Brusio: Assemblea comunale senza grandi scossoni

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L’Assemblea comunale ordinaria, tenutasi ieri pomeriggio presso le palestre delle scuole di Brusio, si è conclusa senza particolari note di rilievo. Nella prima riunione del Legislativo popolare – la seconda si terrà a fine anno – sono state approvate la revisione parziale del Regolamento per il Corpo pompieri, la nuova Legge sull’acquisizione dell’attinenza, il rendiconto finanziario (consuntivo) 2017, la fissazione delle tariffe dell’energia elettrica per il 2019, nonché la vendita del materiale in esubero in dotazione all’Azienda elettrica comunale.

I 37 cittadini di Brusio presenti all’adunanza sono stati accolti con una piccola novità: la carta di legittimazione per l’alzata di mano, che serve ad identificare tutti gli aventi diritto al voto. Questa novità è conseguente ad un recente cambiamento della legge superiore (cantonale), che prevede l’ammissione di tutte le persone all’Assemblea, e quindi anche di quelle non aventi diritto di voto.

Le modifiche principali al “Regolamento per il Corpo pompieri del Comune di Brusio” riguardavano l’estensione dell’età di servizio (che in caso di penuria di milizie può essere applicata dal Consiglio comunale) dai 18 ai 62 anni compiuti, mentre prima l’inizio era posto a 16 anni (art. 11), la nomina di due vicecomandanti oltre a un comandante (art. 15, 17, 21), la durata della Commissione del fuoco, che in conformità all’attuale legislatura passa da 3 a 4 anni (art. 16), e la menzione degli stupefacenti fra le sostanze vietate durante le esercitazioni, i corsi e gli interventi (art. 29). Il regolamento, che è stato approvato dall’Assemblea, entrerà in vigore il 1° gennaio 2019.

È invece stata redatta ex novo la “Legge sull’acquisizione dell’attinenza del Comune di Brusio”, data la vetustà del “Regolamento per l’acquisto della cittadinanza nel Comune di Brusio”, risalente al 1901. Una breve discussione è sorta sull’uso del sostantivo “attinenza” nella legge, mentre in quelle cantonali e federali si parla di “cittadinanza”. L’uso diverso del termine non è però una mera questione linguistica, ma ha anche un valore giuridico, in quanto il diritto superiore concede ai cittadini svizzeri che il comune di residenza non debba per forza coincidere con quello di attinenza. La nuova legge, che entrerà in vigore da subito, è pure stata accettata dall’Assemblea.

Prima di passare in rassegna il consuntivo 2017, il sindaco Arturo Plozza ha indicato alcuni dati significativi relativi al Comune di Brusio nell’anno preso in esame: 1’134 abitanti, tasso fiscale all’85%, assenza dell’imposta sui trapassi immobiliari, nonché di quella fondiaria, capacità finanziaria (RP index) al 107,3%, grado di autofinanziamento al 250,41% e debito netto pro abitante a franchi 1’471.- , in calo rispetto agli ultimi anni. Un aspetto, quest’ultimo, che è stato evidenziato in modo positivo anche dalla Commissione di gestione nel suo rapporto di revisione. Il cassiere Davide Vassella ha inoltre parlato di un avanzo totale pari a franchi 30’761,38 nella gestione corrente, nonostante una somma rilevante di accantonamenti per lavori previsti presso i vari consorzi d’acqua potabile.

L’ex presidente comunale Pietro Cathieni ha chiesto lumi all’amministrazione sull’aumento della cifra totale della gestione corrente, che rispetto al 2012 sarebbe passata da circa 7,5 a circa 9,8 mio di franchi. Una prima risposta è giunta dal cassiere, che ha indicato quale principale causa d’aumento, nel 2017, ammortamenti per circa 1,6 mio di franchi (nel 2012 erano solo 0,4 mio); mentre una seconda risposta è giunta dal membro della Commissione di gestione, Dario Cao, il quale ha chiarito che, fino al 2012, nella gestione corrente non figuravano le spese di utilizzo della rete, come preteso dall’Elcom a partire dal 2013: ciò incide sulla cifra di gestione corrente con un aumento di circa 1 mio di franchi rispetto al passato.

L’Assemblea ha quindi accettato il consuntivo 2017 ed è passata all’approvazione della fissazione delle tariffe sull’energia elettrica per il 2019, che rimangono sostanzialmente invariate rispetto all’anno corrente, tranne una diminuzione di CHF 0,01 per la categoria C-industria e un aumento di retribuzione agli impianti fotovoltaici (che immettono corrente nella rete) pari a CHF 0,01. Una novità che entrerà in vigore nel 2019, e che riguarda solo la categoria C-industria, è l’introduzione di una tassa supplementare sull’energia reattiva pari a CHF 0,05; si tratta di una tassa relativa al consumo di energia di punta durante l’avvio di impianti di una certa potenza.

