La bambina che urlava nel silenzio – Daniele Amitrano

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Un giallo ambientato in Italia, per l’esattezza in Ciociaria, originale e intrigante fino all’ultima pagina.
Scrittura semplice e incisiva, senza fronzoli.
Il protagonista, l’ispettore di polizia Samuele Lorenzi, è un uomo dotato di grande perspicacia e di una sana caparbietà.
Una notte sogna una bambina che scivola in un pozzo, sul quale trova un messaggio enigmatico.
Quella stessa notte viene avvisato dal suo collaboratore Grimaldi che è stato rinvenuto in una campagna il cadavere di un brigadiere dei carabinieri. Si è suicidato nella sua auto con la pistola di servizio.
La storia è carica di mistero e riesce a prendere il lettore, coinvolto a tutto tondo nell’indagine con la curiosità di scoprire fino all’ultimo rigo il significato di quella frase scritta sul pozzo e il collegamento con la morte del carabiniere.
Accanto all’indagine, l’autore narra le vicende personali del protagonista intrecciando sapientemente prosa e poesia.
I componimenti sono vere chicche dentro al romanzo, e ne fanno un giallo davvero originale.Come lo è stato il fatto che Lorenzi ha il dono di fare sogni premonitori, a cui neanche lui crede all’inizio, che lo aiutano nell’indagine fino a far riemergere una verità davvero scomoda e inaspettata.
Consigliato, potrebbe essere un ottimo regalo!

Suicidio. Questo è l’esito delle indagini; il brigadiere Pinna si è tolto la vita nella sua auto con la pistola di servizio. Non ci sono dubbi per nessuno. Per nessuno tranne che per il giovane ispettore Samuele Lorenzi. Il suo intuito suggerisce di scavare più a fondo e di scoprire cosa si cela dietro la bambina che sogna tutte le notti cadere in un pozzo su cui è impresso a grandi lettere un messaggio enigmatico. Chi è quella bambina? Qual è il filo invisibile che la lega al defunto carabiniere? Cosa induce un uomo a togliersi la vita? Quale segreto nascondeva Santino Pinna? L’ispettore Lorenzi vuole vederci chiaro e buttandosi a capofitto su questo caso, riuscirà a riportare a galla una verità scomoda rimasta sepolta per troppi anni.


di Lella