La pandemia di Covid-19 ha inferto un duro colpo al settore alberghiero e ricettivo mondiale, tuttora le previsioni per la stagione estiva sono incerte, non solamente sullo sblocco delle frontiere, ma anche sulla voglia dei turisti di tornare a spostarsi e a pensare a viaggi e vacanze. In Valposchiavo, da qualche settimana, molti alberghi e strutture ricettive hanno riaperto i battenti e iniziato ad accogliere di nuovo gli ospiti presso le loro camere. Il Bernina ha lanciato una mini inchiesta rivolta agli albergatori, per parlare di ripartenza, previsioni e propositi per il futuro turistico che ci attende durante l’estate. Di seguito la seconda parte.
Prime impressioni dall’Hotel Ristorante Centrale di Poschiavo e dal Ristorante Pizzeria La Tana del Grillo
Abbiamo a lungo atteso e immaginato il momento di questa riapertura…
Finalmente, il 12 maggio scorso, l’Hotel Ristorante Centrale ha potuto ripartire, seguito, dopo pochi giorni, dalla Pizzeria La Tana del Grillo.
Percepiamo nei nostri clienti il desiderio di trascorrere di nuovo momenti conviviali, di vacanza e spensieratezza, complice anche la recente festività dell’Ascensione.
A livello alberghiero il riscontro è, per ora, indubbiamente positivo: riceviamo moltissime richieste e conferme di prenotazioni sia per il breve che per il medio periodo.
A livello ristorativo è evidente la forte volontà dei clienti di ricominciare ad uscire e la frequentazione è davvero ottima.
Per quanto riguarda la prevenzione sanitaria, abbiamo messo in atto tutto quanto previsto dalle attuali disposizioni in vigore, seguendo quanto indicato con particolare scrupolo. Siamo, infine, sempre molto attenti nel ricordare agli ospiti di mantenere tra loro la giusta distanza interpersonale.
Ora, a distanza di circa due settimane, rallegrati di aver potuto accogliere nuovamente i nostri cari clienti, ci sentiamo entusiasti di questa ripartenza.
Siamo molto soddisfatti per il riscontro positivo degli ospiti, sia da parte loro che da parte nostra avevamo un grande desiderio di incontrarci di nuovo, cosa che con molti è già avvenuta. Uno dei compiti delle strutture ricettive è, non dimentichiamocelo, creare sensazioni ed esperienze positive, garantire momenti di spensieratezza e condivisione: in questa fase riteniamo che dare la priorità a questi aspetti sia davvero fondamentale. I nostri ambienti risuonano nuovamente delle voci e delle risate dei clienti e non possiamo che esprimere ottimismo nei confronti della stagione alle porte.
Prime impressioni dall’Hotel La Romantica di Le Prese
L’albergo è stato aperto il 30 aprile, ottima a livello di presenze la prima settimana, meno la seconda. Per l’Ascensione siamo stati ben occupati e per la Pentecoste lo saremo anche senza mercato di Tirano. Purtroppo, ma si sapeva, durante la settimana abbiamo un occupazione media del 20%-40%.
Per l’emergenza sanitaria stiamo adottando tutte le misure: distanze minime, ridurre i posti a sedere, buffet a monoporzione sigillate singolarmente, ecc. In più di 20 giorni di lavoro con il Corona abbiamo imparato ad avere tanto buonsenso! L’ospite non vuole arrivare in una clinica, ma in una struttura ricettiva dove poter dimenticare la situazione attuale grazie agli accorgimenti presi che non impediscono un piacevole soggiorno (con tutto il rispetto per cliniche e ospedali che hanno svolto un eccellente lavoro per arginare la critica situazione).
Partendo dal presupposto che dal 20 di luglio al 10 di agosto, a livello di alberghi, saremo tutti pieni (Corona premettendo…) e fin qui non bisogna essere un guru del turismo per prevederlo, bisogna però fare attenzione, perché la stagione estiva conta 6 mesi e non 4 settimane. Quello che si perde a maggio/giugno e settembre/ottobre non si recupera in 4 settimane! Perciò bisogna sapersi gestire bene e aspettare che la situazione si normalizzi. L’importante è mantenere un alto profilo professionale e mantenere il coraggio del prezzo giusto! Chi comincia la stagione estiva facendo solamente marketing con prezzi al ribasso poiché ha paura della situazione fa autolesionismo! Questo è il punto che tutti devono capire, altrimenti in futuro che tariffe adotteremo verso l’ospite che sceglie la vacanza in Valposchiavo quando il Corona se ne sarà andato? Siamo una destinazione solamente a buon mercato oppure una destinazione con prodotti premium, storie autentiche con emozioni reali? L’ospite che fa vacanze in una destinazione turistica seria, sceglie l’albergo non per il prezzo basso ma per la maggior proposta messa sul piatto. Di logica, se non hai contenuti devi fare la guerra dei prezzi! Questo passaggio è deleterio per le finanze e non permette investimenti, come pure verso l’ospite risulta negativo poiché non mette a risalto le proprie capacità. La logica direbbe che sopravvive più a lungo chi ha più ciccia da mettere sul piatto! Bisogna darsi da fare…
A cura di Ivan Falcinella