Sì alla revisione sulla caccia: concordi le Società Cacciatori in Valposchiavo

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Il prossimo 27 settembre, uno dei temi in votazione sarà la modifica della legge federale sulla caccia e la protezione dei mammiferi e degli uccelli selvatici, risalente al 1986 e mai modificata (in quegli anni non erano più presenti lupi sul territorio svizzero a differenza di oggi). La revisione proposta prevede, oltre alla creazione di una legge al passo coi tempi, di affidare ai Cantoni la regolamentazione preventiva degli effettivi di lupi in Svizzera, potere che attualmente è nelle mani della Confederazione. Contattati da Il Bernina, i presidenti delle società cacciatori valligiane, Alessandro Zala e Matteo Marchesi, si trovano concordi nel sostenere il Sì nella votazione di domenica.

Dopo la pausa, proprio questa settimana l’attività venatoria è di nuovo entrata nel vivo del suo svolgimento. Il clima caldo, ideale per una passeggiata in montagna, non è stato invece una manna per i cacciatori nella prima parte di caccia partita il 3 settembre. Infatti, come ci spiegano i due presidenti delle società cacciatori, soprattutto per quanto riguarda il cervo, le temperature eccessive hanno portato gli animali a restare fermi di giorno (in vallate più fresche e meno raggiungibili) e a muoversi di notte. Tutto questo non ha però compromesso il buon esito della prima parte di stagione, che ha fatto registrare molti abbattimenti e una buonissima caccia per i gruppi fino ad ora.

Proprio in questo contesto venatorio arriva, domenica 27 settembre, il momento di recarsi alle urne per approvare o meno una revisione sulla legge federale della caccia. Zala e Marchesi sono concordi nel sostenere l’approvazione di questa revisione. “La legge sulla caccia riveduta non rende più semplici gli abbattimenti di animali protetti, – ci spiega Matteo Marchesi, presidente della Società Cacciatori Poschiavo – gli interventi rimangono limitati allo stambecco e al lupo. Questo mi sembra un buon punto di partenza per questa revisione, che insieme alla tutela per l’animale si ripropone di tutelare anche le attività dell’uomo nel caso in cui i numeri diventino eccessivi”.

“Sicuramente è sensato votare a favore di questa legge, – concorda Alessandro Zala, presidente della Società Cacciatori Brusio – nonostante in ogni cosa ci siano i pro e i contro; approvarla è un gesto lungimirante per il futuro. Creare una regolamentazione a livello regionale o cantonale più specifica e dettagliata non può che migliorare il settore, anche per quanto riguarda le situazioni con le quali ci confronteremo con l’evolversi della diffusione di determinate specie”.

“Trovo molto più sensato rispetto ad ora, – conclude Marchesi – che la gestione del lupo sia affidata al Cantone e non alla Confederazione, non per una questione di sfiducia, ma per un fatto di maggior conoscenza e controllo del territorio”.


Ivan Falcinella

Ivan Falcinella
Membro della redazione