Spazio per la memoria

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Sabato 11 maggio al Vecchio Monastero si rinnova l’appuntamento per l’assemblea ordinaria della Società Storica. È l’occasione per fare il punto su quanto fatto e sui progetti in cantiere, ma soprattutto – dopo la parte statutaria – sarà l’occasione per scoprire un gioiello architettonico locale.


Documentare il passato della Valposchiavo, studiarlo e farlo vivere attraverso la divulgazione: il mandato della Società Storica è un’avventura che cerchiamo di realizzare con le nostre pubblicazioni, con la gestione del Centro di documentazione in Casa Besta, con la cura degli archivi fotografici e con degli incontri pubblici. L’assemblea è il momento per incontrare i membri e discutere dell’attività svolta. Qui un breve sunto delle attività.

Il Bollettino
I membri hanno appena ricevuto il nostro Bollettino. Tre contributi offrono un assaggio dei materiali che si possono trovare nelle case e che aspettano di venir valorizzati. La prima è una storia di stenti e di internamento che emerge dalle poche righe scritte su alcune cartoline arrivate da un campo di concentramento tedesco. A raccontarci la storia di Ivo Gianoli, arruolato nell’esercito italiano durante la Prima guerra mondiale, è il nipote del protagonista, Prospero, che con Arno Lanfranchi si è chinato sulle fonti per ricostruire le vicende.
Con Alessandra Jochum-Siccardi e Pierluigi Crameri si scende invece in strada andando a spasso attraverso il tempo. La selezione di fotografie, raccolte ormai nell’Archivio fotografico Val Poschiavo, ci racconta come le vie non siano solo un percorso, ma anche uno spazio per il lavoro, per il divertimento e anche un luogo d’incontro. E per finire Daniele Papacella ci fa entrare nella cucina di Caterina Besta e curiosando nel suo libro delle ricette del 1808. Forse la trascrizione delle pietanze e dei dolci invoglierà qualcuno a recuperare l’una o l’altra idea, riscoprendo i profumi e i gusti di un tempo. Prossimamente, il Bollettino sarà disponibile anche online al nostro sito: www.ssvp.ch.

In via di pubblicazione
Già in stampa è invece il prossimo volume della collana di Storia poschiavina. Dopo alcuni anni di lavoro, a fine maggio verrà presentato un nuovo volume dal titolo: «Poschiavo nei nomi – Vie e piazze, ponti e fontane in documenti e immagini». Si tratta di un poderoso volume curato da Fernando Iseppi e coronamento della sua lunga attività come membro della Commissione cantonale di nomenclatura delle strade, ma anche come linguista e insegnante. Ad aiutarlo in questo percorso ci sono stati Alessandra Jochum-Siccardi e Pierluigi Crameri che hanno seguito passo per passo la nascita del libro. La presentazione è fissata per venerdì 24 maggio in Casa Torre.
E il prossimo volume è già pianificato. Nel 2018, su invito della Società Storica, l’Istituto per la ricerca grigione ha dato l’incarico a Sara Roncaglia di scrivere un saggio sulla storia più recente dei produttori di vino della bassa valle. La ricerca poggia sul lavoro di documentazione che abbiamo promosso negli scorsi anni e porterà ad un affresco a più voci di una realtà economica di confine con una tradizione ormai ultrasecolare. I lavori dureranno circa tre anni, visto che l’antropologa segue questo impegno solo part-time.


Un gruppetto di uomini si intrattiene sul muretto del sagrato della chiesa di S. Vittore, 1924 ca. | Archivio Fotografico Valposchiavo

Conservazione delle fonti
L’altro compito centrale della Società Storica è il suo archivio, il Centro di documentazione in Casa Besta. Solo l’anno scorso sono arrivate due importanti donazioni, il lascito del collezionista Olinto Tognina e un’importante raccolta di materiali di Gianni Paravicini; altre piccole si sono aggiunte. Recentissima è la notizia che gli eredi di Giacomo Semadeni, un appassionato di genealogia che viveva a Thun, vogliono consegnarci la raccolta di materiali sulle famiglie poschiavine. Nel corso del 2019 provvederemo ad acquistare nuovi scaffali, lo spazio per riporre i materiali inizia, infatti, a scarseggiare. Per chi fosse interessato, l’inventario del nostro archivio è pure pubblicato sul nostro sito e il Centro è aperto a tutti coloro che si interessano della storia locale.
La mostra fotografica, realizzata l’anno scorso alla Biblio.ludo.teca in concomitanza con l’Expo,è testimone dell’enorme lavoro che Alessandra Jochum-Siccardi e Pierluigi Crameri hanno svolto negli ultimi anni per raccogliere e documentare il materiale fotografico della valle. Il sito www.istoria.ch  permette di accedere all’archivio. Nel frattempo, i due continuano a incontrare delle persone depositarie di altri materiali, a selezionare, documentare e scannerizzare nuove immagini che ci permettono di seguire l’evoluzione della società e del territorio. L’archivio fotografico completa egregiamente il Centro di documentazione storica di Casa Besta.

Divulgazione
La Società Storica vuole offrire degli approfondimenti e il suo sostegno al lavoro degli altri enti locali. Così il Museo presenta dal giugno scorso una mostra dedicata all’evoluzione della moda in valle e alla lavorazione dei tessili. L’esposizione si basa su un contributo pubblicato sul Bollettino dell’anno precedente. Anche la formazione delle guide turistiche e del Museo approfitta dei materiali e dell’esperienza della Società Storica; si tratta di sinergie per il territorio. Rispondiamo regolarmente anche alle domande di allievi e studenti, ma anche di curiosi e di specialisti, che si interessano alla storia della valle. Le richieste non mancano, facciamo del nostro meglio per dare delle risposte adeguate.

Visita a Casa Mini
Sabato 11 maggio ci sarà quindi l’assemblea annuale. Dopo l’incontro saremo ospiti di Magdalena Kunz e Daniel Glaser in Casa Mini. La coppia di artisti zurighesi ha acquistato due anni fa lo storico edificio del centro che oggi ha ritrovato il suo splendore dopo un accurato restauro. Sarà l’occasione di sbirciare dentro i locali e conoscere meglio la storia della casa e dei suoi costruttori. Ci accompagneranno Christian Stoffel del Servizio cantonale dei monumenti e Diego Giovanoli, per anni assistente scientifico dello stesso ufficio e conoscitore dell’architettura grigione. Visti i limiti di spazio, l’appuntamento è riservato ai membri della Società Storica.


Società Storica Val Poschiavo