L’ultimo numero di “ATE – Orizzonti” è disponibile online

0
841

La settimana scorsa, insieme all’edizione settimanale de Il Grigione Italiano è uscito anche il tradizionale supplemento “ATE – Orizzonti” a cura, per questa edizione, di Serena Bonetti.

Il Bernina, con l’intento di dare massima visibilità a questo inserto periodico, con il benestare della presidente ATE Roberta Zanolari, condivide anche attraverso le sue pagine il link dove leggere i numeri di “ATE – Orizzonti”.

Di seguito proponiamo un’intervista inedita con Roberta Zanolari, presidente ATE (Animazione terza età) e cofondatrice della rubrica “ATE – Orizzonti”.

Sig.ra Zanolari, in questi giorni è uscito allegato a Il Grigione Italiano l’inserto  “Orizzonti”. Quando e come è nata l’idea di questa pubblicazione?
“Dare vita agli anni” è lo slogan che accompagna l’ATE fin dalla sua nascita nel gennaio 1993 e l’idea di una pubblicazione è nata subito. Ci sembrava interessante raccontare storie, argomenti, interviste, attualità e… curiosità. ORIZZONTI è il giornale per gli anziani con tre caratteristiche: i caratteri sono stampati più grandi dei giornali normali, la carta è un pochino più grossa e dà voce all’anziano.

Quanti collaboratori (persone che scrivevano su “Orizzonti”) ha visto succedersi nel corso di questi anni?
Abbiamo incontrato tante, veramente tante persone, persone diverse fra loro, ma che hanno molto in comune: un grande desiderio di esprimere delle emozioni. Un nostro “vecchio” podestà ci raccomandava: “Ragazzi è una bella idea, ma mi raccomando… continuità“. E siamo al numero 89.

Ha qualche numero di “Orizzonti” a cui è particolarmente legata?

Ritengo che tutti i numeri siano interessanti. Nel no.1 nel mese di luglio 1993, l’editoriale presentava “C’era una volta”: Così cominciano quasi tutte le storie, le belle storie che piacciono ai bambini, alle persone di tutte le età e pure agli anziani… terminava… Cogliamo l’occasione che questa pubblicazione ci presenta e raccontiamoci le nostre storie, belle o brutte che siano! Cerchiamo insieme di essere felici. La vecchiaia non è una pena di cui vergognarsi, ma bensì un dono… un grande dono! Ricordo con piacere la reazione positiva e gratificante di alcune persone che subito hanno dato un contributo durato negli anni. Abbiamo scambiato esperienze con delle persone anziane e letto delle biografie, ci siamo trovati di fronte a racconti accattivanti e conditi di provata esperienza. Abbiamo sentito storie molto diverse di vite vissute. Orizzonti ci offre la possibilità di vivere questo capitolo di vita in modo attivo e ci permette di allargare la cerchia delle amicizie.

Nel corso di tutti questi anni quanto e come è cambiato il pubblico dei lettori?

È cambiato tanto! La tecnologia la fa da padrone e anche la lettura deve essere veloce, corta e interessante. Si cerca e si trova quasi tutto in Google e online si può ordinare, discutere, saldare le fatture e trovare tante, ma tante informazioni! E così l’interesse per la lettura del giornale o di un libro non è più di moda!

Cosa si può fare per far rimanere vivo l’interesse anche nelle generazioni più giovani verso questa vostra pubblicazione e più in generale verso la terza età? 
Capisco che le generazioni più giovani hanno altri interessi e hanno sicuramente tante possibilità di perfezionare o cambiare la professione, di studiare, di viaggiare, di praticare uno, due o più sport. Sono sommersi da tanti interessi e il tempo non basta più. Però, la mia esperienza è positiva anche con i giovani. Se chiedo, ricevo dei contributi per la nostra pubblicazione veramente interessanti. “Non chiederti cosa può fare il tuo paese per te, chiediti cosa puoi fare tu per il tuo paese.” Se le nuove generazioni faranno propria questa citazione di John F. Kennedy, l’interesse e il sostegno in questo campo avrà certamente un futuro. Dobbiamo riuscire a superare indenni il cambio generazionale: solo così la storia del nostro impegno nel volontariato potrà continuare.
Con l’arrivo della pensione abbiamo più tempo a disposizione, quindi si può analizzare tutti gli interessi e i desideri che sono rimasti ben nascosti nel nostro cuore perché il tempo non bastava mai. La terza età è sicuramente interessante sia dal punto di vista individuale che sociale e arriverà pure per le generazioni giovani. Non esiste la ricetta magica, ma ogni persona, presto o tardi, dovrà confrontarsi con la realtà della terza età, quindi l’opera di volontariato già da anni, nei più svariati modi, ben organizzata ed efficiente continuerà cercando di adattarsi alle necessità dei primi attori e continuerà a portare un po’ di movimento, di colore, di allegria e di tempo ai nostri interlocutori o ascoltatori. Perché ne vale la pena, sono convinta.

Ivan Falcinella
Membro della redazione