Dal 12 gennaio sono cambiate, per disposizione del Consiglio Federale, le durate della quarantena breve, con l’introduzione di uno stop di soli cinque giorni. Tuttavia, con il grande aumento dei contagi, ci sono alcuni settori che rischiano di finire sotto pressione. Oltre a quello del turismo e della ristorazione (diverse notizie che ci arrivano parlano di locali in difficoltà per la mancanza di personale positivo o in quarantena), qualche difficoltà si registra anche nel campo dei trasporti e dello sport.
Per quanto riguarda la Ferrovia Retica, abbiamo chiesto a Paolo Sterli a che punto ci troviamo.
“Per il momento – commenta – riusciamo ancora a coprire tutti i servizi come Ferrovia, nonostante manchi un certo numero di dipendenti, ma naturalmente tutto dipende da come si evolverà la situazione nel futuro prossimo. Se, infatti, dovessero aumentare ancora i casi tra il personale, potremmo entrare in una fase critica. Noi, al momento, continuiamo con il concetto di trasporto pubblico sicuro secondo le normative vigenti. Le frequenze, inutile nasconderlo, restano piuttosto basse. Avevamo avuto dei buoni segnali nel periodo natalizio, ma con questa nuova variante siamo tornati un po’ indietro.”
Sempre a livello di trasporto, abbiamo chiesto anche a Gianluca Balzarolo, che gestisce il servizio degli Autopostali in Valposchiavo.
“Devo dire che non abbiamo al momento alcun dipendente positivo – afferma con soddisfazione – e pertanto non c’è un impatto particolare. Tutto il nostro personale possiede comunque il 2G e diversi hanno già avuto anche la somministrazione della dose booster. Se dovesse, a questo punto, succedere a qualcuno di essere contagiato, incrociamo le dita, credo ci darebbe una mano anche la durata inferiore delle quarantene. A livello di rispetto delle regole sui mezzi, ci sembra che in genere ci sia. Certo, si va anche in questo caso un po’ a ondate: quando scendono i casi e scende la pressione diminuisce anche l’attenzione alle regole, che ora vediamo risalire con questo momento di più alti contagi. Ci può essere lo studente, per così dire, anarchico che si rifiuta di mettere la mascherina, ma non fa testo”.
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Infine, Tiziano Crameri, direttore sportivo dell’Hockey Club Poschiavo, ci parla della situazione particolare che sta vivendo il gruppo sportivo. “Come squadra di hockey – afferma – siamo stati costretti ad annullare un paio di partite il prossimo fine settimana perché, dopo aver riscontrato un caso positivo, abbiamo chiesto a tutti di fare un tampone e abbiamo trovato tra di noi diversi positivi. Avevamo il numero sufficiente di giocatori da mandare in campo, ma abbiamo preferito la prudenza. Del resto, anche una delle squadre contro le quali dovevamo giocare si trovava nella stessa nostra situazione, se non peggiore. Siamo fiduciosi che nel giro di una settimana, anche grazie alla quarantena breve, la situazione rientri e che si possa ricominciare al più presto ad allenarci e a giocare. Abbiamo tre partite arretrate da recuperare (una doveva essere giocata proprio questo fine settimana) e mi auguro che al più presto possiamo rimetterci in pari”.