5 anni intensi per “riverbero”, la missione: Creare legami con il resto del Paese e il mondo

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Sabato 26 novembre, presso il Punto Rosso, l’associazione riverbero ha festeggiato cinque anni di attività. Per l’occasione sono andati in scena spettacoli di danza e musica, seguiti da una festa. Prima “Musica in ballo” con le poschiavine Dorotea e Milena Crameri (violino elettrico e danza); a seguire un intermezzo musicale della neo-valposchiavina Astrid Schumacher; poi lo spettacolo di danza “Reflex” con l’engadinese Myriam Gurini (danza), accompagnata con la musica elettronica di Dino Costa, anche lui engadinese; per concludere le note diffuse dal DJ valtellinese Luigi Bonelli.

Che cos’è riverbero e che cosa rappresenta per la sua fondatrice Paola Gianoli? “Già prima di rientrare in Valposchiavo, quando vivevo ancora a Ginevra – racconta a Il Bernina – ho iniziato a organizzare la Festa danzante, con il sostegno dell’operatrice della Pgi Valposchiavo Arianna Nussio e in seguito dell’operatore Giovanni Ruatti. Mi sembrava un progetto interessante perché si tiene ogni anno in una quarantina di località della Svizzera e ti fa sentire parte di una realtà culturale più ampia, crea legami con il resto della Svizzera e ci tenevo a condividere questo evento con la Valposchiavo. Mi interessava anche portare in Valposchiavo la danza, presente sì nei corsi di danza, ma non a livello di rappresentazioni professionali. Quando sono tornata in Valposchiavo, visto l’interesse da parte del pubblico, ho voluto provare a portare altri eventi di grande portata, come il Festival della danza Steps, promosso dal Percento culturale Migros e che ha luogo ogni due anni nello stesso periodo in tutta la Svizzera”.

Un lungo preambolo, questo, per arrivare all’obiettivo di riverbero e precisare ciò che sta a cuore a Paola: “Creare legami con il resto del Paese e il mondo, esser parte di una scena culturale che va oltre i confini della nostra regione. Ecco perché, con il sostegno di Kaspar Howald, ho fondato l’associazione riverbero“. 

L’obiettivo è di portare danza professionale e altri eventi sovraregionali che di solito difficilmente raggiungono la periferia, di mettere in relazione fra di loro regioni diverse e favorire la conoscenza reciproca. Inoltre, l’intento è anche quello di far confluire in Valposchiavo pubblico dall’Engadina e dalla Valtellina e avvicinare queste regioni: “rivebero” – aggiunge – credo sia uno specchio della mia persona”. 

5 anni di eventi: qual è quello che ha regalato maggiori soddisfazioni? “Difficile dire – confessa Paola – certo con gli anni ho acquisito una certa esperienza, ma ogni volta è una nuova avventura, nuovi incontri, nuove sfide e una soddisfazione diversa”. Il primo Festival della danza Steps (anche il primo evento organizzato da riverbero) è stato indubbiamente una grande emozione, anche per l’afflusso di pubblico: due rappresentazioni con un totale di quasi 300 persone. “E’ stata un’immensa soddisfazione vedere il grande interesse del pubblico – aggiunge Paola – la scelta di fare arrivare giovani danzatori di due scuole universitarie di danza svizzere è stata azzeccata, anche per la varietà delle coreografie presentate.
Una rappresentazione che mi ha molto marcata – aggiunge – è stata “Trophée”, che ha investito la Praderia più o meno all’altezza di Pagnoncini. Ogni volta che passo in bicicletta o a piedi in quella zona rivedo tutta la performance e quelle impressionanti figure attraversare i prati. Una bella e arricchente avventura è stata l’organizzazione dello spettacolo Walls della compagnia Linga nell’autunno del 2019 nel Deposito della Ferrovia Retica. Il lavoro è stato immenso, ma altrettanto immensa è la soddisfazione”. 
Anche gli altri eventi più piccoli sono siano importanti, per portare anche pluralità di stili. “Lo spettacolo di danza che forse mi ha maggiormente toccata – spiega – è stato RUNthrough di CocoonDance la primavera scorsa (Festival della danza Steps): oltre alla coreografia, che per quanto mi riguarda è una delle più belle che ho visto negli ultimi anni, ho visto che il nostro pubblico è veramente interessato, riconoscente e dimostra una grande apertura”.

Non da ultimo, la residenza fotografica nell’ambito del programma SMArt realizzata l’estate scorsa è stata un’esperienza bella e intensa, per tutta la valle. “Ha coinvolto molte persone – racconta Paola – e ha creato legami con il Ticino e il Vallese; il fotografo della Mongolia Byamba ha indubbiamente lasciato un’impronta e la Valposchiavo è ora arrivata fino a Ulan Bator: le fotografie esposte l’estate scorsa al Punto Rosso sono al momento esposte all’Arts Council of Mongolia e saranno ripresentate a Ulan Bator in un altro contesto anche nel gennaio 2023. Insomma, riverbero riverbera!”.

E sabato è stata la volta della festa per i 5 anni. “In realtà – confessa Paola – già ci stavo pensando dalla primavera scorsa. Poi, da quando ho saputo che ho vinto il Premio svizzero delle arti sceniche 2022 ho avuto voglia di condividere questa emozione con il pubblico. E allora ho pensato che sì, i 5 anni di riverbero e il premio andavano festeggiati!”.
Nello spettacolo, Engadina, Valposchiavo e Valtellina sono coinvolte insieme. “Proprio per i 5 anni di riverbero – aggiunge Paola – mi sembrava importante coinvolgere artisti delle tre regioni, perché è tra gli obiettivi di riverbero avvicinarle e favorire la conoscenza reciproca. A mio avviso è fondamentale favorire l’incontro tra le nostre regioni periferiche. È un arricchimento per tutti. E mi rende felice”.  

Ma riverbero non si ferma: a metà marzo del 2023 arriverà un nuovo fotografo o una nuova fotografa per un’ulteriore residenza fotografica SMArt, questa volta proveniente dal Libano. “Nel mese di dicembre – racconta Paola – sceglieremo il fotografo/la fotografa, non appena riceveremo le candidature da parte del partner libanese Dar al Mussawir (DAM) e il partner vallesano FDDM (Fondazione per lo sviluppo sostenibile delle regioni di montagna). La scelta sarà fatta congiuntamente da riverbero, FDDM e DSC (Direzione dello sviluppo e della cooperazione del Dipartimento federale degli affari esteri)”.

L’apertura della mostra è prevista il 3 giugno 2023 al Punto Rosso. Inoltre dal 12 al 14 maggio ci sarà di nuovo la Festa danzante, con un’anteprima il 29 aprile alle scuole di Campocologno a Brusio (con film di danza e una danza delle allieve della scuola di Musica di Poschiavo), uno spettacolo inclusivo in collaborazione con l’associazione MOVIMENTO Poschiavo ed Engadina, il tradizionale evento in Piazza con i corsi di danza e il sabato sera e la domenica fine pomeriggio lo spettacolo “A space for all our tomorrows” della compagnia Annie Hanauer (UK, una collaborazione con il LAC Lugano Arte e Cultura e l’associazione ticinese Danzabile) che si esibirà nelle palestre di Poschiavo, che saranno di nuovo trasformate in un teatro per l’occasione.

“E in autunno – conclude Paola – presenteremo un ulteriore evento, ci stiamo lavorando. Colgo questa occasione per ringraziare calorosamente il nostro pubblico, tutti gli sponsor e sostenitori, i volontari!”.


Foto e video di Maria Svitlychna

Marco Travaglia
Caporedattore e membro della Direzione