Raccomandazioni del PLD per le prossime votazioni

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SI alla base legale per la sorveglianza degli assicurati

Chi percepisce ingiustamente prestazioni sociali e assicurative fa aumentare i costi e penalizza gli assicurati onesti come pure le ditte. La grande maggioranza degli assicurati si comporta in modo corretto, tuttavia gli abusi sono in aumento. La Corte europea dei diritti dell’uomo (CEDU) ha stabilito che manca una base legale per eseguire delle osservazioni. Le assicurazioni pubbliche e private necessitano di una base legale e delle regole che permettano loro, senza perdita di tempo e lungaggini procedurali, di adempiere al loro mandato. Cittadini onesti che ricevono delle prestazioni sociali dalle assicurazioni non hanno nulla da temere. Durante gli anni prima della sentenza del CEDU ci sono stati circa 350 casi di osservazione annui. Nel 75% dei casi sospetti osservati, il dubbio si è confermato. Il costo per prestazioni non giustificate ammonta a circa 80 milioni all’anno. Si deve porre fine alla percezione illegale di prestazioni. Per questo dobbiamo votare SÌ alla modifica del 16 marzo 2018 della legge federale sulla parte generale del diritto delle assicurazioni sociali (LPGA)

 

No, la democrazia non è in pericolo e non deve essere salvata

La cosiddetta iniziativa “per l’autodeterminazione” suggerisce che solo accettando l’iniziativa, il Popolo svizzero potrà continuare a determinare la propria sorte. La questione è complessa ma di sicuro potremo continuare a guardare al futuro con serenità anche respingendo con un secco NO questa iniziativa. Il diritto internazionale ci protegge ed è nel nostro interesse rispettarlo. Le convenzioni che gli Stati sottoscrivono su base volontaria, hanno lo scopo di fissare delle regole comuni, mettono di fatto sullo stesso livello paesi di varia grandezza. Regole che nella maggior parte dei casi vanno a beneficio di una nazione piccola come la Svizzera. A sua volta, i giudici stranieri, dipinti come quelli che minano la nostra autonomia, sono i garanti che gli accordi presi vengano rispettati. Può essere scomodo che un tribunale straniero ricordi alla Svizzera che sta facendo qualche cosa che cozza contro i principi che si era impegnata a rispettare, ma è fondamentale garantire ai singoli individui il diritto di opporsi alla dittatura della maggioranza.
Per quale motivo dovremmo allora cambiare il sistema attuale? Evitiamo di incamminarci in sentieri sconosciuti votando NO a questa iniziativa.

 

NO all’iniziativa per vacche con le corna

Viviamo in un paese nel quale la democrazia diretta è ammirata da tanti altri stati. Grazie a questi diritti, il sig. Capaul ha lanciato un’iniziativa per sostenere economicamente chi sceglie di allevare mucche con le corna. Senza entrare nel merito della bontà di questa proposta, riteniamo che l’inserimento di un simile principio nella Costituzione Federale sia fuori luogo e il lancio dell’iniziativa stessa potremmo definirlo come uso sproporzionato del prezioso diritto di iniziativa.
Ogni allevatore è libero di scegliere se tenere nella stalla animali con corna o meno. E se la questione fosse veramente prioritaria, già oggi l’ufficio federale dell’agricoltura potrebbe dedicare una parte del budget di CHF 2.8 miliardi a questa questione.

 

NO alle iniziative popolari cantonali – “Buona scuola Grigioni”

Entrambe le iniziative “Buona scuola Grigioni” intenderebbero investire le cittadine e i cittadini di un certo “potere decisionale” in merito a questioni riguardanti l’istruzione. Sebbene lo scopo possa essere considerato nobile, l’applicazione di queste iniziative porterebbe inevitabilmente un certo scompiglio. La prima iniziativa propone di far decidere il popolo per qualsiasi questione importante relativa all’istruzione, tuttavia non definisce in nessun modo una scala d’importanza, lasciando dunque aperto un ampio spazio all’interpretazione e creando notevoli costi burocratici supplementari.
In un mondo sempre più veloce è basilare che anche l’educazione dei nostri giovani possa tenere il passo. In questo senso 21 Cantoni svizzeri si sono dotati di un nuovo piano di studio (PS21) che rimpiazza un piano di studio vecchio di 25 anni. Con il ciclo scolastico 2018/2019 è stato introdotto e presentato nei dettagli anche nei nostri Comuni. Questo piano è il frutto del lavoro di numerosi esperti della pubblica educazione di 21 Cantoni svizzeri. Il PS21 contiene oltre 2300 gradi di competenza e conta ca. 500 pagine. È oltremodo difficile immaginarsi che ogni cittadina e cittadino votante nel nostro Cantone abbia le competenze necessarie per studiare un simile lavoro e potersi esprimere in merito. Per fare questo lavoro sono eletti dei rappresentanti del Popolo in seno al Gran Consiglio (legislativo) il quale investe poi il Governo (esecutivo) di mettere in pratica le strategie definite. Già oggi il popolo può dunque esprimersi in merito. In questo senso la regolamentazione proposta dal testo delle iniziative risulta superflua.
Non facciamoci dunque ingannare dai titoli promettenti e respingiamo entrambe le iniziative “Buona scuola Grigioni”.


PLD I Liberali Valposchiavo