Sale l’adrenalina, la caccia è alle porte

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Le sere si son fatte fresche in Valposchiavo e la luce, la meravigliosa luce della nostra valle dà il meglio di se con lo spegnersi delle giornate, lasciando illuminata la cime delle montagne, come a darci un saluto. Montagne che, tra non molto, brulicheranno di cacciatori innamorati di questa natura unica e fedeli, ogni anno, all’appuntamento del  1° settembre: l’inizio della caccia. A questo proposito Il Bernina ha scambiato quattro chiacchiere con un cacciatore della Valposchiavo: Cristian Raselli.

 

Cristian, cosa significa per te il periodo di caccia?
Significa prendermi un po’ di tempo per godermi le nostre montagne, per staccare completamente e per coltivare una passione che è condivisa con i molti altri cacciatori. Sì, è un periodo di condivisione. Io passo una settimana con mio padre.

Come sei diventato cacciatore?
Cacciatore non so come lo si diventa. È una cosa che ha sempre fatto parte della mia infanzia, prima mio nonno e poi mio padre… ci cresci con la caccia e ti appassioni senza rendertene conto.

La tua passione è condivisa dalla tua famiglia?
Mia moglie è cresciuta anche lei in una famiglia di cacciatori e quindi sa cosa provo e mi capisce. Dei bambini, il più grande di 7 anni mi chiede spesso della caccia e si interessa. Chissà se diventerà cacciatore a sua volta… vedremo!

Il primo ricordo che hai della caccia?
L’emozione della sera prima di iniziare, quando i cacciatori della famiglia si riunivano a discutere il piano per il giorno dopo. Poi ho ancora l’immagine in testa della prima volta che assistetti all’abbattimento di un cervo da parte di mio padre, un bel cervo.

Rituali e portafortuna ne hai?
No, nulla. Non sono superstizioso [ride].

Un pronostico della tua prossima stagione di caccia?
Pronostici non ne faccio… anche se ti ho appena detto di non essere scaramantico! Comunque mi reputo un cacciatore di medio successo, quindi qualche preda mi auguro di prenderla!

Da cacciatore e da medico che messaggio vuoi dare ai cacciatori?
Come cacciatore auguro a tutti una stagione di belle giornate e di tante prede. Come medico invito i cacciatori a fare attenzione a non farsi male e a godersi al massimo questa loro passione, che senz’altro fa bene!
Buona caccia!


A cura di Elisa Bontognali