Messaggio del vescovo Joseph Maria per la quarta domenica di Quaresima

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Vescovo Joseph Maria Bonnemain

«Dio, infatti, non ha mandato il Figlio nel mondo per condannare il mondo, ma perché il mondo sia salvato per mezzo di lui» (Gv 3,17)

Care sorelle, cari fratelli,
il messaggio centrale del Vangelo della quarta domenica di Quaresima parla della buona notizia sempre attuale del cristianesimo. È bene meditare su questo punto. Abbiamo letto nel Vangelo: «Dio infatti non ha mandato il Figlio nel mondo per condannare il mondo, ma perché il mondo sia salvato per mezzo di lui».
Cristo è il Salvatore e il Redentore dell’umanità, il Redentore di ogni essere umano. Egli rimane vicino a noi. È sempre con noi. Lui, “ricco di misericordia”, prende su di sé la croce. Redime con il suo grande amore il destino del mondo e della storia, come scrive San Paolo alla Chiesa di Efeso. Dio dona al mondo – anche oggi – la sua salvezza. La dona per grazia e non per le opere o i meriti.
Dobbiamo tornare a questa fede. Grazie a lui, possiamo guardare al mondo con serenità e fiducia. Il mondo è buono. Lo ha creato Dio. Lui lo ama. Lui ci ama.
Non guardiamo agli eventi del mondo con allarmismo o nostalgia per i tempi passati. Guardare al futuro con pessimismo non serve a niente. L’amore di Dio può e vuole cambiare tutto in bene. Non giudichiamo e non critichiamo il prossimo. Non separiamo i presunti buoni dai presunti cattivi, i credenti dai non credenti, i nostri amici dai nostri nemici. Non discriminiamo nessuno a causa della nazionalità, della propria concezione del mondo, dell’orientamento sessuale o di una disabilità. Una lingua straniera, il colore della pelle, la religione, la cultura o la tradizione non devono dividerci. Amiamo la diversità come la ama Dio. È così che dimostriamo che le nostre “opere sono fatte in Dio”.
Domenica prossima, il 17 marzo, si svolgerà a Sachseln, da San Nicolao della Flüe, il pellegrinaggio diocesano per la pace. Sarebbe bello se foste in numerosi, da tutte le regioni della nostra diocesi ed oltre, a riunirvi insieme me in questo pellegrinaggio. Insieme preghiamo per la pace nel mondo, soprattutto per quelle regioni e quei popoli che oggi soffrono a causa di violente guerre. Con i miei migliori auguri ed in unione di preghiera, vi mando i miei più cordiali saluti.

+ Joseph Maria
Vescovo di Coira