Correva l’anno 1400, nella festa dell’Assunta, quando Agnese, vedova di Simone e ostessa a Poschiavo, comunicava a Niklas Veger di Wattens (Tirolo) di aver trovato un accordo con Lantfried di Scuol per il trasporto del sale. Documento assai eccezionale che si trova nell’ottavo volume della raccolta dei documenti storici grigioni, presentata mercoledì scorso, 27 febbraio 2019, all’Hofkellerei di Coira. Eccezionale perché sottoscritto con il sigillo da una donna, fatto alquanto raro nel periodo a cui fanno riferimento i documenti editi.
Liti e controversie, conflitti armati, negoziazioni di pace, sviluppo di strade e uso di pascoli – nei Grigioni avvenivano parecchie cose nel Medioevo; di questo e d’altro si narra nell’ottavo volume ora disponibile. L’Archivio di Stato dei Grigioni ha raccolto circa 5.000 documenti in otto volumi, completando, con questa pubblicazione, il progetto “Bündner Urkundenbuch”. La maggior parte di questi documenti diplomatici proviene da un periodo compreso tra il 1200 e il 1400. L’ottavo volume è diviso in due parti e comprende da solo 782 documenti trovati in archivi grigioni o all’estero, con un riferimento ai Grigioni.
La fine del progetto del secolo
Nel 1937 si sviluppò l’idea di pubblicare in stampa i documenti medievali dei Grigioni. Con l’uscita dell’ottavo volume che contempla gli anni 1386-1400 questo progetto, a più di 80 anni di distanza, è ora terminato.
Che cosa significhi lavorare come ricercatore in archivi, lo sa bene il presidente del Governo, on. dr. Jon Domenic Parolini; mentre lavorava alla sua dissertazione sulla storia dello sfruttamento delle foreste in Engadina, ha anche dovuto chinarsi su svariati documenti antichi negli archivi grigioni e del Tirolo e una raccolta di questo genere gli sarebbe stata particolarmente utile, rendendo molto più semplice il suo lavoro. Nel suo intervento, l’on. Parolini ha sottolineato l’importanza del progetto. “Per scrivere la storia, una ricerca di base solida è essenziale.” La ricerca di base storica significa, tra le altre cose, facilitare l’uso di materiale di base, attraverso le edizioni. “Questo è ciò che hanno fatto i curatori del “Bündner Urkundenbuch ” hanno rintracciato e lavorato su documenti riguardanti i Grigioni in numerosi archivi in tutta Europa.” Il lavoro non è importante solo per la storia politica, ma offre anche agli storici informazioni socio-economiche molto variegate. “I redattori del Bündner Urkundenbuch – così ha chiosato Parolini – sono riusciti a pubblicare un lavoro di qualità eccezionale e di carattere sovraregionale, anzi internazionale..”
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Esplorare il Medioevo
Con l’ottavo volume del “Bündner Urkundenbuch”, che vista la mole dei documenti appare in due volumi, volge al termine un progetto di vecchia data, condotto dagli storici Lothar Deplazes (+ 2015), Immacolata Saulle Hippenmeyer, Thomas Bruggmann e Ursus Brunold.
Come ha sottolineato Brunold nel suo intervento, l’idea di un’edizione sistematica dei documenti diplomatici risale al 1937. A quel tempo, la Società storico-antiquaria dei Grigioni decise di stampare le più importanti fonti storiche della Rezia curiense fino al 1526, cioè fino al primo libero stato delle Tre Leghe. L’intenzione era quella di pubblicare tutti i documenti diplomatici medievali relativi ai Grigioni, in ordine cronologico.
Dopo dieci anni di attività di raccolta e modifica apparvero nel 1947 il primo fascicolo e nel 1955 l’ultimo del primo volume con i documenti dall’anno 390 fino al 1199. Seguì nel 1973 un secondo volume con i documenti dal 1200 al 1273, il terzo volume fu pubblicato poco dopo. Negli anni 70 a causa di numerose lacune riscontrate negli ultimi volumi, il lavoro editoriale fu interrotto.
Nel 1989, il governo dei Grigioni approvò un nuovo concetto e affidò la pubblicazione all’ Archivio di Stato dei Grigioni. Questo concetto includeva anche la revisione dei volumi 2 e 3. Dal 1991, sono stati pubblicati sette volumi, che comprendono oltre 4’500 documenti tra il 1200 e il 1400. “Ciò significa che i documenti finora noti sono completamente editi, così come le fonti più importanti per la storia medievale dei Grigioni e le aree limitrofe”, ha affermato Brunold.
Il vescovo guerriero
Dopo l’intervento dello storico svizzero Hans-Jörg Gilomen sui progetti di pubblicazione delle fonti di altri cantoni e le parole di saluto dell’archivista di Stato, Reto Weiss, Immacolata Saulle Hippenmeyer si è addentrata nel contenuto dei documenti che si trovano nel nuovo volume. “Come gli altri documenti di questo periodo, i documenti di questo volume sono per lo più fonti con contenuti legali, come documenti di vendita e acquisto, contratti di locazione, contratti di matrimonio, premi, fondazioni, arbitrati e alleanze.” Dietro questi documenti legali si nascondono storie che forniscono molte informazioni sulla storia locale.
In quest’ultimo volume, secondo Saulle Hippenmeyer, emergono soprattutto due figure storiche forti: il vescovo Hartmann di Werdenberg Sargans e il suo più acerrimo avversario Ulrich Brun di Rhäzüns. Il periodo di mandato del vescovo Hartmann fu segnato da varie faide – Hartmann è considerato a giusto titolo il vescovo di Coira più bellicoso del tardo Medioevo.
Lothar Deplazes, Immacolata Saulle Hippenmeyer, Thomas Bruggmann e Ursus Brunold (a cura di): «Bündner Urkundenbuch, VIII, 1386-1400». Archivio di Stato dei Grigioni, 994 pp. 220 franchi.
Luigi Menghini