Il Parlamento grigionese ha approvato oggi la legge cantonale d’emergenza riguardante il Covid-19. Quasi tutte le otto ordinanze sono state approvate senza voti contrari, con una sola eccezione.
Gli unici 18 voti contrari sono andati a favore dell’ordinanza d’emergenza relativa alle competenze straordinarie concesse ai comuni. Il gruppo parlamentare del PS ha evidenziato preoccupazioni di carattere politico-democratico.
Di cosa si tratta: il governo cantonale aveva autorizzato i comuni a indire delle votazioni in sostituzione delle assemblee comunali per gli affari che non potevano essere posticipati. La stessa concessione era stata estesa anche ai comuni patriziali, alle organizzazioni regionali e alle corporazioni comunali.
Il Consiglio ha preso atto dei vari crediti supplementari concessi per il Covid-19 che, secondo quanto comunicato dalla Commissione della gestione, ammontano complessivamente a 94 milioni di franchi. La quota maggiore, pari a 72 milioni, va attribuita al settore sanitario. La presidente del commissione Silvia Casutt ha affermato che i crediti supplementari sono il “cartellino del prezzo” delle ordinanze d’emergenza Covid-19.
Il governo, l’amministrazione e il servizio sanitario cantonale hanno ricevuto buoni voti per il loro lavoro durante il “lockdown”. Non è stata espressa alcuna critica fondamentale.