Suoni in Estate a Poschiavo con un pensiero speciale rivolto a Bergamo

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Con il concerto “1 genio X 5: l’Italia all’Opera”, mercoledì 8 luglio, alle ore 20.30 presso la chiesa di San Vittore Mauro a Poschiavo debutterà anche quest’anno Suoni in Estate, rassegna musicale transfrontaliera, che unisce Valposchiavo e Lombardia. Una presenza consolidata da ormai cinque anni nel panorama musicale e culturale dell’estate che, come ci ha spiegato il suo direttore artistico Alessandro Valoti, assume quest’anno un significato particolare.

Il primo appuntamento della rassegna, intitolato “1 genio X 5: l’Italia all’Opera” vedrà la presenza del Quintetto di Fiati “Orobie”. Da chi è formato?
Il Quintetto di Fiati “Orobie” è formato da Pierandrea Bonfadini (flauto), Marino Bedetti (oboe), Fabio Ghidotti (clarinetto), Oscar Locatelli (fagotto) e da me… Alessandro Valoti, al corno. Siamo cinque strumentisti lombardi, provenienti tre da Bergamo, uno Brescia e uno da Lecco che collaborano con numerosi enti lirici italiani (Teatro la Scala di Milano, Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai di Torino, Orchestra Mozart, Orchestra del Festival di Lucerna, Filarmonica del Festival Pianistico di Bergamo e Brescia) e insegnano in Conservatori e Istituti Pareggiati italiani (Bergamo e Bologna).

Dove sono previste le altre date di Suoni in Estate?
Per quanto riguarda i concerti in Svizzera, saremo a Poschiavo mercoledì 8 luglio 2020 (Chiesa San Vittore Mauro) – mercoledì 5 agosto 2020 (Chiesa Evangelica) – mercoledì 12 agosto 2020 (Chiesa San Vittore Mauro) e per finire domenica 23 agosto a Brusio presso la Chiesa evangelica.

L’emergenza sanitaria ha cambiato Suoni in Estate in questa edizione 2020? Se sì come?
Si, abbiamo rivoluzionato il programma, che prevedeva sette progetti uniti da un’ideale viaggio in Europa. I concerti con organico numeroso, come il nonetto di fiati e archi, sono stati annullati, e così i concerti previsti in luoghi piccoli, che non avrebbero permesso il distanziamento tra il pubblico. ll quintetto di Fiati “Orobie” sarà l’unico esecutore della rassegna, e proporrà i concerti previsti in cartellone prima della pandemia (Ravel, Mussorsky, Dvorak e i 5 operisti italiani Rossini, Bellini, Donizetti, Verdi e Puccini); in aggiunta, pensando ai bambini che in questi mesi hanno sofferto la solitudine altri concerti per arricchire l’offerta musicale, si è deciso di proporre la favola in musica “Pierino e il Lupo” di Sergej Prokofiev.

Ho saputo che quest’anno la rassegna sarà dedicata alle vittime del Coronavirus. Potrebbe spiegarci meglio di cosa si tratta?
La Rassegna è nata a Bergamo, precisamente in Valle Seriana, che è stata uno dei luoghi più colpiti dalla pandemia, con più di 3000 vittime; inoltre, in tutti i paesi ci sono state perdite umane per questo virus, e il dolore che ha lacerato ogni luogo è un dolore comune a tutti. Abbiamo perciò deciso di dedicare i concerti ai defunti di questo periodo, che non hanno avuto nemmeno un funerale, e in particolare a Giorgio Valoti, sindaco di Cene e padre del sottoscritto, deceduto a metà marzo; il brano di chiusura di ogni serata sarà il “Va’ pensiero” di Verdi, per raccogliersi insieme in memoria di queste persone.

Non è la prima volta che Suoni in Estate prevede una tappa nel Cantone dei Grigioni. Come mai avete deciso di tornare a Poschiavo?
Da cinque anni siamo ospiti del Comune di Poschiavo: ci siamo sempre sentiti accolti con grande cortesia e cordialità da chi ci ospita per i concerti; abbiamo instaurato con il pubblico una relazione non comune: tramite mail o il libro dei commenti abbiamo avuto tanti complimenti, ma anche consigli, richieste, idee per i progetti successivi, e vediamo che tante persone ci seguono in ogni concerto, anche da un anno all’altro. Siamo diventati come una grande famiglia, e qui in Valposchiavo ci sentiamo a casa: è d’obbligo tornare, quest’anno e in futuro!!


Maurizio Zucchi

Maurizio Zucchi
Collaboratore esterno