Cristina Gerber-Giuliani: Valorizzare la cultura per rafforzare la comunità

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Attraverso questa intervista a Cristina Gerber-Giuliani, rappresentante del Dicastero Educazione, Cultura e Socialità del Comune di Poschiavo, esploriamo la sua visione personale e amministrativa riguardo alle iniziative culturali, alla distribuzione dei fondi pubblici e ai progetti futuri. Con un equilibrio tra passione e pragmatismo, Cristina condivide il suo impegno per valorizzare il tessuto culturale locale e il suo apprezzamento per l’importante contributo di chi opera nel settore. Un dialogo che mette in luce l’importanza della cultura come motore di crescita e coesione sociale.

@poschiavo.ch

Buongiorno Cristina, cosa rappresenta per te, come persona, la Cultura?
Per me, soprattutto nel contesto della Valposchiavo, la cultura è fondamentale. È ciò che rende la vita sociale più ricca, offrendoci occasioni di incontro, dialogo e socializzazione. Credo sia importante avere proposte culturali distribuite lungo tutto l’arco dell’anno. La cultura non solo arricchisce il tempo libero, ma crea un desiderio di scoperta e dialogo, fondamentale sia per i residenti che per i visitatori. Personalmente, per via degli impegni familiari, non riesco sempre a partecipare agli eventi come vorrei, ma riconosco che ogni proposta culturale è un’opportunità di crescita, di scambio di idee e di educazione. Non si tratta solo del piacere di un evento, ma di un momento di condivisione che rafforza il senso di comunità. In questo senso, la cultura è una parte essenziale per il benessere e la coesione della nostra società.

Quali sono i principali obiettivi dell’amministrazione comunale in relazione alla promozione culturale in Valposchiavo?
Appoggiandomi alla Legge comunale per la promozione della Cultura, faccio notare che, il Comune di Poschiavo riconosce l’importanza della cultura come parte integrante della vita sociale locale. Per questo motivo sostiene iniziative socio culturali che, attraverso attività di animazione, approfondimento, divulgazione e formazione extrascolastica garantiscano alla popolazione un’offerta culturale possibilmente ampia.
Il Comune di Poschiavo constata con piacere l’ampia offerta culturale di qualità a disposizione della popolazione e dei turisti promossa su vasta scala di volontariato.
Auspichiamo una migliore collaborazione tra i diversi operatori culturali, onde evitare le sovrapposizioni di eventi.

Esistono progetti concreti per aumentare il sostegno economico alle iniziative culturali?
Su proposta del Consiglio comunale, la Giunta comunale fissa ogni anno nel preventivo la somma complessiva da destinare a scopi culturali, tenendo conto della situazione finanziaria del Comune, dei contributi elargiti negli anni precedenti e della totalità delle domande pervenute.
Per l’anno venturo sono previsti, oltre al contributo fisso per richieste private, sostegni economici per il premio culturale e per i concerti di inizio maggio organizzati da Valposchiavo turismo.

Come vengono attualmente distribuiti i fondi pubblici per la cultura?
L’attribuzione dei contributi in ambito socio-culturale è di competenza del Consiglio comunale. Questo concede, su proposta della Commissione per la cultura, nei limiti del preventivo annuale e in base al regolamento per l’attribuzione dei contributi, contributi a progetti, associazioni e a gruppi di persone. Quando il Comune non è promotore, contribuisce in forma sussidiaria alla realizzazione dei progetti. Questo impone ai richiedenti la ricerca di altre fonti finanziarie o la messa a disposizione di prestazioni proprie.
Sono previste modifiche o aumenti di budget nei prossimi anni?
Teniamo a segnalare che nel 2018 il contributo a favore della cultura era di CHF 81’000.00. A preventivo per l’anno 2025 sono stati inseriti CHF 100’000.00 a favore delle istituzioni private e CHF 12’000.00 per il premio culturale. Come già segnalato, la Giunta comunale fissa ogni anno nel preventivo la somma complessiva da destinare a scopi culturali.

Abbiamo tutti letto la lettera aperta “Invito a favore della cultura in Valposchiavo”.la tua posizione in relazione alla realizzazione di un centro socio-culturale polifunzionale?
Personalmente al momento non ho niente da aggiungere a quanto già comunicato in Giunta e sui media tramite il Capodipartimento, cons. Davide Vassella, circa la questione sul Punto Rosso.
In futuro l’eventuale realizzazione di un centro socio-culturale sarà da valutare sulla base di proposte concrete.
Ritengo che l’attuale programma culturale con eventi sparsi su tutto il territorio del Comune di Poschiavo abbia una sua particolarità e contribuisca ad incentivare gli operatori culturali ad offrire eventi di qualità.

Qual è stata la tua posizione nei riguardi del progetto Punto Rosso?
Vige il principio della collegialità e quindi non mi compete commentare pubblicamente decisioni del Consiglio comunale.

Le risposte sono tutte molto “politically correct”, riprendendo l’idea della collegialità. Ma cosa vorresti dire personalmente a tutti i promotori di cultura in valle, come rappresentante di quel dicastero?
Vorrei ringraziarli di vero cuore. Ritengo che stiano facendo un lavoro straordinario, offrendo proposte culturali di ottima qualità, con programmi variegati ed eterogenei. Collaborano in modo costruttivo con la Commissione per la cultura e il loro impegno è encomiabile. È importante riconoscere il ruolo fondamentale del volontariato, che, insieme a una piccola parte di contributi da parte di enti pubblici e privati, permette di raggiungere risultati straordinari. Questo lavoro richiede dedizione e passione, e per questo non posso che esprimere tutta la mia gratitudine.

In un momento di ristrettezze finanziarie, pensi che la cultura debba comunque essere sostenuta, oppure no? Perché?
Attualmente non parlerei di vere e proprie ristrettezze finanziarie. Ma se dovessimo trovarci in una situazione del genere, penso che la cultura non debba mai essere considerata un elemento secondario o sacrificabile. La cultura crea appartenenza e comunità, è una forma di educazione fondamentale. Tagliare la cultura equivarrebbe a tagliare l’educazione o altre necessità primarie, come la scuola, e io credo fermamente che non sia la strada giusta. La cultura è una necessità per la gente, una componente irrinunciabile della nostra identità sociale e intellettuale. Nel XXI secolo, non possiamo immaginare una società che faccia a meno della cultura.

Marco Travaglia
Caporedattore e membro della Direzione