Le chiese cantonali e il giubileo delle Tre Leghe: Cattolici e riformati propongono un ricco programma di eventi

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(Constanze Brölemann) Il Cantone dei Grigioni festeggia il suo compleanno. 500 anni fa, nel 1524, i signori e i comuni delle Tre Leghe si unirono per formare il Libero Stato delle Tre Leghe, il precursore dell’attuale Cantone. Questo evento storico viene celebrato, tra l’altro, con i cosiddetti «Bundstage» (giornate federali). Nel Libero Stato delle Tre Leghe, i Bundstage – una forma di riunione che ha un’antica tradizione nei Grigioni – costituivano le assemblee più importanti e la massima autorità politica.

Giornata ecumenica a Samedan

Nell’anno del giubileo, il 2024, la tradizione dei «Bundstage» viene ripresa. Anche le chiese organizzano una «Giornata federale»: si svolgerà il 1. settembre, a Samedan. Il responsabile del progetto e pastore Paolo Tognina, di Poschiavo, ha lavorato con un comitato organizzativo ecumenico per sviluppare un programma dal titolo “Glaube-Fede-Cretta”. «È importante che tutti i nostri programmi siano trilingui e si rivolgano al maggior numero possibile di persone nel Cantone», spiega Tognina.

Nella chiesa riformata di Samedan, il 1. settembre, si terrà un culto ecumenico, prodotto in diretta dalla RTR e trasmesso da SRF e RSI. Seguiranno una festa popolare con un pranzo per tutti, musica con l’ensemble Le Phenix, concerti di cori e formazioni musicali nelle piazze del paese, visite guidate di Samedan accompagnate da attori e musicisti, un programma per bambini e l’inizio della tournée teatrale dell’artista bregagliotto Luca Maurizio. Il cabarettista ha scritto uno spettacolo appositamente per l’evento: “Deus in burnout. I Grigioni salveranno il mondo?”. «Il pubblico assisterà a un cabaret satirico e filosofico, divertente e stimolante», rivela Tognina.

Una storia di convivenza e conflitti

«La storia del Cantone è anche la storia delle chiese», afferma il pastore Tognina. In particolare, gli Articoli di Illanz del 1524 e del 1526, che riorganizzarono il sistema ecclesiastico tenendo conto di alcune specifiche richieste delle parrocchie, furono rivoluzionari per l’epoca. Le autonomie comunali vennero riconosciute, mentre l’autorità del vescovo venne limitata. «In un certo senso, questo fu l’inizio della separazione tra Chiesa e Stato». Da quel momento in poi, le parrocchie ebbero il diritto di eleggere e licenziare autonomamente i propri pastori. Con l’elezione di un predicatore protestante o di un sacerdote cattolico, ogni parrocchia decideva anche a quale corrente confessionale appartenere. «Il clima politico, nelle Tre Leghe, era relativamente progressista e tollerante», afferma Tognina. «Cattolici e protestanti spesso condividevano lo stesso edificio ecclesiastico, le due confessioni riuscirono a convivere relativamente in pace, per diversi decenni, mentre nel resto d’Europa infuriavano già le guerre di religione».

La fede oggi nei Grigioni

Ma qual è oggi lo stato della vita religiosa nel Cantone? Paolo Tognina ha voluto scoprirlo e ha perciò creato la mostra itinerante “Glaube-Fede-Cretta”. «Non volevo che il programma delle chiese si limitasse al solo Bundstag di Samedan, ma che coinvolgesse anche il resto del Cantone e potesse raggiungere ancora più persone». E così la mostra sarà esposta in almeno 12 luoghi diversi del Cantone a partire da settembre. Tognina, che ha lavorato a lungo per i programma della Radiotelevisione della Svizzera Italiana (RSI), ha attinto alla sua esperienza e ha condotto più di 40 interviste. Ha incontrato persone di età, sesso, professione e appartenenza religiosa diversi. Insieme a un cameraman, Tognina ha prodotto un breve video di ogni intervista, che potrà essere consultato tramite un codice QR e visualizzato su un sito web.

Nuovi volti della fede

«Parlare della propria fede non è facile», ha constatato Tognina. «Per molti è un argomento intimo. Ci vuole coraggio per dire ciò che si crede, perché questo significa anche ammettere la propria fragilità. Infatti la fede spesso entra in gioco quando ci sentiamo deboli e non sappiamo più cosa fare». Il risultato delle interviste è una galleria di dichiarazioni affascinanti. «Mi capita di svegliarmi di notte e riflettere sui pensieri interessanti e variegati che le persone hanno espresso nelle interviste», conclude Tognina.

Nonostante le fosche previsioni, la fede ha ancora un ruolo nella vita delle persone: la gente cerca, discute, si interroga. L’obiettivo della mostra curata da Paolo Tognina è quello di fornire ispirazione. Qual è lo stato della fede dei grigionesi 500 anni dopo l’unione delle Tre Leghe?  La mostra itinerante apre nuove prospettive.

Maggiori informazioni e le date della mostra itinerante e della tournée di Luca Maurizio saranno presto disponibili sul sito 500.gr.ch