segretariato CS