La Regione in Giunta, Jochum: “Andiamo avanti con questa positività”

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Da sx: Francesco Vassella e Arturo Plozza

Come preannunciato, dopo un sopralluogo da parte dei consiglieri presso il nuovo campo ai Cortini, si è tenuta, lunedì 25 ottobre, la settima seduta di Giunta del 2021 del comune di Poschiavo. E’ stato tempo di resoconti e informazioni, come quella relativa all’operato della Regione Bernina per la quale hanno preso la parola il presidente Arturo Plozza e il responsabile di Direzione e Ufficio per lo sviluppo regionale, Francesco Vassella.

Come spiegato dal presidente di Giunta Fulvio Betti, la Regione Bernina è un ente di diritto pubblico cantonale con personalità giuridica propria. L’organo principale, oltre agli abitanti della Valposchiavo aventi diritto di voto, è la conferenza dei sindaci. Essa è composta dal Presidente del comune di Brusio, dal podestà di Poschiavo e, per ciascun Comune, da un ulteriore membro del Consiglio comunale.

In virtù del diritto cantonale (i Comuni possono attribuire ulteriori compiti alla Regione) essa, attualmente, svolge i seguenti compiti: lo sviluppo del territorio (pianificazione direttrice cantonale); la protezione dei minori e degli adulti (curatela professionale); lo stato civile; l’esecuzione e fallimenti; l’amministrazione degli archivi di Circolo. Proprio in questo contesto, con l’obiettivo di migliorare la comunicazione e lo scambio d’informazioni tra Comuni e Regione, la Giunta è stata informata in merito ai progetti terminati, in corso e in cantiere.

Arturo Plozza, presidente della Regione, parlando della presentazione (che verrà fatta in forma medesima anche nel comune di Brusio) ha parlato di un’immagine su cos’è l’ente in questo momento, un atto che rappresenta un dovere e un’opportunità per spiegare alla gente cosa si fa. Per quest’anno, ha specificato Francesco Vassella, ci si è soffermati sulla struttura e l’organizzazione.

In merito all’ufficio Direzione e segretariato (che ha i seguenti compiti: sviluppo del territorio, amministrazione degli archivi di circolo e dell’archivio regionale, collaborazione nelle elezioni del Gran Consiglio cantonale, elaborazione dei progetti preliminari per il deposito di materiali inerti, commissione Traffico Pubblico, commissione Traffico Privato, organizzazione ed elaborazione delle sedute della CoSi, gestione della contabilità, gestione del personale, comunicazione), esso – è stato spiegato – si pone tre obiettivi principali per il 2022: rifare il sito internet e rivedere la comunicazione esterna, aggiornare i contratti e i mansionari dei collaboratori e concludere i lavori di riordino negli archivi.

Per quanto riguarda l’Ufficio stato civile, che si occupa di svariati tipi di registri (nascite, decessi, matrimoni, unioni domestiche registrate e dei riconoscimenti), della celebrazione dei matrimoni, della gestione delle banche dati, del rilascio degli estratti dal registro delle famiglie, delle nascite, delle morti, dei matrimoni e dei riconoscimenti, l’obiettivo dichiarato per il 2022 è quello della “riduzione delle ore supplementari e dei giorni di vacanza di Simona Lanfranchi secondo le indicazioni del regolamento”.

In merito all’Ufficio esecuzioni e fallimenti (i cui compiti sono: l’applicazione della Legge federale sull’esecuzione e sul fallimento, la notifica dei precetti esecutivi, l’effettuazione di pignoramenti, l’erezione d’inventari, l’esecuzione di sequestri, le vendite a pubblico incanto) l’obiettivo per il 2022 è quello di completare l’introduzione di Manuel Auguadri quale Ufficiale dell’Ufficio esecuzioni e fallimenti.

