Lettere dalla Svizzera alla Valposchiavo, saranno le case il tema della seconda edizione

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©Alessandro Belluscio

Questa mattina, presso Casa Besta a Brusio, si è tenuta la presentazione della seconda edizione di Lettere dalla Svizzera alla Valposchiavo (in programma dal 7 al 9 ottobre a Poschiavo), il festival letterario che pone al centro il plurilinguismo nella letteratura svizzera. Come dichiarato dall’ideatrice Begoña Feijoo Fariña, il tema di quest’anno saranno le case.

“Come l’anno scorso – ha esordito Begoña – provo un’emozione grande nel presentare il festival: stiamo imparando a camminare e ci emozioniamo ad ogni passo”. Il desiderio della rassegna, ha aggiunto, è quello di portare nella nostra regione tutte e quattro le lingue nazionali: una coabitazione che è fonte di crescita comune.
Come anticipato, il tema della seconda edizione di Lettere dalla Svizzera alla Valposchiavo sarà la casa, intesa sia in senso fisico, come abitazione (attraverso la quale viviamo in una comunità), sia come luogo dell’anima, capace talvolta di imprigionarci o di farci sentire al sicuro.

Durante la conferenza stampa ha preso la parola anche il granconsigliere Pietro Della Cà, che ha definito il festival un lavoro culturalmente interessante. “Da noi – ha aggiunto – le case si abbandonano per cercare un posto di lavoro oppure per andare a studiare”. Della Cà ha fatto i migliori auspici per la rassegna ed ha chiuso il proprio intervento proponendo il tema per le prossima edizione, ossia le strade: “Le vie di comunicazione – ha chiosato – sono importanti per incontrare gente nuova e scambiarsi idee”.

Successivamente ha preso la parola il consigliere comunale Renato Isepponi (dipartimento Educazione, cultura, socialità e sanità) che ha sottolineato l’importanza del festival quale luogo di scambi culturali. “Le regioni periferiche – ha ribadito – vivono di scambi culturali: tanti di noi sono stati nelle grandi città ad imparare e hanno riportato qui da noi quello che hanno visto; per noi rappresenta un grande arricchimento, così come è un arricchimento il plurilinguismo svizzero”.

Begoña Feijoo Fariña ha infine ringraziato sponsor e collaboratori che hanno riposto fiducia nel progetto: “senza questi attori non sarebbe stato possibile realizzarlo”. La rassegna si apre venerdì 7 ottobre alle ore 20 con la performance di musica e letteratura di Melinda Nadj Abonji e Simone Keller. Come l’anno scorso, nelle giornate di sabato e domenica, sono previste attività e laboratori per l’infanzia, con l’obiettivo di avvicinare i bambini al mondo della letteratura.

IL PROGRAMMA

VENERDÌ 7 OTTOBRE

Lettere dalla Svizzera alla Valposchiavo verrà inaugurato alle 20:00, alla Casa Torre di Poschiavo (sede delle attività del festival); dopo i saluti della direzione artistica e delle autorità, assisteremo a una performance musicale di e con Melinda Nadj Abonji, scrittrice e bravissima cantante, e Simone Keller, premiata pianista appassionata di letteratura.
Fra le particolarità dello spettacolo realizzato per il festival, Melinda Nadj Abonji e Simone Keller inaugureranno Lettere dalla Svizzera alla Valposchiavo con una poesia di Hilde Domin musicata per l’occasione. 
All’interno dello spettacolo anche letture sceniche di Massimiliano Zampetti Olimpia De Girolamo

La performance è stata realizzata con la supervisione della direzione artistica del festival.
Con Melinda Nadj Abonji e Simone Keller si incontrano due artiste di fama internazionale con grandi affinità reciproche per le rispettive forme d’arte. La scrittrice Melinda Nadj Abonji, che con il suo romanzo “Tauben fliegen auf” (letteralmente, le colombe spiccano il volo), ha vinto il Premio svizzero del libro e il Deutscher Buchpreis, ama la musica ed è una cantante straordinaria. La pianista Simone Keller, recentemente insignita del Premio svizzero di musica, si interessa di letteratura e si esibisce in numerosi teatri, da ultimo al Theater sogar con lo spettacolo “Extensions”. Le due artiste hanno lavorato insieme per la prima volta in occasione del Festival unerhört! 2019. Il loro programma, in quella occasione, era incentrato su testi brillanti di Rosa Luxemburg e sulla potente musica della compositrice russa Galina Ustvolskaya. 

SABATO 8 OTTOBRE 

Si comincia alle 10:00 alla Casa Torre, con l’incontro di Fabiano Alborghetti e Yari Bernasconi (Premio Terra Nova 2016, Premio svizzero di letteratura 2022). Incontro in italiano.

Alle 11:30 sarà il momento di Walter Rosselli che dialogherà con la giovane scrittrice svizzera Elisa Shua Dusapin (che, trentenne ha già ottenuto alcuni riconoscimenti tra i più significativi, come il Premio Robert Walser 2016, il Prix Alpha 2017, Premio Svizzero di letteratura 2019, oltre all’importante National Book Award for Translated Literature 2021). Incontro in francese e in italiano.