L’Assemblea ha approvato poi anche la vendita di materiale in esubero attualmente in dotazione all’Azienda elettrica comunale. Il materiale è stato inventariato con prezzo a nuovo dalla ditta “Gaudenz Electric” di Pontresina per un totale di CHF 470’000.- e l’amministrazione ha in seguito richiesto un’offerta d’acquisto a Repower, su cui è stato trovato un accordo pari alla somma di CHF 340’000.- (valore commerciale). Il sindaco ha ribadito che il materiale, in parte già finito nei rifiuti durante l’inventario, è di gran lunga sovradimensionato alle necessità del comune, e che rimanendo inutilizzato continuerebbe a perdere valore.

Il membro della Commissione di gestione, Giorgio Cagnoni, ha suggerito all’amministrazione comunale di vendere il materiale come comune politico e non come azienda comunale, risparmiando quindi sulla quota I.V.A. Dal pubblico è stato sollevato l’interrogativo sul rischio che Repower – ora che sta puntando molto sui servizi a terzi – possa fare ripagare al Comune questa cifra con gli interessi; un altro cittadino ha chiesto come è potuto avvenire l’acquisto di tale materiale senza esservene la necessità, mentre un terzo ha domandato come mai è stata richiesta una sola offerta a Repower senza alcuna possibilità di confronto.

Il sindaco ha risposto che purtroppo il materiale si è accumulato durante molti anni a causa di una visione poco oculata anche da parte dell’amministrazione, ma non è pensabile, oggi, di lasciare ulteriormente deprezzare il materiale pensando di utilizzarlo in futuro, e che l’offerta unica a Repower vuole suggellare il forte legame e la buona collaborazione che essa garantisce al comune. “Tuttavia – ha ribadito il primo cittadino – al Comune di Brusio è concesso il diritto di rescindere dal mandato di prestazione con Repower, che viene rinnovato di anno in anno”.

Al punto varia, il sindaco ha poi innanzitutto informato l’assemblea che venerdì 5 ottobre 2018 si terrà una serata informativa sul futuro dell’ufficio postale di Brusio assieme a dirigenti della stessa azienda. Inoltre, egli ha comunicato che i lavori della nuova pianificazione locale si trovano in una fase preliminare e procederanno con l’ausilio della ditta “STW AG für Raumplanung” di Coira. Quando essi approderanno ad una fase cruciale, i diretti interessati verranno avvisati e le pubblicazioni ufficiali saranno esposte.

Chi scrive ha poi rivolto una domanda all’amministrazione sull’eventualità di mettere in votazione, o perlomeno di discutere in seno al Consiglio comunale, la pubblicazione dei protocolli delle sedute di Consiglio comunale (o almeno quanto di essi non leda la sfera privata dei cittadini) sul sito internet del Comune, analogamente a quanto già avviene a Poschiavo per le sedute di Giunta. Gli ha risposto il cancelliere esprimendo il concetto che il Consiglio comunale di Brusio è un organo esecutivo, e che quindi non è tenuto a fornire pubblicamente i contenuti integrali delle sedute ai cittadini, i quali sono informati regolarmente tramite un comunicato riassuntivo pubblicato sugli organi ufficiali. D’altro canto al cittadino è concessa anche la possibilità di un’informazione più dettagliata presso gli sportelli dell’amministrazione. Al cancelliere ha fatto eco il sindaco, che tuttavia ha proposto di discuterne in seno al Consiglio comunale, anche se a suo modo di vedere non vi sarebbe alcuna necessità di cambiare un sistema d’informazione che tutto sommato ha sempre funzionato bene.

Un’ultima domanda giunta dal pubblico riguardava chiarimenti sulla situazione di stallo creatasi nei cantieri lungo la strada cantonale a Campocologno, che sarebbero dovuti ricominciare nella primavera di quest’anno. A rispondere ci ha pensato il forestale e tecnico comunale, Franco Crameri, il quale ha informato l’assemblea che i ritardi nei lavori sono dovuti ad un ricorso nei confronti del Cantone in merito all’assegnazione dell’appalto. Egli ha anche precisato che è molto difficile prevedere quando saranno emesse le sentenze definitive e se i lavori potranno ancora iniziare nel prossimo autunno.


Achille Pola