Per quanto riguarda l’Ufficio curatela professionale, i cui compiti riguardano la gestione dei mandati istituiti dall’Autorità di protezione dei minori e degli adulti APMA (tipi di curatela: amministrazione di sostegno, che non limita l’esercizio dei diritti civili, curatela di rappresentanza, con limitazioni e restrizioni all’esercizio dei diritti civili per quanto concerne l’amministrazione dei beni, curatela di cooperazione, con limitazione per legge dell’esercizio dei diritti civili relativo agli atti per i quali è necessario il consenso del curatore, curatela generale, con privazione dell’esercizio dei diritti civili), gli obiettivi per il 2022 sono la digitalizzazione dei casi secondo lo standard cantonale e la valutazione del futuro della Curatela professionale in Valposchiavo in collaborazione con il Servizio sociale Bernina.

In merito all’Ufficio per lo sviluppo regionale (i cui compiti sono: sostegno dei progetti che mirano a valorizzare potenziali economici e di conseguenza a incrementare in maniera sostenibile la concorrenzialità della regione, a creare posti di lavoro e a produrre valore aggiunto; attuazione della «Nuova politica regionale della Confederazione e del Cantone dei Grigioni (NPR)»; promozione, gestione e accompagnamento di progetti di sviluppo regionale; coordinamento con le attività di altri attori locali; commissione dei Marchi) gli obiettivi per il 2022 sono sviluppare, in collaborazione con gli attori dell’agricoltura, dell’economia, del turismo, delle formazione e della politica vallerana, una strategia regionale di sviluppo della piazza economica.

Vassella ha, infine, elencato i punti di forza della Regione: la struttura snella, la vicinanza ai due comuni, non solo geografica, e il fatto di avere un territorio definito con una storia e una cultura comune, una caratteristica tipica della nostra regione difficilmente riscontrabile in altre. Per quanto riguarda le opportunità, esse possono essere riassunte nella complementarietà e nella collaborazione con i due Comuni (“la Regione non è in concorrenza con essi”) e la vicinanza al Cantone.
Il punto di debolezza principale – è stato spiegato – riguarda prevalentemente le piccole dimensioni della regione stessa, mentre le attuali minacce alla sua esistenza e alla messa in pratica delle sue funzioni sono uno sviluppo negativo della popolazione con una conseguente diminuzione di richiesta dei servizi. Vassella ha concluso il proprio intervento con la propria visione dell’ente, un concetto che è servito anche come motivazione per la presa in carico del ruolo: “La Regione Bernina è un terreno fertile per le collaborazioni intercomunali e un’opportunità per lo sviluppo della Valposchiavo. Sta ai comuni capire come sviluppare questa opportunità”.

Fabio Zanetti (PLD), dopo aver ringraziato gli intervenuti, ha posto l’accento sul problema dello spopolamento (che è stato oggetto anche di un postulato degli stessi Liberali), evidenziando un atto “deplorevole” da parte degli organi cantonali che hanno spostato la sede del nuovo ingegnere forestale a Zuoz: “Spostare i posti di lavoro – ha affermato Zanetti – impoverisce la nostra economia e aumenta il bisogno di perequazione finanziaria; noi, invece, vogliamo andare avanti con i nostri mezzi”. Su questo punto è intervenuto anche il podestà di Poschiavo Giovanni Jochum, informando che i due comuni, a inizio marzo, hanno denunciato questa situazione attraverso una lettera spedita al presidente del governo e per la quale non hanno ricevuto alcuna risposta. Arturo Plozza ha ribadito il concetto, spiegando che, purtroppo, lo spostamento dei posti di lavoro potrebbe riguardare anche grandi imprese, come per esempio Repower. Un’altra tematica simile – ha poi aggiunto – interessa anche la questione linguistica per la quale la situazione, negli anni, non migliorata, ma anzi peggiora; la nostra possibilità – ha concluso – è rivendicare di continuo, anche come Regione, anche se i mezzi e la nostra forza sono relativamente piccoli.

Daniele Compagnoni (Poschiavo Viva), dopo essersi unito ai ringraziamenti, ha chiesto se il compenso del 40% assunto dalla direzione sia realmente adeguato alla mole di lavoro presentata. Arturo Plozza, spiegando di aver adottato una strategia prudente, “passo dopo passo”, ha evidenziato che, probabilmente, in futuro sarà auspicabile un aumento della percentuale.

