Durante il fine settimana scorso è andata in scena la tradizionale piece teatrale delle terze superiori, dove gli scolari all’ultimo anno scolastico hanno portato in scena L’isola di Prospero, ispirato alla Tempesta di William Shakespeare. Nonostante una preparazione più breve – e intensa – del solito, oltre quaranta alunni hanno avuto occasione di calcare il palco dando vita ad uno spettacolo incantevole, pieno di magia e mistero.
La tempesta, una delle ultime commedie scritte da Shakespeare, ha trasportato gli spettatori in un mondo dove la magia e la realtà s’intrecciano, raccontando la storia di Prospero, il legittimo Duca di Milano, usurpato da suo fratello Antonio e costretto all’esilio su un’isola remota. Con l’aiuto dei suoi poteri magici e dello spirito servente Ariel, Prospero scatena una tempesta che fa naufragare i suoi traditori sull’isola, dando inizio a una catena di eventi mirati a ristabilire giustizia e ordine.
Sull’isola, delineata da un palco ampio e aperto, e da una scenografia semplice, ma efficacemente elegante e incantevole, s’incontrano una varietà di personaggi memorabili: da Miranda, la figlia innocente di Prospero, che vede altri esseri umani per la prima volta; a Calibano, il ruvido abitante dell’isola; fino ai comici Stefano e Trinculo, che insieme a Calibano tentano di rovesciare Prospero. Una grande varietà di personaggi, dunque, che ha permesso ai 44 studenti di rappresentare ognuno un ruolo, prendendo parte, nel corso della vicenda, ad intrighi, tradimenti e inganni, i quali si intrecciano con momenti di profonda riflessione sulla clemenza, la redenzione e la natura stessa dell’umanità.
Con una fusione di magia, musica e poesia, L’isola di Prospero diventa, oltre a valevole interpretazione dell’immortale drammaturgo britannico, scena per l’esplorazione di temi universali quali l’energia trasformatrice dell’amore, l’incessante ricerca della verità e l’apertura verso il perdono. Questo viaggio artistico, che s’inserisce all’interno del percorso scolastico annuale dedicato ai temi di «scienza e magia», rappresenta un progetto teatrale ambizioso (vanno osservati a tal riguardo i tempi ridotti e intensi di preparazione, ovvero sette soli giorni totali), da cui è nato, nonostante la sua relativa brevità, uno spettacolo coinvolgente, vibrante, memorabile, profondo e divertente.
Un vero successo, quindi, e un magnifico culmine non solo del percorso artistico ed educativo coadiuvato dai propri insegnanti e dalla regista e pedagoga teatrale Mira Andriolo e dal suo assistente Alex Sertore, ma anche di un percorso più ampio, di vita, ovvero della scuola dell’obbligo. Una bellissima opportunità di ricordare, soprattutto per gli allievi che s’avviano verso il loro prossimo passo nel viaggio della vita, che, come recitava Shakespeare, «siamo fatti della stessa sostanza dei sogni».