Cercasi aiutanti per l’accoglienza ospiti, nonostante il coronavirus

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Il Museo poschiavino desidera mostrare un segnale positivo e aprire le sue porte anche
durante la stagione 2020, nonostante la difficile situazione attuale, presentando una
nuova mostra temporanea. Sussiste però un problema: a causa delle particolari
disposizioni sanitarie potrebbe mancare il necessario numero di collaboratori. Il Museo
cerca pertanto, per la stagione 2020, volontari disposti a mettersi a disposizione durante
gli orari di apertura.
La speranza di poter accogliere i turisti in Valposchiavo anche nel 2020 nonostante l’emergenza coronavirus è grande. La Valle offre tutto ciò che serve per trascorrere giorni di vacanza all’insegna della varietà garantendo al contempo il rispetto delle misure di sicurezza contro l’ulteriore diffusione del virus.

I preparativi continuano
Per questo motivo anche il Museo poschiavino si sta attivando per riaprire i battenti nonostante la difficile situazione, con l’intento di fornire un contributo alla ripresa della vita sociale ed economica della Valle e di offrire a residenti e turisti un’esperienza museale particolare. Anche per questo attualmente si sta lavorando intensamente alla preparazione della mostra temporanea dal titolo «Streghe! Storie di persecuzione in Valposchiavo».

Il Museo poschiavino dipende da collaboratori volontari che prestano servizio di sorveglianza e accoglienza durante gli orari di apertura (martedì, mercoledì, venerdì e domenica, dalle 14.00 alle 17.30). Si tratta di un gruppo formato da circa 40 persone, di cui molte in età da pensione. Attualmente non è ancora chiaro se nel 2020 ci saranno le condizioni per poter impiegare nei musei collaboratori di età superiore ai 65 anni. Se ciò non fosse possibile, il Museo poschiavino si atterrà alle disposizioni.

Mettetevi a disposizione!
Per poter accogliere i suoi ospiti, turisti ma anche residenti, il Museo poschiavino cerca persone con meno di 65 anni, pensiamo anche a giovani e studenti, disposte a darci una mano, per turni durante l’intera stagione, ma anche per singoli giorni di apertura nel periodo tra luglio e ottobre 2020.

I nuovi aiutanti, che saranno istruiti in merito allo svolgimento dei propri compiti, saranno ricompensati con un importo simbolico. Oltre all’italiano è richiesta in particolare la conoscenza del tedesco. Eventuali interessati (sotto i 65 anni, anche giovani e studenti) sono pregati di rivolgersi a Loreta Ferrari entro il 30 maggio 2020 (loreta.ferrari@bluewin.ch / telefono 081 844 0718).

Il comitato direttivo del Museo poschiavino è lieto di ingaggiare collaboratori disposti, in questo difficile momento di emergenza, a impegnarsi per contribuire a garantire, nonostante tutto, un’estate vivace dal punto di vista turistico.

Se ci saranno i necessari presupposti, il Museo poschiavino avvierà la stagione il 5 luglio 2020, tre settimane più tardi rispetto al previsto. Naturalmente saranno rispettate tutte le condizioni necessarie per consentire lo svolgimento in sicurezza dell’attività museale.

Il Museo poschiavino si mostra solidale
Nel Palazzo de Bassus-Mengotti, la sede principale del Museo poschiavino, è ospitata anche la Tessitura Valposchiavo, nell’ambito di un contratto d’affitto. Anche questa realtà artigianale risente degli effetti dell’emergenza coronavirus. Il comitato direttivo del Museo ha pertanto deciso di condonare alla Tessitura una parte sostanziale dei costi d’affitto per il 2020, anche ciò nell’intento di salvaguardare le attività turistiche ed economiche valligiane in quest’anno così difficile.


Museo poschiavino