“Un anno insieme alla mia terra”: i risultati del sondaggio

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Nel quadro del progetto di sviluppo regionale ‘PSR 100% (bio) Valposchiavo’, nell’autunno del 2024 è stata condotta un’indagine aperta a tutta la popolazione della Valposchiavo, affiancata da una ricerca sulla filiera agroalimentare. Attraverso questo e i prossimi articoli, si desidera condividere i risultati del sondaggio e delle analisi effettuate. 

Unione Contadini Brusio, Associazione Agricola Poschiavo e l’Associazione 100% (bio) Valposchiavo

Febbraio 2025: i risultati del sondaggio

I consumatori e le consumatrici della Valposchiavo sembrano concordi: vogliono aumentare del 30% l’utilizzo di prodotti locali in cucina e a tavola! E i negozi? Sono pronti a venderne di più! In questo articolo un breve riassunto dei risultati del sondaggio sulla filiera agroalimentare.

307 abitanti della Valposchiavo (15% delle economie domestiche) e quasi la metà delle gerenti e dei gerenti dei negozi, ristoranti e alberghi hanno partecipato al sondaggio. Sebbene non rappresentativo, il sondaggio ha fornito opinioni e idee significative.

Sondaggio fra la popolazione

La provenienza dei prodotti e il marchio bio sembrano essere determinanti per l’acquisto di prodotti alimentari da parte delle persone che hanno partecipato al sondaggio. Nei commenti, la scelta viene spesso motivata dalla ricerca della qualità (menzionata anche dalle gerenti e dai gerenti di negozi e alberghi e ristoranti), dall’attenzione alla sostenibilità ambientale e dal desiderio di sostenere l’economia locale. Questo evidenzia la fiducia nella produzione agroalimentare della Valposchiavo e il senso di coesione della comunità valposchiavina. Pur non predominante, nei commenti emerge l’implicazione che i prodotti locali siano più costosi e che l’acquisto richieda comunque una valutazione in termini di disponibilità finanziaria.

Un altro fattore emerso frequentemente nei commenti (anche da parte delle gerenti e dei gerenti di negozi e alberghi e ristoranti) è la carenza di informazioni, così come la difficoltà di accesso ai prodotti locali. La richiesta rivolta alla filiera agroalimentare è quella di migliorare la comunicazione e la distribuzione, rendendo i prodotti locali più accessibili, in particolare nella grande distribuzione, che risulta essere il luogo d’acquisto preferito dai partecipanti e dalle partecipanti al sondaggio (soprattutto la comodità di trovare tutti i prodotti in un solo punto vendita). Da un’altra prospettiva, chi ha seguito il progetto 100% Valposchiavo fin dall’inizio sostiene che, per chi è realmente interessato ad acquistare i prodotti locali, sia già possibile trovarli oggi.

In riferimento alle singole filiere, i prodotti locali più richiesti da parte delle consumatrici e dei consumatori partecipanti al sondaggio sono pane, tisane, carne fresca e formaggio. Un numero significativo di partecipanti al sondaggio ha dichiarato di produrre autonomamente verdure, patate, frutta e marmellate, a testimonianza di una radicata tradizione di coltivazione dell’orto domestico.

Sondaggio fra le gerenti e i gerenti dei negozi

Dal punto di vista dei negozi, i prodotti caseari e a base di cereali, così come le tisane, il miele, le uova e i prodotti trasformati a base di frutta e bacche vengono offerti nella maggior parte dei negozi della Valposchiavo. Meno disponibili sono la frutta fresca, la verdura e i prodotti di pasticceria, per cui ci sarebbe una domanda maggiore. Tuttavia, su questo punto, è importante sottolineare che questi prodotti sono più difficili da gestire nei negozi a causa della loro rapida deteriorabilità. Per frutta e verdura, con un po’ di creatività, è possibile però trovare soluzioni efficaci, ad esempio l’offerta di abbonamenti che consentono di ricevere settimanalmente borse contenenti frutta e verdura di stagione.

Sondaggio fra le gerenti e i gerenti di alberghi e ristoranti

Nelle cucine di alberghi e ristoranti, una parte significativa di alcuni prodotti proviene da fornitori locali. Tra questi spiccano tisane, marmellate, piccoli frutti (bacche), farina e formaggio. Anche la birra locale è ampiamente offerta e utilizzata dalla maggior parte delle strutture ricettive. Tuttavia, esistono ancora opportunità per valorizzare molti altri prodotti locali. Un passo in questa direzione potrebbe essere la definizione dei menù a partire dalla disponibilità di ingredienti locali e stagionali, anziché basarsi esclusivamente sul piatto finito.

Prospettive future

Al termine del sondaggio, ai partecipanti è stata lanciata una sfida: stimare, in percentuale, di quanto avrebbero aumentato il consumo e l’offerta di prodotti locali nelle proprie strutture nel 2025. Sia la popolazione coinvolta nel sondaggio, sia i gestori di negozi, alberghi e ristoranti hanno previsto un incremento medio del 30%. La sfida è lanciata!

Maggiori informazioni su: Calendario 2025 – Valposchiavo

Il sondaggio e le ricerche sono state effettuate dallo studio di consulenza in economia agraria e regionale Flury & Giuliani.

Figura 3: Sondaggio fra la popolazione – principale criterio di scelta

Figura 4: Sondaggio alla popolazione – luogo d’acquisto, suddivisione secondo la grandezza del nucleo famigliare