Vacanze in «Balconaia»

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1963

È arrivata l’estate, e con lei una naturale voglia di vacanze. Naturale per noi, oggi, ma sicuramente non è stato sempre così, basterebbe chiedere ai nostri vecchi…
È un lusso del benessere la vacanza, e ce n’è per tutti i gusti. Quasi da dire: dimmi che vacanze fai e ti dirò chi sei!!
Qualche giorno fa, alla radio, raccontavano di un modo nuovo di far vacanza, o piuttosto di proporre vacanze, poiché si tratta in effetti di una “pensata” figlia di un’indagine di mercato e volta essenzialmente ad attirare turisti convinti di trascorrere così vacanze originali. Le chiamano vacanze esperienziali!
Vale a dire uno si annuncia per il tal pacchetto e trova tutto organizzato, dal viaggio, al cibo, alla visita esperienziale alle cave di marmo, con probabile stage al laboratorio di scultura piuttosto che kit con piccozza e casco per provare l’ebbrezza della fatica a fianco del minatore, un altro sceglierà magari di partecipare al censimento delle mante nell’Oceano Indiano, piuttosto che alla raccolta di pomodori nell’azienda agricola!

Vacanza è un termine che deriva dal latino “vacare”, che significa “essere vuoto” e cioè essere libero. Far vacanza di per sé vorrebbe essere un invito a scaricarci, a vuotarci di tutti i pesi che ci siamo accollati, per ricreare spazio.
Il “trend” della vacanza esperienziale (mi stressa già solo il nome!) è per finire solo un’astuzia commerciale, al fine di crearci un bisogno, e probabilmente finiremo per cascarci un po’ tutti!
Ma intanto trovo invece arricchenti le tante proposte culturali e ricreative che, un po’ ovunque, Enti Turistici e associazioni varie organizzano in estate per intrattenere turisti e indigeni. Indigeni, appunto! Prendiamo l’esempio di Poschiavo: sono tante in questa stagione le manifestazioni particolari e di qualità. Ad approfittarne non è solo il turista, ma anche la popolazione locale, e si ha addirittura l’impressione che i turisti siano i primi ad esser contenti di trovarsi immersi tra la gente del posto! Questo modo di proporsi è un buon esempio di offerta turistica e dimostra come non ha senso svendersi solo in nome del soldo per attirare turisti. L’attrazione puramente folcloristica manca di verità. E forse la vacanza esperienziale è anche una risposta all’essersi venduti troppo al turista proponendo immagini da cartolina.

Mi ha intenerito la battuta di una giovane ragazza piena di vita: le sue vacanze le avrebbe trascorse in “Balconaia”! A costo zero! Però!

Godetevi dunque questa estate appena cominciata, anche se non partite per nessun dove.
La Valposchiavo propone tante manifestazioni interessanti che favoriranno incontri, chiacchiere, scambi e momenti di evasione!
E magari proviamo un po’ anche noi a “vacare” in Balconaia!

Buona estate!


Serena Bonetti

3 COMMENTI

  1. Ben detto Serena Bonetti ! Comunque avrei scritto come titolo: VACANZE IN “BALCONIA” !
    Da parte mia, siccome non ho il lusso di avere un balcone, vivo da anni sul monte sopra Poschiavo. Davanti stà una bella piazzetta erbosa con un tavolo ed una panca in pietra indigena, un grill a legna ed una piacevole fontana alimentata da una sorgente d’acqua soprastante!
    Il tutto con una magnifica vista sul Sassalbo ed a sud il Lago di Poschiavo! Quasi come in Norvegia – mancano solo i Fjord per tuffarsi in mezzo alle trote! Salve a tutti da Plata.