Dal suo primo romanzo, “Inverno a Sokcho” (Hiver à Sokcho), è stata tratta una pièce teatrale ed è in fase si scrittura la sceneggiatura cinematografica; alla traduzione inglese di questo suo romanzo, la scrittrice giurassiana Elisa Shua Dusapin deve il National Book Award nella categoria “letteratura tradotta”. Questo premio è uno dei più importanti nel mondo anglo-sassone.

La giovane scrittrice (classe 1992), di padre francese e madre sud- coreana, è la prima autrice svizzera a ricevere tale riconoscimento. “Winter in Sokcho”, tradotto in inglese da Aneesa Abbas Higgins, ha ricevuto il premio statunitense del valore di 10’000 dollari. La versione originale “Hiver à Sokcho”, pubblicata nel 2016, ha riscosso un grande successo. La traduzione italiana è uscita a luglio 2021 (edito da FinisTerrae, traduzione di Giovanna Albonico).

Nel pomeriggio, alle 14:00 ancora Walter Rosselli dialogherà con la poetessa Rut Plouda. Incontro in romancio e italiano. A seguire alle 16:00 verrà rappresentato, in collaborazione con Lia RumantschaLa maschina da furtüna da Herr Widerstand. Uno spettacolo umoristico sulla ricerca della felicità, adatto a un pubblico di tutte le età, in romancio, italiano e tedesco. (Di e con Annina Sedlacek e Nikolas Stocker. Con la regia: Brita Kleindienst. prodotto da Cie. Aniko in coproduzione con Lia Rumantscha)

Nella serata di sabato, un importante appuntamento con l’incontro in tedesco e italiano alle 20:00, che vedrà dialogare sul palco Ruth Gantert, responsabile della rivista di letteratura svizzera Viceversae Usama Al Shahmani che al festival  farà la prima presentazione grigionese del suo ultimo romanzo Der Vogel zweifelt nicht am Ort, zu dem er fliegt (Limmat Verlag)  pubblicato a fine agosto, e non ancora tradotto in nessuna delle altre lingue nazionali. Per l’occasione il festival ha incaricato il suo traduttore per l’italiano, Sandro Bianconi, che ha già tradotto i suoi due precedenti romanzi, di tradurre un breve estratto dal testo appena uscito, in modo da poterlo condividere con il pubblico sia in versione originale sia in traduzione. Incontro in tedesco e italiano.

DOMENICA 9 OTTOBRE 

Sarà un’altra giornata ricca di appuntamenti a partire dalle 10:00. Comincerà Carlotta Bernardoni-Jaquinta in dialogo con la scrittrice Olimpia De Girolamo, che abbiamo avuto già la possibilità di ascoltare venerdì sera. Incontro in italiano.

Alle 11:30 Ruth Gantert presenterà invece il numero 16 della rivista Viceversa Letteratura insieme a Silvia Ricci Lempen (Premio Svizzero di letteratura 2021). Incontro in tedesco e italiano.

Il pomeriggio si apre alle 14:00 con Yari Bernasconi in dialogo con Bruno Pellegrino, incontro in francese e in italiano.

Mentre sarà Melinda Nadj Abonji, (Deutscher Buchpreis e Schweizer Buchpreis 2010) che, dopo averlo aperto con la performance di inaugurazione del venerdì sera, chiuderà il festival domenica 9 alle ore 16:00, sempre in dialogo con Ruth Gantert. Incontro in tedesco e italiano.

LABORATORI PER BAMBINI

Fra salotto letterario e cantiere creativo, al festival di Poschiavo trovano spazio, anche in questa seconda edizione, i laboratori per i bambini dai 5 ai 12 anni.

Il plurilinguisimo, espressione miscellanea della produzione letteraria svizzera nelle quattro lingue nazionali, profonda ricchezza culturale del paese, e lo scambio esperienziale, come valore umano e culturale, sono i cardini del festival; quale occasione migliore, quindi, per avvicinare i bambini a questa realtà attraverso attività pensate per loro?

I laboratori prevedono:

  • incontri di lettura
  • creazioni di storie orali, scritte e musicali
  • creazioni di storie orali, scritte e musicali
  • disegno su ispirazione di un racconto letto
  • rilegatura manuale/artigianale dei propri testi e/o disegni. 

Animatrici e artisti presenti ai laboratori coprono, nell’insieme, la conoscenza delle 4 lingue nazionali, oltre ad alcune lingue straniere.

I laboratori si svolgeranno nelle giornate di sabato 8 e domenica 9, in contemporanea con gli incontri con gli autori (tranne quello del sabato alle 20:00 e quelli dedicati agli ospiti speciali per tutti i dettagli; per le modalità di iscrizione si veda sul sito https://www.valposchiavo.ch/it/eventi/1149-lettere-dalla-svizzera-alla-valposchiavo?date=2022-10-07-20-00

Tutti i laboratori, coordinati da Astrid Schumacher, vedranno la partecipazione dell’intero gruppo di insegnati/animatrici, nell’intento di coprire, laddove necessario, le lingue presenti fra i partecipanti.

Marco Travaglia
Caporedattore e membro della Direzione