«Silenzio!», l’offerta valposchiavina che si ispira agli albori del turismo

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Il 25 gennaio scorso, a Berna si è tenuta una riunione del SAB (Gruppo svizzero per le regioni di montagna), in coordinamento con la FST (Federazione svizzera del turismo), a cui hanno partecipato studiosi e operatori di settore. A rappresentare la Valposchiavo vi era l’albergatore di Le Prese e presidente della nostra associazione «Il Bernina», Bruno Raselli, invitato a titolo personale a testimoniare di due progetti che stanno funzionando bene: la cucina “Bio” e le “Mountain Bike”. Egli ha poi parlato anche del pacchetto vacanza «Silenzio!», promosso da Valposchiavo Turismo già a partire dall’inverno 2015.

L’evento è stato riportato sulle pagine regionali della «Südostschweiz» del 26 gennaio da Jonas Schmid, che ha dato ampio spazio alle iniziative turistiche promosse in Valposchiavo. Il tema centrale attorno a cui si è discusso era quello del turismo nelle regioni di montagna, la crisi degli ultimi anni, eventuali potenziali e prospettive. Come spiega nelle battute iniziali del suo articolo Jonas Schmid, il messaggio su cui tutti i partner riunitisi a Berna sembrano essere concordi è che il turismo da solo non possa fungere da ancora di salvezza per le regioni di montagna; nello spazio alpino esso costituisce infatti solo un quinto della performance economica. E che per riuscire a risollevarsi dalla crisi degli ultimi anni sia quindi necessaria più che mai la cooperazione, anziché l’iniziativa individuale.

Sempre stando a quanto riportato nell’articolo in questione, l’albergatore di Le Prese ha mostrato come la cooperazione possa ottenere dei risultati solo se vi è anche un interesse generale e ad approfittarne siano tutti gli attori del settore. Egli ha parlato del progetto «100% Valposchiavo» come di un esempio virtuoso a cui molti operatori di svariati comparti dell’economia valligiana hanno voluto aderire grazie anche al tam-tam mediatico. Ed ha illustrato come la Valposchiavo sta esplorando nuove vie per attrarre i turisti durante la stagione invernale, che tradizionalmente è molto debole. Con il pacchetto vacanza «Silenzio!» si sta provando ad attirare i turisti stressati dei grandi centri urbani verso la tranquillità dei nostri paesaggi alpini e innevati. L’offerta, cui hanno aderito molti albergatori, include due pernottamenti in hotel, un’escursione con una guida locale e il pranzo nel rifugio di montagna. D’altronde, anche i primi turisti inglesi arrivati in Engadina, agli albori del turismo, cercavano soprattutto relax, sole e una natura incontaminata. A supportare la tesi che questo ragionamento sia valido anche oggi è stata l’analisi presentata dal professor Thomas Bausch dell’Università di Monaco di Baviera.

Raselli ravvisa poi nella cultura un ulteriore potenziale per attrarre più turisti in Valposchiavo. Come riportato da Jonas Schmid, egli ha sottolineato il fatto che il Comune di Poschiavo si sia dotato di una legge sulla cultura e investa circa CHF 80’000.- all’anno in questo settore strategico per il turismo. L’unica nota dolente menzionata dall’albergatore è stata invece quella relativa alla diminuzione di ospiti giornalieri provenienti dal “Trenino rosso” del Bernina. Una conseguenza – sembrerebbe – dovuta alla grande promozione messa in atto dalla Ferrovia Retica a favore di Tirano e i suoi dintorni. Ma Raselli è piuttosto ottimista anche a tale riguardo, e, senza svelarne i contenuti, ha accennato ad alcune idee che al momento sarebbero ancora in fase di discussione con l’impresa di trasporti su rotaia grigionese.


Achille Pola