Un’altra preoccupazione sollevata da Fabio Zanetti e condivisa dai presenti riguarda poi la presenza, in Regione, di tanti specialisti difficilmente sostituibili. Il podestà ha poi specificato, che, “purtroppo, Cantone e Uffici federali continuano ad alzare l’asticella per l’assunzione di questi incarichi […]; per esempio, se uno va via e deve essere sostituito, sarà molto difficile trovare qualcuno che ha già i requisiti necessari”.
Un’altra domanda giunta da Zanetti ha poi riguardato le eventuali nuove collaborazioni condivise con i due comuni. Arturo Plozza ha specificato che, “al momento, non c’è niente di concreto”; tuttavia, le cooperazioni tra le due amministrazioni sono molte salde e importanti. In futuro, ha spiegato il presidente della Regione, si potrebbe riproporre la gestione condivisa dei rifiuti; per quanto riguarda i pompieri, seppure al momento non è prevista un’unione, è già in essere una collaborazione, come per esempio il recente acquisto, in comune, di un mezzo; anche la depurazione delle acque – ha poi aggiunto – potrebbe essere oggetto di una collaborazione futura. A chiudere l’argomento è poi intervenuto il podestà Giovanni Jochum: “Andiamo avanti con questa positività, passo dopo passo”.


Marco Travaglia

Marco Travaglia
Caporedattore e membro della Direzione

2 COMMENTI

  1. Noto con preoccupazione che se da una parte un vento di positività ha invaso la valle in particolare nel settore turistico e in quello dei progetti innovativi, dall’altra stiamo ahimè sempre ancora combattendo contro lo spopolamento e la perdita di posti di lavoro qualificati sul territorio. Se poi è addirittura il Cantone a contribuire a questa situazione la questione diventa a dir poco scandalosa. Lo zuccherino del Centro Regionale in via da Spultri, dove sono stati sfrattati gli inquilini e se ho ben capito non verranno creati posti di lavoro supplementari, sa di beffa se in seguito quasi di nascosto vengono dislocati altri importanti impieghi cantonali!

    Io spero un giorno di vedere effetti concreti di quella positività che accennavo all’inizio non solo sul numero di turisti in aumento, che ovviamente fa piacere, ma anche direttamente su noi abitanti che pur vivendo in un “paradiso” come lo definisce qualcuno, siamo perennemente confrontati con i problemi di una regione periferica !

  2. Nell’articolo si accenna al postulato PLD inoltrato nel dicembre 2020 in entrambi i Comuni e intitolato: ” Mettiamo le basi oggi per la Valposchiavo di domani”. Pone l’accento sul problema dello spopolamento e del ritorno dei giovani in Valle dopo la formazione. Vista la rilevanza dell’argomento mi chiedo a che punto sia lo studio affidato alla Regione Bernina.
    Per quel che riguarda i posti di lavoro sentiamo e leggiamo continue promesse sulla possibile creazione di posti di lavoro nelle regioni periferiche, grazie specialmente alla digitalizzazione. La realtà invece è diversa e il Cantone ci vuol rifilare uno schiaffo sonoro spostando il posto “storico” dell’Ingegnere Forestale Cantonale da Poschiavo a Zuoz. Posso azzardare a dire che questa decisione è molto discutibile o devo essere bravino e dire solo che mi dispiace? Voi lettori del Bernina cosa ne pensate? Si può rinunciare a un posto di lavoro Cantonale in Valle a cuor leggero?
    Io sono dell’opinione che gli eventi naturali come frane o alluvioni ci colpiscono in modo improvviso e l’ingegnere forestale responsabile dovrebbe intervenire in tempi brevi essendo le prime decisioni importantissime. Se succedesse un evento naturale molto grave, come fu per esempio l’alluvione dell’87, potrebbero essere bloccate tutte le vie di comunicazione e magari esserci nebbia e dunque non potrebbe volare nemmeno l’elicottero!